L'evento chiude il cartellone primaverile di 14 appuntamenti organizzati dal Siena Art Institute
SIENA. Si parlerà di operetta nella conversazione con il musicologo Guido Burchi oggi (20 maggio), a Siena in occasione di “StARTers”, la serie di incontri su vari generi di arte promossi dal Siena Art Institute (via Tommaso Pendola 37, ore 18, ingresso libero e gratuito).
Un tempo molto popolare, questo genere musicale oggi è quasi dimenticato, ma è vivissimo nel suo più celebre erede che è il musical.
La chiacchierata con Guido Burchi sarà l’occasione per ripercorrerne la sua storia gloriosa, che si lega a quella della “Belle époque”, al gusto della borghesia francese e austriaca di fine ‘800, anche attraverso numerosi esempi musicali dai maggiori compositori del genere, da Jacques Offenbach a Franz Lehar a Johann Strauss Junior.
La conversazione con Guido Burchi chiude il cartellone primaverile di StARTers, la serie di appuntamenti con artisti di chiara fama nazionale e internazionale proposti dal Siena Art Institute per promuovere la conoscenza di varie forme d’arte in città.
Alcuni appuntamenti sono stati ospitati nei musei di contrada che hanno aperto i loro spazi a vari artisti, una formula che ha riscosso molto successo tra i senesi.
Da febbraio ad oggi gli “assaggi d’arte” hanno visto come protagonisti: Maelee Lee (Corea del Sud), artista specializzato in installazioni d’arte e pittura; Antonio Catelani, scultore fiorentino che lavora tra Italia e Germania; Maximo Gonzales (Messico) artista che affronta con ironia le tematiche sociali complesse; Jacopo Miliani e Francesco Carone, entrambi artisti visivi; Diana Al-Hadid (Siria e Usa), scultrice di materiali effimeri; Nicola Setari, curatore di arte contemporanea tra l’Italia e il Belgio; Mequitta Ahuja (Usa) pittrice; Jean-Paul Philippe (Francia), scultore profondamente legato alle Crete Senesi; Sue Hubbard (UK) scrittrice, poetessa e critica d’arte; Amber Ginsburg (Usa) scultrice focalizzata sulla scultura sociale; Alessio Rosati, costumista, scenografo e regista teatrale; Guido Burchi, musicologo e ricercatore.
Gli appuntamenti in italiano sono stati resi accessibili alle persone sorde grazie a un servizio di interpretariato in LIS (Lingua dei Segni italiana) fornito dalla Mason Perkins Deafness Fund.
StARTers riprenderà ai primi di settembre con un nuovo ciclo di appuntamenti.