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FIRENZE. Sarà presentato venerdì (19 febbraio) alla Biblioteca Comunale di Monticiano, in piazza S. Agostino 2, Via Lurida, esordio di Luigi Arista nel mondo della narrativa. Arista, dopo un'intensa attività poetica culminata con la pubblicazione di un'antologia (Poesie scelte, Roma 1991), narra una storia dove luoghi e personaggi sono allegorie del senso di insicurezza e di alienazione caratteristici della società moderna, fondendo il linguaggio del racconto con quello della poesia. L'evento, che fa parte della rassegna "Aperitivo con l'autore", si svolgerà a partire dalle 17.30 alla presenza dello scrittore.
Ai confini della metropoli, in una piccola borgata si vive tra l’idillio con la campagna e la speranza della vicina prosperità. Ma il tempo porta una deludente metamorfosi: la natura sparisce nel cemento e la corsa alla distinzione sociale prende il sopravvento sull’antica solidarietà. Un adolescente osserva tutto con inquietudine, e per capire meglio cosa accade si avventura nel caos cittadino pedinando un adulto. Qui si svolge l’allegoria del degrado civile e del disagio esistenziale nelle società moderne, rappresentati dalle anomalie fisiche, dalla logorroica follia e dai paradossali incontri del pedinato.
Questo è il racconto che il protagonista, un trentenne confuso perché figlio della stessa metamorfosi, legge a un’amica bella e disponibile all’ascolto, senza sapere di avere scritto quasi una profezia. Se ne accorgerà grazie al comportamento erotico di lei, coinvolgente ma inafferrabile, con un esito da suspense.
Più che un romanzo, un poema in prosa, con veri e propri inserti lirici e una fraseologia che cerca sempre il ritmo. Una totale allegoria che rivisita una cruciale fase di formazione della modernità e la traduce in allusioni, situazioni emblematiche, momenti narrativi fra l’ironia e il dramma.