Appuntamento fissato per domani, 5 aprile. Il volume saràpresentato da Maurizio Bettini
SIENA. Martedì 5 aprile 2022 alle ore 17.30 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi (via di Città, 75) Maurizio Bettini presenta il libro di Antonio Prete Carte d’amore (Torino, Bollati Boringhieri, 2022).
Come dire l’amore? Con quale lingua e con quali immagini prende forma e luce il desiderio, che è principio e respiro del mondo? Seguendo il movimento di queste domande nei classici della poesia, della narrazione e delle arti, Antonio Prete esplora alcune figure dell’amore nella letteratura: tra queste, il turbamento, il segreto, la gelosia, la tenerezza, la seduzione, l’ostacolo. Al centro domina la riflessione sulle molteplici immagini dell’altro e sul vuoto che abita il desiderio, sul suo rapporto con l’illimitato e con l’attesa.
In Carte d’amore Prete prosegue la sua indagine sui sentimenti – dopo la nostalgia, la lontananza e la compassione –, interrogando ciò che Leopardi definiva «la più dolce, più cara, più umana, più potente, più universale delle passioni».
Antonio Prete ha insegnato Letterature comparate all’Università di Siena; ha tenuto corsi e seminari presso istituzioni e atenei di altri Paesi, tra cui la Harvard University, il Collège de France e l’Università di Salamanca. Saggista, narratore, poeta e traduttore, ha fondato e diretto la rivista «Il gallo silvestre» (1989-2004). Tra i suoi saggi ricordiamo: Il pensiero poetante. Saggio su Leopardi (1980), Nostalgia. Storia di un sentimento (1992), I fiori di Baudelaire. L’infinito nelle strade (2007), Trattato della lontananza (2008), Compassione. Storia di un sentimento (2013), Il cielo nascosto. Grammatica dell’interiorità (2016). Traduttore di Baudelaire (I fiori del male, 2003), Mallarmé, Rilke, Valéry, Celan, Jabès, Machado, Bonnefoy, ha raccolto molte delle sue traduzioni poetiche in L’ospitalità della lingua (2014).
Maurizio Bettini, classicista e scrittore, è autore di saggi di argomento filologico, metrico e linguistico, i suoi interessi vertono soprattutto sulla antropologia del mondo antico, disciplina a cui ha dedicato svariati volumi; i suoi corsi universitari affrontano temi relativi alla cultura greca e romana; è Direttore del Centro Antropologia e Mondo Antico dell’Università di Siena. Dal 1992 tiene regolarmente seminari presso il “Department of Classics” della University of California at Berkeley, e come “Directeur d’études invité” ha tenuto numerosi seminari presso la École de Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e ha insegnato presso il Collège de France. Tra i suoi libri possiamo ricordare: Nascere. Storie di donne, donnole, madri ed eroi (1998 e, in una nuova edizione, 2018), Voci. Antropologia sonora del mondo antico (2008), Vertere. Un’antropologia della traduzione nella cultura antica (2012), Il dio elegante. Vertumno e la religione romana (2015), A che servono i Greci e i Romani? (2017), Il Presepio (2018), Homo sum. Essere «umani» nel mondo antico (2019), Roma, città della parola. Oralità Memoria Diritto Religione Poesia (2022) e ha curato Il sapere mitico. Un’antropologia del mondo antico (2021). Presso l’editore Einaudi cura la serie “Mythologica”, presso l’editore Il Mulino è responsabile della collana “Antropologia del Mondo Antico”. Collabora con la pagina culturale de “La Repubblica” ed è autore di romanzi e racconti.