SIENA. E’ stato un successo il concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato al Teatro dei Rozzi di Siena, tenutosi nel pomeriggio di sabato 22 aprile, programmato nell’ambito dei festeggiamenti per i 200 anni dall’apertura del Teatro,
Un programma musicale, diretto dal maestro Maurizio Billi, vario e ben articolato che ha permesso alla Banda di esprimersi ai massimi livelli, sfruttando appieno le capacità tecniche ed interpretative di ciascuno degli elementi.
Il concerto ha avuto inizio con “Symphonic ouverture” un’opera concepita espressamente per banda, composta dall’americano James Barnes.È stata poi la volta di “Introduction e Rondò capriccioso di Camille Saint Saens eseguito da Olga Zacharova, straordinaria violinista russa spesso ospite dei concerti della Banda della Polizia. A seguire tre brani di Astor Piazzolla: “Milonga de l’Anunciacion”, dall’opera-tango “Maria de Buenos Aires”, con l’intensa interpretazione del soprano Federica Balucani, l’inconfondibile “Libertango”- proposto in un particolare arrangiamento e la toccante “Ave Maria” con la voce di Federica Balucani e il violino di Olga Zakharova ad arricchire ulteriormente la prestazione della formazione diretta dal maestro Billi.
Un omaggio a Nino Rota, con un medley delle sue più importanti colonne sonore, ha aperto una parentesi dedicata alla “musica da vedere”. Particolare emozione ha suscitato il tema di “Schindler’s list” ancora con il violino di Olga Zacharova. Entusiasmante l’omaggio reso a Morricone, in chiusura del programma ufficiale, con alcuni dei suoi temi più famosi, come “C’era una volta il west”‘, “Nuovo Cinema Paradiso”, “Mission”, “Gli intoccabili”. Il bis, richiesto a gran voce da un pubblico attento ed entusiasta, é stata la bellissima “Imagine”.
In chiusura, è stato chiamato sul palco dei Rozzi il maestro Gianluigi Gelmetti, presente in sala con il capo della Polizia Franco Gabrielli, arrivato a Siena nella mattinata, invitato dal questore Maurizio Piccolotti. A Gelmetti il maestro Billi ha ceduto la bacchetta per la direzione del Canto degli Italiani, di Michele Novaro, meglio conosciuto come Inno d’Italia.
Il questore Maurizio Piccolotti ha voluto incontrare i musicisti nel suo ufficio il giorno dopo, per testimoniare loro il proprio gradimento e quello di tutti i presenti.