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PIENZA. Opera Laboratori in collaborazione con la Società Esecutori Pie disposizioni, il Comune Città di Pienza e il Centro Studi Mario Luzi la Barca presenta domenica 28 maggio alle ore 16:00 al Palazzo Piccolomini di Pienza il libro di Marco Moretti SILVIO LOFFREDO, Vita “Immagini e immaginazioni”, edito da Sillabe 2023.
Marco Moretti è giornalista e critico d’arte e le sue attività culturali sono incentrate sul Novecento artistico e letterario italiano.
Come giornalista ha collaborato dal 1985 per oltre un decennio alle pagine culturali nazionali del «La Nazione», oltre a riviste di cultura e di costume. Nel 1974 ha realizzato un lungometraggio sceneggiato su Dino Campana, vincitore nel 1980 a Pizzomunno (Vieste), del 1° Premio Nazionale dal S. 8 al 35 mm. Le ricerche sul poeta lo hanno portato alla scoperta di documenti inediti raccolti insieme a saggi sul personaggio nel libro Dino Campana, da Castelpulci a Badia a Settimo. La seconda edizione dell’opera del 2007è stata commentata da Mario Luzi.
Nel 1994 realizza un video documento su Ardengo Soffici per le grandi mostre antologiche di Poggio a Caiano e di Rignano. L’anno seguente, centenario della nascita di Ottone Rosai,il documentario per la mostra antologica dell’artista a Prato poi trasferita al Palazzo Reale di Milano. Ha pubblicato cataloghi di mostre e collaborato con i più grandi critici d’arte italiani da Maurizio Fagiolo dell’Arco per il catalogo della mostra Armando Spadini (Poggio a Caiano, 1995), Anna V. Laghi e Antonio Paolucci per L’estate incantata (Fortino del Forte dei Marmi, 2002), Laura Gavioli Montecitorio e la bella pittura (Camera dei Deputati, Roma, 2004), Vittorio Sgarbi Arte Genio Follia (Santa Maria della Scala, Siena, 2009) e Dialoghi a Sutri, da Tiziano a Bacon (Museo Palazzo Doebbing, 2018), Antonio Natali,Vincenzo Farinella, Nadia Marchioni Scoperte e massacri, Ardengo Soffici e le avanguardie a Firenze (Galleria degli Uffizi, 2016). Ha ideato e curato monografie e mostre su Alimondo Ciampi con presentazione del professore Antonio Paolucci, (Signa, 1997), Bruno Catarzi (Signa, 2005), Renato Bertelli (Signa, 2007); Mario Moschi, (Lastra a Signa, 2011). Fra le esposizioni più importanti curate da Moretti Naturalezza come stile, l’idea dell’arte nelle pagine de Il Frontespizio (con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica), presentazione di A. Paolucci (Villa Renatico Martini – Monsummano Terme), 2002, Nino Tirinnanzi, Sala d’Arme di Palazzo Vecchio («Genio Fiorentino»,Provincia di Firenze, ed. Pananti), 2006, Le avventure della forma (Villa medicea di Seravezza) 2012, Gualtiero Nativi, Catalogo generale, vol. I, ( Archivio Nativi-Nozzoli) 2013, Eclettiche armonie. Percorsi figurativi tra rinnovamenti inizio secolo e nuove frontiere del realismo al tempo della Costituzione, (Palazzo Giustiniani, Senato della Repubblica, Roma), 2018.
In questo sua ultima monografia, pubblicato da Sillabe Moretti prende in esame la vita e le opere di Silvio Loffredo (Parigi, 1920 – Trebiano, 2013), attraverso un iter cronologico che parte dal ricordo del padre dell’artista, Michele, suo primo maestro. Un lungo viaggio artistico e umano che mette in luce l’intensa vita di questo pittore, ma anche professore d’Accademia, incisore e film-maker d’avanguardia che giunge nel 1945 a Firenze per diplomarsi all’Accademia di Belle Arti. Firenze, città amata odiata ma in cui entrerà in contatto con l’ambiente artistico prolifico e surreale degli anni del secondo dopoguerra non solo italiano. Moretti ripercorre i contatti di Loffredo con artisti come Ottone Rosai e Kokoschka, e grandi poeti come Mario Luzi descrivendo uno spaccato di vita interessante che arriva fino agli anni Duemila, con i suoi famosi gatti e le rappresentazioni immaginifiche del Battistero a far da sfondo.
Il volume presentato da Costanza Contu, Opera Laboratori, sarà introdotto da Giampietro Colombini, Vicesindaco della Città di Pienza.
Insieme all’autore saranno presenti il Professore Ernesto Piccolo e Stefano Sbarluzzi che leggerà alcune parti in prosa e poesia di Mario Luzi tratte dal libro.