Giovedì 7 e venerdì 8 aprile, al Teatro Poliziano, anche il libro di Silvia Calamandrei. A Montepulciano doppia rappresentazione, con una matinée per gli studenti
MONTEPULCIANO. “Sono cinese, perché sono nato in Cina, o sono italiano, perché sono cresciuto in Italia?”. E’ la domanda che si pone sulla scena, dopo aver continuato a porsela nella vita, Shi Yang Shi, protagonista al Teatro Poliziano di Montepulciano, giovedì 7 aprile, alle 21.15, e venerdì 8 (matinée per le scuole), dello spettacolo “Arle-Chino, Traduttore-Traditore di due padroni”.
Yang è nato in Cina nel ‘79, all’età di 11 anni è arrivato in Italia insieme alla madre, ha fatto il lavapiatti, il venditore ambulante di erbe e unguenti cinesi sulle spiagge, lo studente alla Bocconi, il traduttore simultaneo per istituzioni, imprese e per il mondo dello spettacolo, ora è (soprattutto) attore e autore di teatro, tv e cinema. Dal 2006 è cittadino italiano.
Ma non ha mai smesso di interrogarsi sulla sua condizione: come molti ragazzi di seconda generazione, conosce poco sia la storia della sua “vecchia patria” sia della nuova; è abitato da brandelli e macerie di identità e culture ma è obbligato a trovare una sintesi tra la cultura del luogo in cui è nato e quella della terra in cui è cresciuto. Non a caso nella parte finale dello spettacolo, tragicomica forma di teatro sociale, “la parte cinese e la parte italiana – scrive Silvia Calamandrei – si rinfacciano a vicenda i difetti, ripercorrendo tutti gli stereotipi”.
“Arle-Chino, Traduttore-Traditore di due padroni” di Shi Yang Shy e Cristina Pezzoli, riallestimento di Andrea Lisco, ha debuttato nel 2014 ed ha vinto il premio “Teatro Nudo Noh’ma Teresa Pomodoro”; è il primo spettacolo teatrale prodotto in Italia con un protagonista di origine cinese; nel 2018 era stato già rappresentato a Montepulciano, al Teatro Poliziano.
Shy Yang Shy ha ricevuto nel 2019 il China Award della Fondazione Italia – Cina per il contributo culturale ai due Paesi; nel 2020 è stato ospite del Quirinale per il concerto di solidarietà dell’anno dedicato alla cultura e al turismo italo-cinese; l’anno scorso ha debuttato al SUQ Festival di Genova con un suo nuovo spettacolo teatrale.
L’allestimento teatrale fa parte di una due giorni dedicata alla cultura cinese dalla Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” e dal Comune di Montepulciano che comprende anche, venerdì 8, alle 16.00, sempre al Poliziano, un dibattito che prenderà le mosse dal libro “Attraverso lo specchio. Cina, andate-ritorni” di Silvia Calamandrei (Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2021).
Partner dell’iniziativa sono la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, l’Istituto Confucio di Milano, l’Università per Stranieri di Siena, le Edizioni di Storia e Letteratura, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, l’azienda vinicola Salcheto, La Valdichiana Magazine.
L’ingresso al Teatro Poliziano è libero, è consigliata la prenotazione, contatti 0578 712562, 339 2915274, prestito.bibliomonte@gmail.com