Presentazione del libro Alberto Salvadori, Giorni da non "dimenticarli"
“Raggiunto l’età di 20 anni, passano ancora pochi mesi che il dovere di prestare servizio militare mi viene imposto…”. Inizia così il quaderno di Alberto Salvadori, giovane mezzadro toscano, aviere durante la seconda guerra mondiale e soprattutto – dopo l’8 settembre 1943 – per due lunghi anni Internato militare italiano, cioè prigioniero in mano tedesca. Come la maggior parte dei suoi commilitoni, Salvadori non aderì alla Repubblica sociale italiana, rimanendo così nei campi di prigionia e di lavoro in Germania, fra stenti e fame. La scrittura fresca di un quaderno stilato durante la lunga attesa del rimpatrio, ripercorre gli anni di guerra e presenta avvenimenti che, visti attraverso gli occhi di un giovane, ci appaiono in tutta la loro durezza. Ma un sentimento non ha mai abbandonato il protagonista: la speranza di quel ritorno che, fortunatamente, si sarebbe avverato. Rimasto a lungo nei cassetti di casa, dopo la fine della guerra e il ritorno in Patria, il quaderno dalla prigionia è stato oggi pubblicato dalla figlia Daniela.
Interverranno alla presentazione, assieme alla curatrice, Duccio Balestracci e Tommaso Detti.
La Sala Rosa, sala lettura e biblioteca della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, è in piazzetta Silvio Gigli 1, accanto all’Accademia dei Fisiocritici, ed è aperta dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 23 e la domenica dalle ore 14 alle 23. Per informazioni tel. 0577-232935.