Parte la manifestazione che si svolgerà dal 15 luglio all’1 agosto, con 39 eventi tra Montepulciano e la Valdichiana Senese
MONTEPULCIANO. Sarà la prima assoluta di “Centanni – Fiaba per un possibile risveglio” di Laura Fatini, rappresentazione della ripresa culturale e sociale nel mondo post Covid, a dare il via al 46/mo Cantiere Internazionale d’Arte, la manifestazione di musica, opera, teatro, danza in programma dal 15 luglio al 1°agosto, con 39 appuntamenti diffusi sul territorio, sotto la nuova direzione artistica di Mauro Montalbetti.
Spettacoli, letture, performance, installazioni d’arte e sonore site specific, in riva al lago e nelle cantine, nei luoghi appena riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura come Paesaggi rurali storici, indagheranno i contrasti tra contemporaneità e classicismo, in un cartellone che vanta prime nazionali e collaborazioni autorevoli, con la direzione musicale di Antonio Greco. Il calendario coinvolge i comuni di Montepulciano, Cetona, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda; il programma è caratterizzato da accostamenti audaci e dialoghi inediti con lo scopo di invitare alla riflessione e generare confronti tra linguaggi e poetiche differenti. Particolare attenzione è riservata alle forme contemporanee, con molteplici nuovi lavori commissionati ad autori innovativi.
Giovedì 15 alle ore 21.00 al Castello di Sarteano in scena lo spettacolo teatrale “Centanni – Fiaba per un possibile risveglio”, coproduzione tra Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte e Nuova Accademia degli Arrischianti. Il testo dell’autrice Laura Fatini, che firma la regia insieme a Gabriele Valentini, allude alle fiabe popolari a partire dalla storia de ‘La bella addormentata’, raccogliendo un concatenarsi di pensieri avvenuti durante la pandemia, qui descritto come un brutto incantesimo. Giornate tutte uguali, l’impossibilità di uscire, il desiderio e la paura di sapere cosa ci attenderà una volta tornati fuori: sono tutti temi già presenti nelle innumerevoli versioni de “La Bella Addormentata”, in cui la speranza del risveglio, l’attesa della luce mentre tutto sembra addormentato e la cura nel mantenere quella fiamma accesa restano vive fino alla fine del tempo. Un’attesa di un risveglio che è la metafora dell’odierno ritorno alla realtà dopo un lungo sonno. Le musiche di scena sono state commissionate a Giovanni Vannoni, 29enne già elogiato dalla critica (lo spettacolo è in replica nei giorni 16,17 e 18 luglio).
A precedere lo spettacolo, alle ore 19.00 in Piazza Grande a Montepulciano, il Concerto delle bande della Valdichiana, della Filarmonica ‘Ario Gigli’ di Monte San Savino, diretta da Massimo Guerri, con la partecipazione della Banda della Poliziana diretta da Giacomo Valentini.
Il Cantiere Internazionale d’Arte è sostenuto da MiC, Regione Toscana, Comune di Montepulciano e Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e rinnova la cooperazione tra giovani talenti e artisti emergenti.
A seguire in cartellone, venerdì 16 luglio, nella Chiesa di Santa Lucia a Montepulciano, “Il sogno di Pan. Il flauto tra Napoli e Venezia nel XVIII secolo” dell’Ensemble Barocco di Napoli, con Tommaso Rossi al flauto dolce e traversiere, Patrizia Varone al clavicembalo e Manuela Albano al violoncello (ore 18.00), mentre in Piazza Grande alle ore 21.00 ”Figli di un dio ubriaco”, nuova produzione ibrida tra musica barocca, danza contemporanea e recitazione di Michela Lucenti e Balletto Civile. In Piazza Grande, 11 attori-danzatori, di età compresa tra i 9 e 76 anni, esprimono il movimento dei corpi ispirato all’arte barocca, interpretando antieroi delle periferie del mondo.
Da segnalare la prima assoluta di “Else”, opera sulla questione femminile di Federico Gardella e Cecilia Ligorio, tratta da Schnitzler, in cui l’esecuzione è affidata all’Ensemble Risognanze, diretto da Tito Ceccherini (31 luglio – 1 agosto); e ancora la danza con la nuova creazione “Lili Elbe Show” di Sasha Riva e Simone Repele, dedicata alla nota artista transgender danese, con l’étoile Silvia Azzoni e l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Marc Niemann (29 luglio): si tratta di un progetto che vuole trattare la delicata questione della tolleranza e dell’accettazione, puntando sull’attualità dei diritti civili, come dimostra il dibattito pubblico sul decreto Ddl Zan che sarà votato domani.
“Vogliamo affrontare – spiegano Riva e Repele – la delicata questione della tolleranza e dell’accettazione. Ispirati dalla vita di Lili Elbe, evidenziamo i sentimenti di una persona il cui fisico non corrisponde alla sua identità di genere. Attraverso la nostra arte vogliamo difendere l’idea di un’anima libera da ogni pregiudizio.”
“È stupefacente, ma necessario – precisa il direttore artistico Montalbetti – dover ancora difendere i diritti civili, la tolleranza nel XXI secolo, ma il dibattito pubblico di queste ore ne dimostra la necessità. Anche per questo il Cantiere Internazionale d’Arte è orgoglioso di presentare quest’anno lavori profondi e poetici che invitano alla riflessione e indagano la condizione della nostra società: con il linguaggio della danza e con la ricerca musicologica affrontiamo l’attualità perché le arti e lo spettacolo devono entrare in relazione con le persone, la società, i territori.”
Si intitola invece “Free entry” l’esposizione urbana delle opere di Valeria Crociata, talento creativo apprezzato negli ambiti delle arti visive e della comunicazione, che si terrà a Montepulciano per tutta la durata del festival. La creazione metaforica di Crociata cerca un legame con il territorio evocando elementi architettonici e paesaggistici tipici della Valdichiana e della Toscana. Le opere d’arte sono affisse come manifesti nei posti iconici, in modalità ‘street art’, per rivendicare il ruolo dell’arte pubblica e fruibile per tutta la comunità. Un portale, un arco, una colonna: gli elementi architettonici e paesaggistici della cultura toscana e poliziana, interpretati attraverso la sintesi di forme e di colori, diventano la struttura portante delle composizioni di Crociata; con profondità e ironia, Crociata coglie e restituisce i molteplici aspetti della realtà, attraverso una sequenza lineare di sovrapposizioni di elementi mai descrittivi.