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SIENA. Grande successo per “Ad occhi aperti. Il paesaggio senese tra armonia e cemento” (Nuova Immagine Editrice, 2012) che diventa un libro “in dialogo”.
Su suggerimento di alcuni lettori, l’autore Gianni Resti e l’editore Nuova Immagine Editrice hanno deciso di dedicare al libro un’apposita pagina Facebook dove chi vuole, potrà segnalare altri casi di interventi invasivi e impropri inflitti al paesaggio.
Il volume infatti si propone come un inno alla bellezza delle Terre di Siena ma anche uno strumento per denunciarne le ferite, l’abbandono, il degrado.
“Ho avuto spesso il paesaggio senese come fedele compagno di viaggio – scrive Resti -. È stata la mia terra a dettarmi la scrittura. Ho osservato Siena e la sua campagna proponendo scorci e vedute ma anche ferite e offese ambientali. Non ho voluto tacere la mia contrarietà per i luoghi perduti o danneggiati dall’incuria delle persone e dal degrado civile”.
“Ho gioito per la bellezza della mia terra ma ho sofferto quando lo sguardo ha incontrato il risultato di scelte che hanno ferito le città e il paesaggio attraverso trasformazioni improprie e invasive. Occorre dunque stare ad occhi aperti: per osservare con stupore il paesaggio che cambia ma anche per difenderlo dalle offese e dai maltrattamenti”
“In questo piccolo, prezioso libro – afferma Pierluigi Sacco nella prefazione che introduce alla lettura di “Ad occhi aperti” -, Gianni Resti ci invita a guardare proprio ciò che tenderemmo sistematicamente a scartare, ad espungere dalla nostra narrazione, tanto personale che collettiva, del paesaggio senese. Con la sua esplorazione sommessa, mai inquisitoria ma al contrario curiosa e vigile, Resti ci spinge a domandarci cos’è che rende tale un paesaggio, a fare caso al lavorio incessante che c’è dietro, alle attività, alle stranezze e alle dimenticanze degli uomini che lo abitano”.
Gianni Resti insegna Filosofia al Liceo Scientifico delle Scienze Applicate “T. Sarrocchi” di Siena. È stato più volte amministratore pubblico in ambito culturale. Dal luglio 2008 presiede la Fondazione Musei Senesi. Fra i suoi libri si segnalano: L’istruzione popolare a Siena nella seconda metà dell’Ottocento (1987), In punta di piedi (1998), Racconti di scuola (2006), La macchia d’inchiostro e altri racconti (2009), Ombrone. Un fiume tra due terre (2009), Al grido di viva l’Italia! (2011).
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