Nel weekend di Pasqua, “Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista” fa registrare numeri da record. Con circa 6mila presenze in quattro giorni e una media giornaliera di 1400 ingressi, si conferma il successo della grande mostra in corso a Siena fino al 25 maggio, presso il Complesso Museale Santa Maria della Scala. L’esposizione ideata da Vittorio Sgarbi in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta e promossa dal Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con l’organizzazione di Vernice Progetti Culturali e del Museo Santa Maria della Scala, nella sola giornata di lunedì ha sfiorato le 2500 presenze. Sono ottimistiche anche le previsioni per le prossime festività del 25 aprile e del 1° maggio. I dati relativi alle prenotazioni che in questi giorni continuano ad arrivare, ci dicono, infatti, che le presenze potrebbero anche aumentare.
Grande interesse quindi da parte del grande pubblico per i capolavori di Van Gogh, Kirchner, Munch, Ernst, Dix, Grosz, Guttuso, Mafai, Ligabue, che in mostra appaiono accanto a due grandi collezioni quella di Hans Prinzhorn e di Losanna (Art Brut) voluta da Jean Dubuffet. Un percorso ricco di suggestioni come le straordinarie “Smorfie” di Messerschmidt – esposte a pochi metri dalle piccole creazioni in ceramica di Paris Morgiani, che raccontano dal punto di vista di chi le ha vissute, scene di vita all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò di Siena – e di provocazioni come quelle degli Azionisti Viennesi che chiudono un percorso che prende le mosse da una immaginaria “piazza del folle", dove è possibile attraverso le grandi sculture di Wildt, Fracassi e Marini partire per un viaggio complesso e affascinate alla scoperta del confine sottile tra arte genio e follia.
Grande interesse quindi da parte del grande pubblico per i capolavori di Van Gogh, Kirchner, Munch, Ernst, Dix, Grosz, Guttuso, Mafai, Ligabue, che in mostra appaiono accanto a due grandi collezioni quella di Hans Prinzhorn e di Losanna (Art Brut) voluta da Jean Dubuffet. Un percorso ricco di suggestioni come le straordinarie “Smorfie” di Messerschmidt – esposte a pochi metri dalle piccole creazioni in ceramica di Paris Morgiani, che raccontano dal punto di vista di chi le ha vissute, scene di vita all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò di Siena – e di provocazioni come quelle degli Azionisti Viennesi che chiudono un percorso che prende le mosse da una immaginaria “piazza del folle", dove è possibile attraverso le grandi sculture di Wildt, Fracassi e Marini partire per un viaggio complesso e affascinate alla scoperta del confine sottile tra arte genio e follia.