Nuovo prestigioso appuntamento a Radicondoli dal 1 settembre presso la Sala Mostre “Sergio Pacini”
RADICONDOLI. Dal 1 settembre apre la mostra personale dedicata a Deva Manfredo con la sua “The world is a lucky bag” che vuole consegnare ai visitatori di questa fase dell’anno un assaggio del mondo di pietra e non solo dell’artista grazie al suo “Dreamwoods”, il parco sculture immerso in una querceta di circa 10 ettari a pochi chilometri da Radicondoli.
Continua così l’estate di eventi culturali dell’estate radicondolese. “In primo luogo diciamo grazie a Deva Manfredo che ha accettato l’invito dell’amministrazione di portare qui a Radicondoli il suo lavoro realizzato con la natura – commenta Luca Moda, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Radicondoli – L’artista vive da circa 42 anni in questo territorio, realizza sculture con i sassi, ma usa anche materiali che arrivano dal bosco, dai torrenti, realizzando opere spontanee. Sarà insomma una bella scoperta in dialogo costante con il territorio meraviglioso in cui questa comunità è immersa, una ulteriore testimonianza del suo valore”.
Nella mostra, che si terrà presso la Sala Mostre “Sergio Pacini” a Radicondoli, Deva Manfredo porterà il suo lavoro degli ultimi 40 anni, foto e opere in pietra e legno. Ci saranno anche circa 20 quadri in tre dimensioni, lavori realizzati direttamente nello spazio espositivo e circa 15 piccole sculture e quadri tridimensionali, la documentazione delle opere più recenti. Una vera personale, insomma, dell’artista “tosco tedesco”, nato 1949 – all’anagrafe Manfred Flucke – da una antica famiglia di fornai di una piccola città medievale nel centro della Germania, Duderstadt. Manfredo ha studiato alla Università di Amburgo storia, sociologia, urbanistica e lettere. Dal suo arrivo in Italia ha vissuto per un lungo periodo all‘interno dell‘Istituto di Meditazione e Crescita Spirituale Osho Miasto, vicino a Siena. All‘inizio degli anni ottanta lavorava come grafico e si dedicava alla pittura, ma dalla scoperta delle pietre nel suolo toscano ha iniziato, quasi per caso, a raccoglierle e a realizzare piccole sculture, ancora visibile all‘interno del Parco“Dreamwoods”. Era il 1982 quando Manfredo ha dato vita ai primi lavori. Da allora la sua creatività si è completamente riversata nell‘ideazione di sculture all‘interno del parco (ma anche in tante mostre), abbandonando altre tecniche creative. Ora si è aggiunta anche la “Galleria della Selva” con i suoi vecchi quadri degli anni ’70 – ’90. Il Parco è in continua evoluzione: Manfredo lavora ancora sempre alla realizzazione di nuove sculture che vengono collocate in nuovi angoli del bosco, creando nuovi sentieri e percorsi di visita. “Metto insieme delle pietre ed altri materiali trovati, le compongo e le sposto da orizzontali a verticali e le poso, senza legarle o cementarle (con piccole eccezioni), senza tagliarle o romperle – dice l’artista – Sono composizioni libere-spontanee. Uso anche materiali di scarto. Le pietre e i vari materiali sono perfette come sono, quando le trovo, le pulisco, ma non cambio le forme. La natura possiede un’incredibile moltitudine ed infinite individualità. La natura, soprattutto le pietre, vivranno molto più a lungo di noi, dopo essere sopravvissute a mille generazioni di uomini. Sono state, sono, cambiano e ci saranno. Noi periremo presto. Il mio intervento è solamente un piccolo-piccolo momento della eternità”.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 18 ad eccezione del martedì fino al 20 settembre. L’ingresso è libero. Per info, c’è il Punto Informazioni Turistiche Radicondoli
Museo “Le Energie del Territorio” in Via T. Gazzei 2 a Radicondoli, si può chiamare allo 0577 790800 o scrivere a turismo@radicondolinet.it museo.energie@gmail.com.