Il 13 settembre la presentazione del libro ed una cena nel Museo di Storia Naturale
SIENA. Ci sono famiglie che intrecciano la loro storia di impegno civile, culturale e sociale con quella di un territorio. Una di queste è la famiglia Vegni, in origine Bencivenni, di cui si racconta nel libro Dai Bencivenni ai Vegni: a piccoli passi nella storia di Siena, a cura di Luca Fusai, edito da Extempora, che viene presentato all’Accademia dei Fisiocritici il 13 settembre alle 17.30. A seguire, alle 20, una cena apparecchiata nei corridoi del Museo di Storia Naturale dell’Accademia che si può prenotare entro il 10 settembre all’indirizzo eventi.fisiocritici.it dove si trovano informazioni.
A partire dal Settecento si trovano alcuni Vegni tra i soci dell’Accademia senese che organizza questa iniziativa con l’Istituto di Istruzione Superiore “Angelo Vegni” di Capezzine-Cortona e con l’Associazione Amici del Vegni: nell’occasione l’Associazione donerà all’Accademia un ritratto del fisiocritico Angelo Vegni (1811-1883), uno dei primi ingegneri minerari della Toscana granducale, fondatore della “Scuola pratica d’agricoltura” nella tenuta di famiglia delle Capezzine, oggi moderno Istituto Agrario fra i più qualificati centri italiani di formazione in agricoltura. Angelo abitava a Siena nel “palazzo del Magnifico” in Via dei Pellegrini, di proprietà dei Vegni come pure il palazzo in Via Franciosa, entrambi nel territorio della Contrada della Selva alla quale nel 1979 Guido Vegni donò la “Stalla di Palazzo Vegni”.
Aprono il pomeriggio i saluti di Giuseppe Manganelli, presidente dell’Accademia dei Fisiocritici, Benedetta Mocenni, priore della Contrada della Selva, Iasmina Santini e Luciano Tagliaferri, rispettivamente attuale e precedente dirigente scolastico dell’Istituto Vegni, Graziano Tremori, presidente onorario dell’Associazione Amici del Vegni, Francesca Paoli, responsabile editoriale dell’editrice Extempora, Patrizia Turrini già dipendente dell’Archivio di Stato di Siena.
A seguire una serie di interventi coordinati da Marco Mearini, presidente dell’Associazione Amici del Vegni: il curatore del volume Luca Fusai, lo storico dell’arte Gianni Mazzoni, Ferdinando Emanuele Vegni, discendente di un ramo della famiglia, Simone Turchi, neodiplomato all’Istituto Tecnico Agrario “A. Vegni”.
Nel Museo si trovano una collezione di minerali greggi e lavorati donata da Angelo Vegni e due particolari cammei con ritratti realizzati in bassorilievo dal grande architetto e naturalista del Settecento Leonardo de’ Vegni, utilizzando l’acqua termale sulfurea dei Bagni San Filippo nel Monte Amiata, mentre la Biblioteca dell’Accademia possiede il relativo libro che descrive l’arte della “plastica de’ tartari” da lui creata con questa acqua.