SIENA. Il Festival “Voci Migranti” giunge alla sua quarta edizione con un ricco programma di eventi, che si terranno dal 19 al 22 luglio presso la Corte dei Miracoli di Siena (in via Roma 56) e al Circolo Arci Lavoro e Sport dei Pispini (Via Pispini 18).
Quest’anno il tema principale è il collage, inteso come la riconfigurazione creativa dell’archivio, in grado di produrre nuove identità creole e di aprire il racconto ad esperienze plurime grazie alla sua multivocalità. Che tipo di memoria si costituisce dalla riattivazione sincronica di materiali provenienti da molteplici tempi, spazi ed esistenze? Di chi è la voce che parla quando ciò che dice proviene dalle stratificazioni di un archivio collettivo o quando essa riattiva la voce di altri? È possibile creare e abitare spazi “creoli”, in cui l’interazione creativa e condivisa di storie, percorsi e idee sia più importante del problema dell’origine?
Il Festival, organizzato da Corte dei Miracoli e VersoLab, è nato dall’impegno che da anni le due associazioni investono nel supporto ai cittadini di origine straniera e dal lavoro che conducono con loro anche in ambito artistico e creativo. L’idea alla base del Festival è di offrire uno spazio, aperto e inclusivo, in cui possano articolarsi racconti, storie e informazioni che mettano in discussione le narrazioni mainstream e offrano un prospettiva dal di dentro rispetto alla migrazione e ai temi ad essa collegati. La volontà è quella di approcciare traiettorie, esperienze e contesti di coloro che, per un motivo o per l’altro, sono costretti o scelgono di lasciare le proprie case attraverso le loro stesse voci, o attraverso progetti e narrazioni che si costruiscono a partire da e con queste voci e non “sopra” di loro. Voci Migranti accoglie tutte le forme artistiche, dall’arte al teatro, dalla fotografia al cinema, dalla musica alla letteratura, passando per il cibo e la sua narrazione.
Il programma. Si inizia mercoledì 19 luglio alle ore 18.30 in Via Pispini 19 presso il Circolo Arci Lavoro e Sport, nuovo partner del Festival, con la presentazione del libro “Le dannate del mare – Donne e frontiere nel Mediterraneo” di Camille Schmoll. Interverranno Carolina Paolicchi di Astarte Edizioni e Federico Olivieri, direttore della collana Hurriya (“libertà” in arabo), incentrata su temi legati alla migrazione, che presenterà la collana e alcuni dei suoi titoli.
Giovedì 20 luglio, alle ore 18.30, si aprono invece gli spazi della Corte dei Miracoli, in Via Roma 56, sede storica del Festival, con l’inaugurazione della mostra di dipinti La città poetica dell’artista Senegalese Ize Fall e con l’esposizione dell’installazione Todos Somos Tu, un progetto di arte partecipata prodotto in collaborazione con Kirikuci.
A seguire, una cena etnica con sapori da tutto il mondo, dall’Ucraina alla Colombia, dal Pakistan all’Albania. Il ricavato della cena andrà a sostenere le attività dello Sportello dei diritti della Corte dei Miracoli, che da anni si impegna nel difendere i diritti di tutti coloro che vivono ai margini o vi sono costretti.
Venerdì 21 luglio, sempre alla Corte dei Miraocoli, alle 21.15, verrà proiettato il documentario di Andrea Segre “Ibi”, con le immagini di Ibitocho Sehounbiatou. Ibi ha fotografato e filmato la sua vita in Italia per 10 anni. Questo film nasce dalle sue immagini, dalla sua creatività, dalla sua energia. Per la prima volta in Europa un film interamente basato sull’auto-narrazione diretta e spontanea di una donna migrante, che racconta sé stessa e la sua Europa ai figli rimasti in Africa.
Sabato 22 luglio si finisce con una grande serata. Alle 19.30 sfilata di moda con i capi e i modelli di Kirikuci sartoria migrante, realtà sempre più importante e attiva sul territorio che unisce alla professionalità dei suoi sarti e alla bellezza di suoi vestiti l’importanza di creare percorsi collettivi di incontro, racconto e festa.
Alle 22.30 concerto con la musica dei “Cafè Modongo”. Con sonorità provenienti dal vasto continente Sudamericano, i Caffè Modongo propongono una Patchanka che strizza l’occhio alla Cumbia e al Reggae, riproponendo brani classici sudamericani e anche canzoni originali senza tempo e senza confini. La formazione vede Keko alla chitarra e alla voce, Mompa alla batteria, Andres alla tromba, Anas al basso e Marquito alla chitarra elettrica.
Info. Per tutta la durata del Festival saranno presenti i banchetti di Kirikuci, sartoria migrante, di Refugees Welcome Siena e di Rebecca Libreria Cinema Musica. Il Festival è realizzato anche grazie al contributo dell’8×1000 della Chiesa Valdese, che da anni sostiene lo Sportello dei Diritti. Tutti gli eventi, esclusi la cena etnica, sono gratuiti. Il concerto è a offerta libera. Per la cena del 20 luglio è necessaria la prenotazione all’indirizzo: vocimigrantifes