Il Festival, organizzato da Corte dei Miracoli e VersoLab, è nato dall’impegno che da anni le due associazioni investono nel supporto ai cittadini di origine straniera
SIENA. Il Festival “Voci Migranti” giunge alla sua terza edizione con un ricco programma di eventi, che si terranno dal 20 al 23 luglio presso la Corte dei Miracoli di Siena (in via Roma 56).
Il Festival, organizzato da Corte dei Miracoli e VersoLab, è nato dall’impegno che da anni le due associazioni investono nel supporto ai cittadini di origine straniera e dal lavoro che conducono con loro anche in ambito artistico e creativo.
L’idea alla base del Festival è di offrire uno spazio, aperto e inclusivo, in cui possano articolarsi racconti, storie e informazioni che mettano in discussione le narrazioni mainstream e offrano un prospettiva dal di dentro rispetto alla migrazione e ai temi ad essa collegati.
La volontà è quella di approcciare traiettorie, esperienze e contesti di coloro che, per un motivo o per l’altro, sono costretti o scelgono di lasciare le proprie case attraverso le loro stesse voci, o attraverso progetti e narrazioni che si costruiscono a partire da e con queste voci e non “sopra” di loro.
Voci Migranti accoglie tutte le forme artistiche, dall’arte al teatro, dalla fotografia al cinema, dalla musica alla letteratura, passando per il cibo e la sua narrazione.
Quest’anno il tema principale è il gioco delle identità. Cosa vuol dire essere a cavallo di più mondi? Cosa significa “avere” un’identità? Come si costruisce un proprio sé rispettoso della complessità delle differenti traiettorie esistenziali, laddove ci vengono offerte solo identità fisse e preconfezionate? È possibile creare e abitare spazi “creoli”, in cui l’interazione creativa di storie, percorsi e idee sia più importante del problema dell’origine?
Si inizia mercoledì 20 luglio con l’inaugurazione della mostra di dipinti dell’artista autodidatta gambiano Ebrima Danso, sostenuto nel suo lavoro dalla comunità di Vicofaro e da Don Biancalani.
A seguire, una cena etnica con sapori da tutto il mondo, dalla Nigeria all’Inghilterra, dal Pakistan all’Ucraina. Il ricavato della cena andrà a sostenere le attività dello sportello dei diritti della Corte dei Miracoli, che da anni si impegna nel difendere i diritti di tutti coloro che vivono ai margini o vi sono costretti.
Giovedì 21 luglio Sabrina Efionayi, giovanissima scrittrice italiana di origini nigeriane, presenterà il suo libro “Addio, a Domani. La mia incredibile storia vera”. La sua opera, autobiografica e di grande potenza, dà voce ai ragazzi italiani nati da genitori stranieri che non vengono riconosciuti in quanto tali e mostra la complessità del vivere a cavallo di più mondi.
A seguire, sarà proiettato il film “Per un figlio”, opera del regista italiano Suranga Katugampala, di origini srilankesi, che ritrae in modo semplice e diretto la complessa condizione esistenziale di una famiglia di immigrati srilankesi in una provincia del nord Italia. Il regista sarà in collegamento dallo Sri Lanka, che al momento affronta una drammatica crisi finanziaria e una difficile transizione politica.
Venerdì 22 luglio sarà il momento del teatro. Alle 18.30, il drammaturgo, regista e attore Alessandro Berti presenterà il suo libro “Bugie Bianche”, che raccoglie i testi dell’omonima trilogia: un percorso sulla storia e le questioni più attuali del rapporto tra maggioranza bianca e minoranza nera nelle società occidentali. A seguire, Alessandro Berti e Rosanna Sparapano offriranno un reading dell’ultimo lavoro della trilogia, “Blind Love”, un dialogo amoroso nel quale due persone intime l’uno per l’altra si trovano inaspettatamente a provare a nominare il non detto su temi caldi: desiderio, immagine dei corpi, stereotipi razziali, coscienza politica.
Sabato 23 luglio il festival si conclude con la musica e le danze del Malibra Trio, un progetto musicale capitanato dal Griot del Burkina Faso Brahima Dembelè, autore di musica e testi dell’intero repertorio. Qui il background afro si incontra e si fonde con diverse tipologie di musica occidentale, come il jazz e il reggae, anch’esse radicate nella musica africana. Assieme a Dembelè sul palco anche Manuela Iori, Ettore Bonafe e Alain Franck Nahi.
Per tutta la durata del Festival saranno presenti i banchetti di Kirikuci, sartoria migrante, e di Refugees Welcome Siena.
Il Festival è realizzato anche grazie al contributo di vari enti e istituzioni, che vorremmo ringraziare: il Cesvot, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena e la Chiesa Valdese.
Tutti gli eventi, esclusi la cena etnica e la il reading teatrale, sono gratuiti.
Per prenotarsi si può scrivere all’indirizzo mail: festivalvocimigranti@gmail.com