di Annalisa Coppolaro
SAN GIMIGNANO. Vi sono ancora alcuni giorni per visitare la mostra di Paolo Troilo, "Il mio nome è Nessuno, o forse, Centomila", che si tiene presso la Galleria Gagliardi e chiude il 28 giugno. La galleria presenta con orgoglio la grande pittura del giovane artista, tra i più autorevoli e promettenti del panorama italiano attuale.
Paolo racconta uomini in conflitto, in lotta con se stessi, e sia il mezzobusto che l’autoritratto si presentano in una sorta di frequenza filmica. La sua tecnica, dipingere con il palmo della mano a pressione sulla tela, e con le dita che stendono il colore, regala opere di grande impatto, di nero e bianco vibrante, in sequenze di tipo quasi cinematografico, scorci e prospettive inaspettate. Sequenze inusuali, nervose, tese, macchie di colore che creano contrasti , pause, intensi giochi di corpi e di movenze. Predilige i bianchi, gli avorio, i neri, i grigi, ma anche, in una fase inedita presentata a San Gimignano per la prima volta, tele colorate e sequenze di colore del tutto nuove per il suo modo espressivo. Sono più di 10 tele, nella Galleria Gagliardi, per una mostra di grande impatto e carattere forte, quasi solenne. ‘’Senza lo strumento pennello, che altrimenti filtrerebbe ogni sua sensazione, – scrive Isabella Del Guerra in un testo sulla mostra – Paolo Troilo entra in contatto con la materia e, come in un transfer, esso stesso diventa materia e colore. Una velocità del gesto, un atto pittorico d'impulso perché non venga persa l'immediatezza del coinvolgimento emotivo. ‘’ La mostra, ad ingresso libero, è aperta alla Galleria Gagliardi ogni giorno fino alle 19.
SAN GIMIGNANO. Vi sono ancora alcuni giorni per visitare la mostra di Paolo Troilo, "Il mio nome è Nessuno, o forse, Centomila", che si tiene presso la Galleria Gagliardi e chiude il 28 giugno. La galleria presenta con orgoglio la grande pittura del giovane artista, tra i più autorevoli e promettenti del panorama italiano attuale.
Paolo racconta uomini in conflitto, in lotta con se stessi, e sia il mezzobusto che l’autoritratto si presentano in una sorta di frequenza filmica. La sua tecnica, dipingere con il palmo della mano a pressione sulla tela, e con le dita che stendono il colore, regala opere di grande impatto, di nero e bianco vibrante, in sequenze di tipo quasi cinematografico, scorci e prospettive inaspettate. Sequenze inusuali, nervose, tese, macchie di colore che creano contrasti , pause, intensi giochi di corpi e di movenze. Predilige i bianchi, gli avorio, i neri, i grigi, ma anche, in una fase inedita presentata a San Gimignano per la prima volta, tele colorate e sequenze di colore del tutto nuove per il suo modo espressivo. Sono più di 10 tele, nella Galleria Gagliardi, per una mostra di grande impatto e carattere forte, quasi solenne. ‘’Senza lo strumento pennello, che altrimenti filtrerebbe ogni sua sensazione, – scrive Isabella Del Guerra in un testo sulla mostra – Paolo Troilo entra in contatto con la materia e, come in un transfer, esso stesso diventa materia e colore. Una velocità del gesto, un atto pittorico d'impulso perché non venga persa l'immediatezza del coinvolgimento emotivo. ‘’ La mostra, ad ingresso libero, è aperta alla Galleria Gagliardi ogni giorno fino alle 19.