Il film di Munzi parla dell'Aspromonte

di Paola Dei
SIENA. Dalla 71^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, arriva nelle sale uno dei tre film italiani in concorso: Anime nere di Francesco Munzi con Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Barbara Bobulova, Anna Ferruzzo.
SIENA. Dalla 71^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, arriva nelle sale uno dei tre film italiani in concorso: Anime nere di Francesco Munzi con Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Barbara Bobulova, Anna Ferruzzo.
Leo, il figlio testa calda di Luciano, un pastore di Africo, paese dell’Aspromonte, spara dei colpi di fucile sulla saracinesca di un bar che è protetto da una banda del luogo. Provocazione, atto oltraggioso o vendetta che sua, il gesto non passa inosservato dal Boss che gestisce gli interessi del paese e che Luciano, lontano da faide e da giri loschi, cerca in ogni modo di tenere a bada. Leo però deciso a ribellarsi anche al padre raggiunge lo zio Luigi che a Milano stringe patti commerciali con sudamericani mentre Rocco, l’ultimo dei tre fratelli si arricchisce grazie a questi traffici. Luigi decide allora di tornare ad Africo per ingraziarsi i maggiori capo famiglia e sentirsi protetto ma le sue mosse non piacciono a Luciano che intuisce conseguenze tutt’altro che positive. La miccia è ormai innescata e mentre Luciano, nel rispetto di una vecchia tradizione popolare, beve la terra che si trova ai piedi della statua di un Santo, gli altri due fratelli indirizzano Leo verso quella strada che sembra scontata in quel paese sperduto dell’Aspromonte.
Tradimenti, faide, incapacità di cessare e perpetuare vendette lunghe generazioni, questi gli ingredienti della pellicola che si è aggiudicata il Premio UNICEF. Una storia raccontata con maestria e con un’attenzione particolare ai volti dei personaggi ed alle atmosfere degli ambienti in quel paese sperduto dell’Aspromonte diviso in due, come dice lo stesso regista, da mare e montagna con situazioni, costumi e modi di vivere che formano due diverse anime: una nera con abitudini radicate difficili da snaturare e l’altra più aperta e con gli occhi rivolti verso il mare. Sullo sfondo anime nere che osservano la vita nell’unico modo che lì sembra possibile.