di Annalisa Coppolaro
SIENA. Tutti sanno che Medioevo e Rinascimento sono i periodi che hanno dato di più all’architettura senese, ma non molti conoscono i nomi e le realizzazioni di un gruppo di architetti che, all’inizio del 1900, hanno realizzato a Siena opere che possiamo ancora ammirare oggi. Opere ispirate alle nuove correnti europee come l’Eclettismo, il Liberty, il Deco, il Razionalismo ma anche lo ‘’stile littorio’’. A queste correnti, alle realizzazioni come la Stazione di Siena, le ville locali, il garage Busi, ma anche tantissime altre opere che sfioriamo ogni giorno nelle nostre strade, è dedicata la prima mostra di questo genere a Siena, presso il Santa Maria della Scala, "Architettura nelle terre di Siena, La prima metà del Novecento".
Inaugurata oggi, la straordinaria mostra, che raccoglie oltre cento disegni e progetti mai esposti prima, tra cui opere dei grandi architetti Virgilio Marchi e Angiolo Mazzoni, e difficilmente accessibili in quanto conservati in luoghi come l’Archivio Storico del Comune di Siena, la Società do Esecutori di Pie Disposizioni , l’Archivio Marchi di roma e l’Archivio Clerici di Torino. La mostra è realizzata dalla Provincia di Siena, dalla Fondazione Musei Senesi e dalla Fondazione MPS con la collaborazione della Soprintendenza beni architettonici e paesaggistici, del comune di Siena e dell’Università degli studi di Siena.
Come hanno sottolineato le personalità presenti all’inaugurazione, la mostra, che si terminerà il 17 novembre, riesce a dare un’idea ben chiara delle correnti e dei fermenti che attraversano la creatività della prima metà del secolo scorso. La mostra, divisa in cinque sezioni, Gli alunnati delle Pie Disposizioni, Eclettismo e Liberty, Mazzoni e la Stazione di Siena, Sabatini e gli anni Trenta, e infine Marchi a Siena, portano insieme un incredibile numero di progetti, alcuni divenuti effettivi, altri rimasti sulla carta, ma che rappresentano comunque idee, periodi, immagini e suggestioni di un’epoca, come il disegno anni Venti di un architetto non identificato dove sono rappresentati alcuni passanti in acquerello con abiti tipici dell’epoca. Inestimabile ovviamente la collezione di fotografie della Stazione di Siena realizzata da Angiolo Mazzoni tra il 1933 ed il 1935, dove si riconoscono alcune parti ancora esistenti, come la Torre di Luce, mentre altre parti sono andate distrutte nei bombardamenti del 1944. Immagini che rappresentano un grande documento storico oltre che uno spettacolo visuale fuori dal comune. Inolte, straordinarie le immagini concesse dall’Enoteca Italiana e raccolte in un video con musiche anni Trenta in sottofondo, dove si vedono le foto delle realizzazioni del grande architetto futurista Virgilio Marchi, strutture temporanee spettacolari create per le quattro edizioni dela Mostra Mercato Vini Tipici d’Italia , svoltasi in fortezza il 1933, 1935, 1937, 1939. Ma accanto a loro, famosissimi, anche tutti quei nomi senesi come Carlo del Zanna, Ezio Zalaffi, il Nozzoli ideatore del Garage Busi, o Gino Chierici, creatore della straordinaria, suggestiva villa La Rondinella di Buonconvento, che per un secolo ha suscitato leggende, forse per il fascino un po’ inquietante delle sue magiche strutture.
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SIENA. Tutti sanno che Medioevo e Rinascimento sono i periodi che hanno dato di più all’architettura senese, ma non molti conoscono i nomi e le realizzazioni di un gruppo di architetti che, all’inizio del 1900, hanno realizzato a Siena opere che possiamo ancora ammirare oggi. Opere ispirate alle nuove correnti europee come l’Eclettismo, il Liberty, il Deco, il Razionalismo ma anche lo ‘’stile littorio’’. A queste correnti, alle realizzazioni come la Stazione di Siena, le ville locali, il garage Busi, ma anche tantissime altre opere che sfioriamo ogni giorno nelle nostre strade, è dedicata la prima mostra di questo genere a Siena, presso il Santa Maria della Scala, "Architettura nelle terre di Siena, La prima metà del Novecento".
Inaugurata oggi, la straordinaria mostra, che raccoglie oltre cento disegni e progetti mai esposti prima, tra cui opere dei grandi architetti Virgilio Marchi e Angiolo Mazzoni, e difficilmente accessibili in quanto conservati in luoghi come l’Archivio Storico del Comune di Siena, la Società do Esecutori di Pie Disposizioni , l’Archivio Marchi di roma e l’Archivio Clerici di Torino. La mostra è realizzata dalla Provincia di Siena, dalla Fondazione Musei Senesi e dalla Fondazione MPS con la collaborazione della Soprintendenza beni architettonici e paesaggistici, del comune di Siena e dell’Università degli studi di Siena.
Come hanno sottolineato le personalità presenti all’inaugurazione, la mostra, che si terminerà il 17 novembre, riesce a dare un’idea ben chiara delle correnti e dei fermenti che attraversano la creatività della prima metà del secolo scorso. La mostra, divisa in cinque sezioni, Gli alunnati delle Pie Disposizioni, Eclettismo e Liberty, Mazzoni e la Stazione di Siena, Sabatini e gli anni Trenta, e infine Marchi a Siena, portano insieme un incredibile numero di progetti, alcuni divenuti effettivi, altri rimasti sulla carta, ma che rappresentano comunque idee, periodi, immagini e suggestioni di un’epoca, come il disegno anni Venti di un architetto non identificato dove sono rappresentati alcuni passanti in acquerello con abiti tipici dell’epoca. Inestimabile ovviamente la collezione di fotografie della Stazione di Siena realizzata da Angiolo Mazzoni tra il 1933 ed il 1935, dove si riconoscono alcune parti ancora esistenti, come la Torre di Luce, mentre altre parti sono andate distrutte nei bombardamenti del 1944. Immagini che rappresentano un grande documento storico oltre che uno spettacolo visuale fuori dal comune. Inolte, straordinarie le immagini concesse dall’Enoteca Italiana e raccolte in un video con musiche anni Trenta in sottofondo, dove si vedono le foto delle realizzazioni del grande architetto futurista Virgilio Marchi, strutture temporanee spettacolari create per le quattro edizioni dela Mostra Mercato Vini Tipici d’Italia , svoltasi in fortezza il 1933, 1935, 1937, 1939. Ma accanto a loro, famosissimi, anche tutti quei nomi senesi come Carlo del Zanna, Ezio Zalaffi, il Nozzoli ideatore del Garage Busi, o Gino Chierici, creatore della straordinaria, suggestiva villa La Rondinella di Buonconvento, che per un secolo ha suscitato leggende, forse per il fascino un po’ inquietante delle sue magiche strutture.
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