di Gianni Basi
Eventi Chigiani dal 28 al 31 ottobre – Palazzo Chigi Saracini e Teatro dei Rozzi – SIENA. Nemmeno due mesi dall’ultimo grande evento, un’estate volata via e un autunno di cui solo ora si avvertono i primi segni, e l’Accademia Chigiana sta per riaccendere motori e suoni. Stupendamente instancabile.
Tra la fine di novembre e la metà dell’aprile 2009, ci si prepari a ben tredici concerti, dall’iniziale Haydn al conclusivo Haendel, che si leveranno sulla città sgusciando da mille pentagrammi ridondanti di musica. Con autori e interpreti tanto fra i più noti quanto fra quelli che lo sono di meno, come è nella aperta logica chigiana. Attenta, comunque, a garantire la qualità delle esecuzioni ed a privilegiare e puntare riflettori accesi su ogni solista o gruppo musicale che incarni talento.
Prima però dell’apertura del corposo “Micat in Vertice” 2008-2009, giunto alla sua 86^ stagione, prende il via una quattro giorni ottobrina che comincerà alle ore 17,30 di martedi 28 nell’Aula Magna dell’Università di Siena con il Convegno Internazionale di Studi “Luciano Berio, nuove prospettive”, con una lectio magistralis di Umberto Eco, e si concluderà, venerdi 31, con la 13^ edizione del Concorso Internazionale di Composizione “Alfredo Casella” con tre giovani italiani che si contenderanno la palma per la migliore partitura inedita per orchestra.
All’interno delle altre giornate dedicate alla figura ed alla musica di Luciano Berio, introdotte mercoledi (29 ottobre) dal direttore artistico dell’Accademia Aldo Bennici in Palazzo Chigi alle ore 9,30, saranno tanti i momenti in cui il convegno verterà non solo sulla commemorazione -a cinque anni dalla scomparsa- del più grande e più eseguito autore italiano contemporaneo, ma soprattutto sui percorsi compositivi ereditati da cotanta pietra miliare chigiana.
Nell’occasione, oltre a delineare ampiamente quanto in Berio pulsasse ogni tipo di musica, saranno commentati i risultati di un progetto di ricerca dell’Università degli Studi di Siena che, coordinato da Teresa Pecker Berio, mira all’avviamento di un’indagine sistematica sull’opera e il pensiero del compositore. Si indagherà e si analizzerà sulla sua poetica e sulla struttura dei suoi lavori più celebri, alternando momenti di studio ad altri di ascolto.
Il culmine si toccherà nella sera del 29 ottobre, alle ore 21, quando avrà luogo nello stesso Palazzo Chigi un concerto monografico cui parteciperanno il Nextime Ensemble con Danilo Grassi alla direzione, quindi il Quartetto Prometeo con Tempo Reale alla regia dei suoni, e con al canto la soprano Cristina Zavalloni. Successivamente, giovedi (30 ottobre), dalle ore 9,30 sino al pomeriggio inoltrato, sarà trattato il vasto tema “La musica nel mondo, il mondo della musica”, di contenuto strettamente beriano.
Poi, venerdi (31 ottobre) alle ore 12, alla fine di una quattro giorni ricca di interventi di studiosi tra i più autorevoli, vi sarà in chiusura dei lavori un’altra lectio magistralis, stavolta affidata ad Edoardo Sanguineti. Dei momenti musicali e della concezione di Berio su forma e sostanza compositive, parlerà, tra gli altri convegnisti, uno studioso appassionato come Giorgio Pestelli. A lui si deve, nel 2004, un saggio sui grandi classici che, non a caso, porta il titolo de “Gli immortali”. Pestelli in esso sottolinea con competenza e acume, in brevi cenni, quanto gli spunti assunti dai contemporanei siano frutto delle impronte del passato e si accostino pertanto a quel “flusso perenne” in cui le musiche, come diceva Berio, “sempre rinascono e sempre si riscrivono”. Lo sostiene anche il critico Giordano Montecchi, in una recente e illuminante pubblicazione chigiana, parlando con ammirazione delle “perfidie tecniche” di Berio nelle elaborate e geniali “Sequenze”.
In programma, sulla scia di quanto il grande autore fosse e si sentisse continuatore -ma anche travalicatore- degli amati Dallapiccola e Petrassi, ascolteremo sei brani riflettenti uno spaccato esauriente del suo genere di musica. Si comincerà con la Seconda sequenza per arpa, seguita dalla Sesta sequenza per viola; quindi le Differences per cinque strumenti, i Les mots sont allèes per violoncello, le Sincronie per quartetto d’archi e, infine, i Circles per soprano, arpa e due percussioni.
Sempre nella serata di venerdi 31, alle ore 21 nello scenario del Teatro dei Rozzi, e a naturale conclusione di una quattro giorni in cui si parlerà di composizione, avrà luogo il momento clou del Concorso dedicato ad Alfredo Casella, insigne autore e pianista, allievo di Gabriel Faurè, ammirato e amato dal Conte Chigi per la sua importante innovazione poliarmonica nel classico contemporaneo e per le sue collaborazioni chigiane.
Una giuria composta dai maestri Azio Corghi, Giorgio Battistelli e Fabio Vacchi valuterà le partiture dei giovani compositori Stefano Maria Torchio, Davide Scarcella e Filippo Perocco. Le esecuzioni saranno ad opera dell’Orchestra Regionale della Toscana diretta da Christopher Franklin, uno dei più affermati allievi di Gianluigi Gelmetti. Al vincitore andrà un premio di 7.800 euro, con la successiva pubblicazione della partitura a cura della Casa Editrice Ricordi. Questi i tre inediti in concorso: “Schizophrènie francâise” (Torchio); “Assoluto” (Scarcella); “Teso ghiaccio” (Perocco). In chiusura della serata, un solare tocco di Mendelsshon con la Sinfonia n.4 “Italiana” in la maggiore op.90. Quattro movimenti di intensa bellezza, sino allo strepitoso finale sul ritmo del saltarello.
Affidata alla Chigiana la celebrazione di Berio
Per informazioni più dettagliate su come partecipare a questi eventi in ghiotta anteprima del prossimo Micat in Vertice, si invitano quanti vogliano rendere omaggio alla memoria e all’opera di Luciano Berio, e intendano anche accostarsi alle novità dei nuovi compositori di oggi, a consultare il sito www.chigiana.it o telefonare all’apposito numero 0577-22091 della segreteria dell’Accademia Chigiana.