Una serata dedicata alle figure femminili delineate dallo scrittore
CASTELNUOVO BERARDENGA. Un omaggio a Dino Buzzati, artista poliedrico italiano e autore de “Il Deserto dei Tartari”. E’ quello in programma sabato (13 aprile), a partire dalle ore 18.30, presso il Teatro Alfieri di Castelnuovo Berardenga. La serata si aprirà con un approfondimento sull’immagine femminile nei romanzi dello scrittore, a cura di Giuseppe Scuto e seguirà, alle ore 21, con l’atto unico “Rebecca” di Michelangelo Zorzit. Tra i due appuntamenti sarà servito un buffet preparato dal ristorante “Quei 2”.
L’immagine femminile nei romanzi di Dino Buzzati. “Dino Buzzati – dice Giuseppe Scuto – è oggi uno scrittore quasi dimenticato, si ricorda di lui quasi soltanto ‘Il Deserto dei Tartari’, forse i racconti. Uno scrittore complesso, dalle molteplici armonie, spigoloso nella sua personale ricerca narrativa. Durante l’omaggio rievocheremo il difficile rapporto con l’immagine femminile. Bruciante e cieca la vicenda di quest’uomo, che ha saputo rendere in forma distesa e narrativa il nodo di una problematica personale sicuramente aspra. Nelle forme romanzesche di cinquant’anni fa, leggiamo con quanta violenza si sia proposto nei primi giorni della nostra modernità il dramma dell’insufficienza maschile a reggere il rapporto”.
Rebecca. Si tratta di un atto unico di Michelangelo Zorzit, per la regia di Johara Breda e Cristiano Burgio, con Johara Breda, Cristiano Burgio, Sara Mancini e le musiche originali composte ed eseguite da Michelangelo Zorzit. “Rebecca” è la tormentata vicenda di una donna che vive sola da quando il marito è deceduto in seguito a una lunga ed estenuante malattia. Pur avendo successo nel tentativo di costruire una nuova relazione, Rebecca vede la propria felicità continuamente compromessa da imprecisate pulsioni che agitano la profondità del suo animo e la trascinano – riaffiorando all’improvviso – in un mondo passato, affollato di ricordi legati alla figura del marito defunto. In Rebecca emerge inesorabilmente una parte oscura, risultato della pressione psicologica esercitata quotidianamente da un uomo dal carattere duro e possessivo, reso ancora più coriaceo dal fallimento esistenziale che egli attribuisce alla lunga malattia. La conseguenza è un logorio sotterraneo e sordo che ha corroso il suo animo fino al raggiungimento di uno stato di quasi totale inconsapevolezza, di estraneità al suo modo di essere e di rappresentarsi. Interpretata da due attori un musicista e una ballerina, sulla linea tra reale e surreale, la trama di parole, musica e teatro-danza accende dolorosi flashback che allontanano sempre più la protagonista dalla realtà esteriore, trascinandola nella propria personale prigionia.
Info. Per partecipare alla serata è necessario prenotarsi entro venerdì 12 aprile, chiamando lo 0577 351303 dalle ore 9.30 alle ore 12.30. Il costo del biglietto è di 15 euro e comprende la partecipazione allo spettacolo e al buffet. Per maggiori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo info@teatrovittorioalfieri.com o visitare il sito internet www.teatrovittorioalfieri.com.
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