Il diario di prigionia del fante Ferruccio Cavallaro sarà presentato dallo storico Giuliano Catoni e dal presidente della Biblioteca Archivio Calamandrei Francesco Cenni
SIENA. “Rancio mescoli due di acqua e rape. Diario di prigionia del fante Ferruccio Cavallaro” è il titolo del volume che sarà illustrato all’Accademia dei Fisiocritici il 20 gennaio alle ore 17.
A presentarlo lo storico Giuliano Catoni e Francesca Cenni, Presidente della Biblioteca Archivio Calamandrei di Montepulciano, territorio nel quale visse il militare insignito post mortem della nomina a Cavaliere di Vittorio Veneto e della medaglia d’oro.
La pubblicazione, che ha l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è stata curata dai fisiocritici Graziano Tremori e Gianfranco Santiccioli: la prima parte tratteggia la biografia del soldato e la situazione dei prigionieri nel quadro delle operazioni belliche, la seconda riporta la trascrizione delle pagine del fante deportato dopo Caporetto nei campi di lavoro tedeschi. “Il diario di prigionia di Feruccio – scrivono i due curatori – rappresenta un atto di fede, quasi un estremo bisogno di lasciare ai propri cari e agli amici più intimi una sorta di minuziosa testimonianza di quanto accaduto che, per le crudeltà subite, potrebbe apparire anche non credibile”.
Per ogni libro venduto sarà devoluta all’Accademia dei Fisiocritici una percentuale quale contributo liberale dei professori Tremori e Santiccioli che, a corredo della presentazione, esporranno anche cimeli della prima guerra mondiale di loro proprietà. La locandina dell’iniziativa è scaricabile all’indirizzo http://www.fisiocritici.it/images/eventi/LRM2017.pdf