Oltre alla pianista dell’anima e alla Buona Novella di De Andrè, anche i concerti di Marco Parente e dell’ORT e gli spettacoli di Claudio Morici e degli Omini
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POGGIBONSI. Tre appuntamenti in prosa e altrettanti in musica per il marzo del Politeama che propone grandi nomi sia della scena nazionale, sia di quella indipendente.
Primo fra tutti, l’evento speciale inserito in occasione della manifestazione “La città con le donne – La libertà di essere”, promosso dal Comune di Poggibonsi per la Giornata Internazionale delle Donne.
Domenica 11 marzo, alle ore 21, la serata sarà dedicata al “Pianoforte dell’anima” con Giulia Mazzoni, talentuosa pianista e compositrice. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica classica e pop, in cui l’artista guiderà il pubblico in un viaggio sonoro carico di suggestioni ed emozioni. Acclamata per il suo stile originale, capace di fondere tradizione e modernità, Giulia Mazzoni ha conquistato il pubblico internazionale grazie alla sensibilità interpretativa e alle composizioni evocative. Il suo repertorio spazia da brani composti da lei a rivisitazioni di celebri melodie, offrendo un’esperienza musicale intensa e coinvolgente. L’evento rappresenta un’occasione unica per ascoltare dal vivo un’artista che ha saputo rinnovare il linguaggio pianistico con un tocco inconfondibile. Il concerto promette di regalare al pubblico momenti di pura magia, tra virtuosismo tecnico e grande intensità espressiva.
La serata dedicata a Giulia Mazzoni sarà preceduta, il 2 e il 3 marzo, da due appuntamenti musicali di alto livello.
Per la rassegna Discipline(s) Music Club, la serata di domenica 2 marzo ospita in sala Set il Concertoro del musicista napoletano (ma cresciuto in Toscana) Marco Parente. Si inizia alle 19 con il rock indipendente di un concerto che “ha l’oro in bocca”.
Marco Parente, nato come batterista, avvia il suo percorso da solista nel 1996, attraverso un coraggioso viaggio con dischi che hanno segnato la storia dell’anti-cantautorato italiano: dall’esordio Eppur non basta – con la partecipazione di ospiti del calibro di Carmen Consoli, ristampato di recente in occasione del suo 20ennale – agli innovativi Testa, dì cuore e Trasparente (prodotto da Manuel Agnelli), dagli speculari Neve ridens a La riproduzione dei fiori, quindi ‘Suite Love’, fino ad arrivare al ‘Disco Pubblico’, spartiacque definitivo sulla modalità di pubblicazione e fruizione. Dal gennaio 2022 Marco Parente entra nel roster di Musiche Metropolitane di Luca Zannotti.
Ad aprire il concerto di Parente sarà CORINNA, nome d’arte di Corinna Di Petrillo, una cantautrice e produttrice di musica elettronica poggibonsese che vive a Milano. Nella sua musica Corinna unisce sonorità talvolta fredde a delle vocalità dolci, che si sviluppano insieme ai testi della cantautrice.
La sera successiva, lunedì 3 marzo, alle ore 21, il secondo appuntamento con i concerti dell’Ort, l’Orchestra Regionale Toscana. Protagonista del Concerto di Carnevale, “La Grande Mela – Broadway & il Musical”, sarà Marco Pierobon, direttore e tromba, al suo debutto con l’Ort. Musicista visionario e poliedrico, non nuovo a imprese inusuali per un concertista classico, racconta i suoni di una città come New York: dai fondatori del genere musical, pionieri dell’era di Broadway, con il padre George Gershwin, alla rivoluzione sinfonica di Leonard Bernstein, e dalla nascita dei primi miti musicali americani, fino all’esplosione del successo nei capolavori dell’età dell’oro nati in Gran Bretagna e negli Stati Uniti da Andrew Lloyd Webber e John Kander.
Per il teatro contemporaneo giovedì 13 marzo, sempre alle ore 21, sarà in scena La malattia dell’ostrica, interpretato e scritto da Claudio Morici per la produzione del Teatro Metastasio di Prato.
Dopo aver studiato decine di biografie per un programma tv sui libri, Claudio ha avuto un’illuminazione: gli scrittori sono tutti matti. Hanno subito guerre mondiali, miseria, traumi infantili, come minimo un paio di tragici amori non corrisposti. Gente che sta malissimo.
