SIENA. Spaziosiena presenterà il primo appuntamento della “Stagione” giovedì 8 agosto 2019 (ore 19, via Fontebranda 5, a pochi metri dal Campo). Si parte con un omaggio a Siena e ad una particolarissima sinfonia di città in forma video che documenta ed evoca il Palio del videoartista e pittore Christian Boustani, che nel 1992 realizza Cités Antérieures: Siena. A settembre sarà il turno dello screening dedicato all’americana Sadie Benning con una selezione dei suoi lavori iniziali come Living Inside (1989); If Every Girl Had a… (1990) Me and Rubyfruit (1990) Jollies (
“La Stagione” è una programmazione a cura di Vincenzo Estremo, pensata per Spaziosiena, che si pone come forma di educazione alla storia e all’evoluzione delle immagini in movimento dagli anni Novanta ad oggi. I quattro appuntamenti a scadenza mensile della Stagione sono un tentativo di avviare e consolidare delle attività di distribuzione ed esposizione dell’immagine in movimento accompagnando ogni incontro con un approfondimento editoriale e curatoriale pensato per avvicinare il pubblico alle complessità del video e dell’immagine in movimento.
Sin dalle sue prime manifestazioni, il video è stato associato ad una svolta tecnologica dell’arte, a un mezzo in grado di facilitare produzione, proiezione, distribuzione e diffusione delle immagini. In questo senso molti lavori video sono stati percepiti come ingabbiati in un’autoriflessione sulla tecnologia stessa, invece di pensieri in grado di indirizzare e veicolare l’immediatezza della tecnologia stessa. Proprio a partire da questa riflessione, dalla messa in questione dell’uso della tecnica all’interno della della vita, della società e dell’ambiente, che vuole inserirsi la programmazione di La Stagione, che guarda al video come ad un oggetto di inchiesta, focalizzandosi, di volta in volta, sul modo in cui i diversi artisti hanno utilizzato e continuano ad utilizzare l’immagine in movimento. Un tentativo curatoriale e teorico di mostrare come la tecnologia in cui siamo immersi non è altro che un supporto, una componente coadiuvante se ripensata criticamente così come fanno e hanno fatto molti degli artisti presenti nella programmazione proposta per Spaziosiena.
Vincenzo Estremo ha conseguito un dottorato internazionale di ricerca in Studi audiovisivi (Università di Udine e Kunstuneversität Linz). Ha curato mostre in Italia e in Europa, collaborando con il Van Abbemuseum, il Museu Nacional de Arte Contemporânea do Chiado e il Salzamt Linz. Autore di contributi apparsi su riviste e antologie nazionali ed internazionali, ha pubblicato Albert Serra, cinema, arte e performance (2018) ed Extended Temporalities. Transient Visions in Museum and Art (2016). Al momento insegna “Teoria e metodo dei mass media” e “Curatela” presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Estremo ha tenuto seminari presso l’Università la Sapienza di Roma e la Bilgi University di Istanbul. È inoltre uno dei direttori della collana editoriale “Cinema and Contemporary Art” (Mimesis International) e curatore dell’omonima sezione della Magis Gorizia International Film Studies Spring School. È tra i fondatori ed editor in chief del magazine online in lingua inglese Droste Effect.