Venerdì 7 agosto, alle 21 e 15, in piazza Ricasoli, ingresso libero
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GAIOLE IN CHIANTI. “An Englishman in Gaiole in Chianti” è il titolo del primo appuntamento con il Chianti Festival a Gaiole in Chianti, in programma venerdì 7 agosto, alle 21 e 15, in piazza Ricasoli. Ingresso libero.
Uno spettacolo da non perdere, in cui la banda della società filarmonica Vannetti, racconterà attraverso la musica e due voci narranti la Gaiole in Chianti di Matthew Spender, intellettuale e scultore inglese venuto a Gaiole alla fine degli anni sessanta.
Matthew Spender, ha scritto “In Toscana”, tradotto anche in italiano, che rappresenta uno dei libri più letti dagli inglesi, dagli americani, dai tedeschi e dagli olandesi che amano l’Italia, ristampato decine di volte negli ultimi 15 anni.
Un racconto autobiografico che ci fa compiere un eccezionale viaggio tra l’arte, gli usi e i costumi delle Terre del Chianti “svelate dal di dentro”, da Matthew Spender con l’intelligenza, la profondità e l’humour tipicamente inglesi. Nel libro c’è la storia di Gaiole: il capitolo dedicato al parroco, alla banda, alla casa che Matthew ha acquistato e che ha ispirato il regista Bernardo Bertolucci per il suo film “Io ballo da sola”.
Durante il concerto, le voci narranti di Laura Celesti e Aurora Ciolfi leggeranno alcuni passi del libro di Matthew Spender e la banda accompagnerà la narrazione con i brani musicali. Alla regia audio Gaia Cavaciocchi, dirige la banda il maestro Riccardo Tonello.
Il Chianti Festival è promosso dai Comuni di Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti con la collaborazione di Fondazione Toscana Spettacolo onlus per la direzione artistica di Matteo Marsan.
La Società Filarmonica di Gaiole in Chianti vede la luce nell’aprile del 1865 con la nascita ufficiale della banda: un gruppo di Gaiolesi appassionati, e per lo più autodidatti, decidono di ufficializzare il loro amore per la musica creando una vera e propria banda paesana. Negli archivi storici comunali troviamo numerose testimonianze della attività della banda sempre presente nelle celebrazioni istituzionali, del Regno prima e della Repubblica poi, e religiose del paese.Un tempo quasi in ogni famiglia erano presenti uno o più musicanti che si ritrovavano settimanalmente per suonare. Le prove venivano annunciate per le vie del paese dal tamburino che, girando e stamburando, adunava i musicanti presso la sede di Piazza Antico Mercato prima e di Via Roma poi. Le prime foto di cui disponiamo testimoniano di una partecipazione numerosa, all’epoca esclusivamente maschile, con uomini di ogni età e ceto sociale: dal mezzadro al notabile del paese che, senza distinzione, posano impettiti e orgogliosi nella loro divisa scura e con il loro strumento in mano. La Filarmonica non ha mai interrotto la propria attività partecipando già dai primi anni a raduni e “trasferte” nei paesi vicini, senza la banda non è festa e non c’è celebrazione degna di tale nome, come diceva Verdi:” …nelle bande Paesane pulsa il cuore dell’Italia Unita e germina il seme della cultura”.
Intorno agli anni ’30 del novecento la Filarmonica trasloca nella sede attuale, un edificio costruito appositamente che, ospitando anche la sala del cinema e del teatro oltre alla sala da ballo e il bar, ha rappresentato e rappresenta ancor oggi il luogo di aggregazione e svago di tutti i Gaiolesi, gestito esclusivamente in modo volontario. Impensabile elencare tutti i personaggi che nei decenni hanno affollato le file della Filarmonica, incarnazione della toscanità più vera, polemici, sarcastici ma anche poetici e ironici pur nelle avversità di una vita contadina non semplice. Tutt’oggi i locali della Filarmonica ospitano la Scuola di Musica della Banda e offrono “asilo” per ogni evento si voglia organizzare a Gaiole.