SIENA. Ricordare Claudio Abbado significa celebrare uno dei massimi direttori d’orchestra della propria epoca, artista straordinario, riconosciuto in tutto il mondo come uno dei massimi interpreti del nostro tempo e protagonista assoluto e indiscutibile della vita musicale anche per il suo instancabile impegno civile e sociale. La sua visione, l’apertura incondizionata verso i nuovi orizzonti dei linguaggi musicali, il grande carisma, la sua perenne curiosità verso la pluralità delle espressioni della cultura e dell’arte, lo portavano a investigare tutte le partiture per tradurle in sublimi e memorabili esecuzioni, sorprendenti sia per il pubblico che per gli esecutori. Interpretazioni che in ogni occasione emozionavano ed ancora oggi emozionano. Claudio Abbado ha lasciato una traccia profonda nella musica che si riverbera nel tempo e che ha ispirato e ispira intere generazioni di musicisti, esperti e allievi.
Era il 4 gennaio 1955 quando varcò le porte dell’Accademia Chigiana per la prima volta. In veste di pianista, accompagnato dall’Orchestra d’archi di Milano, si esibì nel Concerto in re minore BWV 1052 di J. S. Bach.
Dall’anno successivo, fino al 1958, frequentò i corsi di Direzione d’Orchestra della Chigiana, dove fu allievo prima di Carlo Zecchi e poi di Alceo Galliera, avendo come compagni di corso, tra gli altri, Zubin Mehta e Daniel Baremboim.
Il suo debutto come direttore avvenne proprio a Siena, il 26 agosto 1956, quando diresse l’Introduzione della Suite in re maggiore BWV 1068, di J. S. Bach, al Teatro dei Rinnovati. Ebbe inizio quel giorno uno straordinario percorso di incredibili interpretazioni, in tutto il mondo, lungo 57 anni e che si interromperà fino al 26 agosto del 2013, con l’ultimo concerto al Festival di Lucerna.
A Siena, dopo l’esordio, tornò il 14 agosto 1980 per l’Estate Musicale Chigiana, dirigendo l’European Community Youth Orchestra, l’Orchestra dei giovani della Comunità Europea da lui fondata, e poi ancora il 30 agosto 1984, per le Settimane Musicali Senesi, con l’altra sua meravigliosa creatura, la Chamber Orchestra of Europe.
Il ricordo di Claudio Abbado resterà per sempre nel cuore della Chigiana, la sua traiettoria artistica, luminosa e ineguagliabile, resterà per sempre un riferimento assoluto.