Nella sede della Fondazione Mps, una selezione di acqueforti senesi, in mostra dal 16 al 27 agosto
SIENA. Palazzo Sansedoni torna ad ospitare una rassegna espositiva “Il Palio di Guido Colucci, 1921-2021, Cent’anni dopo” sulle acqueforti senesi del Maestro Guido Colucci in occasione dei cento anni della pubblicazione dell’album Alinari. Dal 16 al 27 agosto 2021, all’interno del percorso museale della sede della Fondazione Mps, sarà esposta una selezione di opere grafiche dell’artista, specialista nella produzione di stampe, ma anche designer e pittore. La mostra è curata da Alessandro Leoncini, in collaborazione con lo Studio Art Centers International Florence (SACI), la Libreria Itinera di Siena, in qualità di prestatori delle opere, e Vernice Progetti Culturali, società strumentale della Fondazione Mps, che ne ha curato l’organizzazione.
Colucci (Napoli 1877 – Roma 1949), si formò nello studio di Giovanni Fattori, di cui seguì un corso di grafica e acqueforti. Le sue opere si trovano in molte importanti collezioni pubbliche e private, tra le quali il Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi. Artista eclettico, incisore e pittore, con incursioni anche nel campo della fotografia e della ceramica, nei primi decenni del Novecento frequentò più volte Siena, lasciando di questi soggiorni varie incisioni all’acquaforte. Con il fratello Carlo Waldemar, Guido fonda la L.E.D.A. (L’Estetica Della Abitazione), un marchio registrato, con il quale i Colucci vendono i prodotti artistici di Guido: ceramiche, sete, velluti, cuscini, paralumi, sacchetti di stoffa, carte da parati, gioielli e lumi: è dunque un artista completo che spazia dalla pittura, all’incisione, al decoro degli ambienti, alla moda. Il suo tratto si allontana dallo stile floreale tipico dello stile liberty, con il quale inizialmente si afferma, e diventa sempre più essenziale e sintetico. I colori preferiti sono l’azzurro marino, il bruno e il verde nei toni variati della macchia.
Nel 1920 espose a Firenze sette acqueforti in bianco-nero sul Palio e altre con “stradine di Siena”. L’anno successivo, nel 1921, le Edizioni Alinari pubblicarono in un album a colori le incisioni sul Palio, “Scene del Palio di Siena” e questa fu la prima volta che i senesi videro la loro festa interpretata dall’occhio di un artista non senese. A Palazzo Sansedoni si potranno ammirare i disegni preparatori del libretto.
La rassegna si è avvalsa della collaborazione di un progetto di alternanza scuola lavoro con l’Istituto Tecnico Sallustio Bandini, sezione grafica e comunicazioni. La mostra, ad ingresso libero con accesso da Banchi di Sotto 34, resterà aperta da lunedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30. Secondo le attuali normative, l’accesso sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di certificazione verde COVID-19 Green Pass (fatta eccezione per coloro esenti in virtù di apposita certificazione medica e per i soggetti esclusi dalla campagna vaccinale in relazione all’età) o presentazione del referto di tampone molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Per info www.verniceprogetti.it