Anima sola, il mare, il vento, la memoria di Giampaolo Talani

 

SIENA. Il Comune di Siena dá il via ad una serie di appuntamenti virtuali per visitare e conoscere le meraviglie artistiche della città e offrirci la possibilità di dedicare un po’ del nostro tempo alla bellezza, che mai come in questo momento va al cuore e alle ossa aiutandoci a stimolare benefiche endorfine. La bellezza non può rimanere chiusa al pubblico e farne un pieno é la benzina che ci permette di andare avanti anche in momenti difficili.

Il format #ArteFuoridiSé, inizia dai Magazzini del Sale con la Mostra dedicata a Gianpaolo Talani, artista toscano, nato a San Vincenzo, prematuramente scomparso, considerato da molti critici, fra i quali Vittorio Sgarbi, portatore di un nuovo slancio alla cosiddetta “Arte pubblica”. 

Talani ha infatti realizzato opere di grande impatto emotivo collocate in spazi pubblici, a diretto contatto con il pubblico, che ha potuto, in questo modo,  fruire delle suggestioni di pittura e scultura in luoghi insoliti. 

Transitando per la Stazione Santa Maria Novella nel 2006, restai subito incuriosita dal grande affresco intitolato: Partenze, una opera di 80 metri, dove, con uno stile tutto personale, l’artista raffigurava una serie di personaggi sospesi che ricordano come la vita sia fatta di viaggi in mondi geografici ma anche in mondi interiori; grandi al pari degli altri. 

Affascinata da questo pittore e scultore cominciai a seguirne gli eventi cercando le opere disseminate in vari spazi.

Scoprii “FIORENZA”, una scultura in bronzo dedicato alla città di Firenze, dove lui ha studiato,  ed a tutte le donne, collocata in Piazza San Jacopino. Cercai un catalogo ed ebbi modo di conoscere IL MARINAIO”, una scultura in bronzo che si trova all’ingresso del porto turistico  di San Vincenzo. altro bronzo di 3 metri,  poi ”L’UOMO CHE SALVA IL MARE” creato per l’isola del Giglio a ricordo della abnegazione degli abitanti in occasione della assistenza ai naufraghi della Concordia. E alla 54ma esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia ammirai l’opera DUE UOMINI CON I PESCI.

Poi, nel 2008, rimasi estasiata dal 55 ombrelloni che trasformarono Piazza della Signoria di Firenze in un elegante stabilimento balneare dove sembrava di assaporare il salmastro delle coste toscane accompagnato da un sottofondo jazz.

Sempre a Firenze  fu esposta sul Loggiato degli Uffizi, LA ROSA DEI VENTI, una scultura che raccoglie in sé tutti i simboli della malinconica poesia di Talani che ebbe modo di affermare:“…..guarda La Rosa e il vento che la porta via…..La rosa è la nostra vita, quindi é un altro modo per dire “carpe diem”, un concetto che mi è molto caro”. Mai come adesso le sue parole entrano nelle nostre anime pensando a tutte le volte che per qualsivoglia motivo, abbiamo rimandato di fare cose che avremmo desiderato o di dire ad alcune persone quanto sono importanti per noi, o di fare un viaggio a lungo sognato. La poesia di questo artista si estende e accarezza anche la nostra città con odore di salmastro e con personaggi con la valigia che evocano partenze divenute eterne. Personaggi sospesi, che con caratteristiche diverse ci introducono nella poetica di Talani.

Con il titolo Anima Sola Il mare, il vento, la memoria di Gianpaolo Talani, promossa dal Comune di Siena insieme all’Associazione culturale (senza fini di lucro) Gianpaolo Talani e con il Patrocinio della Regione Toscana, la grande retrospettiva dedicata al Maestro toscano, 28 febbraio -3 maggio 2020, esplora l’anima di un artista che ha sempre portato dentro di sé il mare. 

Durante l’inaugurazione svoltasi nel mese di febbraio, alla presenza del Sindaco Luigi De Mossi e del critico d’arte Riccardo Ferrucci,  Laura Farina, storica assistente del Mestro Talani, disse: “I Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, rappresentavano un sogno per Talani, ricordo ancora quando espresse il desiderio di potervi esporre le proprie opere”. 

Per la prima volta le opere sono state riunite presentando in esclusiva anche i suoi autoritratti, alcuni bronzi, cartoni di affreschi, fra cui quello dedicato a San Bernardino da Siena, realizzato nel 1992, visibile all’esterno del Palazzo arcivescovile di Massa Marittima e quello che rappresenta la resurrezione di Lazzaro del 1993 commissionatogli per il Santuario della Madonna di Frassine a Monterotondo, Grosseto. 

<<Una mostra molto bella e interessante – disse il sindaco Luigi De Mossi – con i languori e le malinconie  legati all’interiorità, al modo di essere di Talani, in senso emozionale e sentimentale. Nell’allestimento senese avremo l’occasione di conoscere, in maniera più profonda, un pittore figurativo che ha incentrato la sua produzione su un lavoro di “scavo” e interiorizzazione, elementi fondamentali per comprendere la cifra stilistica ed emozionale che Talani voleva far emergere per far vedere quello che normalmente è difficile vedere>>.

Tutte le opere esposte a Siena sono frutto di un’attenta e accurata scelta <<per portare il visitatore – ha evidenziato Farina – attraverso un percorso fatto di mare, vento e memorie. Un viaggio costellato dai tanti simboli creati da Talani e che ritroviamo sia nel titolo dell’esposizione, sia, soprattutto, nei quadri e nelle sculture del Maestro, come la rosa e la barchetta. Una simbologia del cuore che ogni visitatore ritroverà dentro se stesso e per la quale Giampaolo Talani,  attraverso la sua arte creativa,  ne diventa, in maniera magistrale,  il “traduttore”>>. La musica che accompagna il tour virtuale permette una immersione totale nelle atmosfere magiche dove si intrecciano le dimensioni umane, spirituali, poetiche e filosofiche dell’artista. Man mano che ci avviciniamo ad ogni parete, con un movimento che riflette la nostra camminata, nostalgiche e struggenti vibrazioni insieme a faretti posizionati sulle opere, ci presentano tutti i personaggi alternati al volto dell’artista e i particolari che rendono unica la sua opera. Cravatte mosse dal vento, il mare sullo sfondo di molti dipinti, una classe di bambini con i grembiuli neri e i fiocchi azzurri, musicisti e di nuovo il volto dell’autore fra la folla. Uno fra la gente, uno che ha voluto essere in mezzo alla gente in una grande esposizione che narra il percorso artistico e umano dell’autore. La Mostra, resa possibile grazie al contributo della famiglia Talani e del figlio Martino, restituisce all’artista il posto che gli spetta nella storia