Il problema è che Claudio, scrittore anche lui, ha un figlio di 4 anni che manifesta già velleità autoriali. Che fare? Come comportarsi? Da padre non ha dubbi: vietare l’utilizzo della penna! Censurare la poesia! Ma soprattutto contrastare un sistema educativo che obbliga milioni di bambini a studiare la visione della vita di persone che… se la sono tolta!
Si parla di Cesare Pavese imbottito di sedativi in una stanzetta d’albergo. Di Emilio Salgari che si è sventrato con un rasoio. Giovanni Pascoli è morto di cirrosi epatica, quanti lo sanno? Perché ci concentriamo sulla bellezza della perla e nascondiamo ai nostri figli (e spesso a noi stessi) la malattia dell’ostrica che sempre la produce?
Attraverso incursioni nella vita dei grandi e delle grandi della letteratura, Claudio troverà un modo per accompagnare suo figlio nella tempestosa età adolescenziale. Ma soprattutto compirà un viaggio a ritroso nella propria “età a rischio”, riportando alla memoria come i libri lo abbiano curato. Perché gli scrittori ci salvano la vita.
Dallo spettacolo teatrale sono nati anche un podcast e un libro, tutti dello stesso autore e con lo stesso titolo.
Torna a Poggibonsi Neri Marcorè, che porterà in scena un lavoro dedicato a Fabrizio De Andrè, più in particolare al concept-album La Buona Novella dell’indimenticato cantautore genovese, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano.
Lo spettacolo, pensato come una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea, è in cartellone giovedì 20 marzo alle ore 21, ultimo appuntamento in prosa di questa Stagione Teatrale in abbonamento e ha già registrato il tutto esaurito. L’elaborazione drammaturgica di Giorgio Gallione alterna e intreccia le canzoni di Fabrizio de André con i brani tratti dai Vangeli apocrifi cui lo stesso autore si è ispirato. Prosa e musica risultano montati in una partitura coerente al percorso tracciato dall’autore nel disco del 1970. Di taglio esplicitamente teatrale, costruito quasi nella forma di un’Opera da camera “La Buona Novella” è il primo concept-album dell’autore genovese, con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale che in qualche modo completa il racconto di Fabrizio De André, trasformando La buona novella non solo in un concerto, ma in uno spettacolo originale, recitato, agito e cantato da una compagnia di attori, cantanti e musicisti che penseranno l’opera del cantautore come un ricchissimo patrimonio che può comunque ben resistere, come ogni capolavoro, anche all’assenza dell’impareggiabile interpretazione del suo creatore.
Sabato 22 marzo alle 21 è la volta della Compagnia teatrale Gli Omini con la Fondazione Sipario della Toscana Onlus. È proprio da un’idea del gruppo teatrale pistoiese che nasce lo spettacolo Circolo Popolare Artico, avventura su un’isola di ghiaccio. Sul palco Francesco Rotelli, Luca Zacchini e gli animali polari di Eleonora Spezi. Un testo scritto da Giulia Zacchini, ispirato ai racconti di Jørn Riel, editi da Iperborea. Al centro una terra lontana, quasi irraggiungibile e una comunità di sedici cacciatori e novantadue cani, sparsi in nove baracche, nella Groenlandia più inabitabile. Intorno una natura prorompente, immensi spazi vuoti. In mezzo a tutto questo sfide avventurose, amicizie improbabili, atipiche esperienze di formazione, eroi senza paura ma con mille debolezze. Questo è il mondo dei racconti di Jørn Riel, antropologo e ricercatore danese, inventore della saga polare a cui s’ispira Circolo Popolare Artico. Da una miriade di racconti intrecciati tra di loro, che parlano di una terra incontaminata, di solitudine e amicizia, d’amore e buon senso in assenza di leggi, Gli Omini continuano a sperimentare nuove scritture per celebrare una terra che si sta sciogliendo.
Tutti gli spettacoli fanno parte di Discipline(s), un progetto multidisciplinare che spazia tra i linguaggi della prosa, della musica e della danza, promosso da Fondazione Elsa/Teatro Politeama, con il contributo del Ministero della Cultura.
Info e biglietti su www.politeama.eu, oltre alla cassa del Politeama in orario di apertura.