L’appuntamento è per domenica 29 maggio alle 17.30 a Siena nella Chiesa di San Pietro. In programma un’ampia scelta di canti sacri di autori dal Barocco al Romanticismo
SIENA. Il festival Musica Senensis al gran finale con un concerto programmato domenica 29 maggio alle ore 17.30 nella Chiesa di San Pietro alle Scale (a Siena in via San Pietro, accanto alla Pinacoteca). Protagonista il mezzosoprano di origine ucraina Olga Finucci, che verrà affiancata dall’organista Cesare Mancini.
In programma, un’ampia scelta di canti sacri di autori che vanno dal Barocco al Romanticismo, quali Caccini, Haendel, Stradella, Mascagni, Franck, fino all’intensa e assai significativa, per i tempi attuali, preghiera ucraina a Maria scritta da Roman Kupchinsky.
Nata in Ucraina, Olga Finucci si è diplomata con il massimo dei voti e la lode in direzione di coro al liceo musicale e in bayan alla scuola di musica a Ternòpil, nonché in canto al Conservatorio di Salerno, sempre con il massimo dei voti e la lode. Si è perfezionata con renato Bruson, Tiziano Severini, Paolo Coni e Luciana D’Intino.
Ha debuttato nel 2007 come Tosca, interpretando poi altri ruoli da protagonista: Ifigenia in Tauride al Festival della Valle d’Itria, per AsLiCo Nabucco (Abigaille), in altri teatri Madama Butterfly, Bohème (Mimì), Suor Angelica, riscuotendo sempre grande successo di critica e di pubblico.
Come Azucena nel Trovatore di Verdi ha debuttato con successo per la Fondazione Borgatti di Cento. Ha vinto concorsi internazionali, quali il Mattia Battistini, il Borgatti di Centro, il Belvedere di San Leucio, il Solomia in Ucraina. Ha collaborato con direttori d’orchestra quali Tiziano Severini, Ramon Tebar, Francesco Pasqualetti, Stefano Giaroli.
Musica Senensis, organizzata dal Coro Agostino Agazzari, ha come scopo la valorizzazione di luoghi, strumenti, musiche e musicisti senesi, secondo un format assolutamente originale nel quadro della produzione culturale non solo senese, ma anche italiana. Mantenendo una grande unità di programmazione, un filo conduttore molto definito, consente al tempo stesso una grande varietà di soluzioni, permettendo di andare alla scoperta di luoghi spesso anche insoliti, custodi di tesori musicali che vengono valorizzati dai concerti: solo a titolo di esempio, una chiesa con un pregevole organo antico, oppure un luogo dove è nato o ha operato un musicista da riscoprire, oppure ancora una splendida sede naturale dove raggiungere l’ideale connubio musica-paesaggio.
Il concerto è a ingresso libero, nel pieno rispetto delle norme anti Covid.