Presenterà il volume Alessandro Fo; introdurrà la serata l'Archintronato Roberto Barzanti
SIENA. Giovedì 17 ottobre alle 17,30 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi, Alessandro Fo (Università di Siena) presenterà il libro di Antonio Prete, Convito delle stagioni (Torino, Einaudi, 2024); introdurrà la serata l’archintronato Roberto Barzanti e sarà presente l’autore.
Con questa nuova raccolta, Antonio Prete approfondisce i temi che gli sono più cari, e che della poesia sono elementi purissimi: la natura e il tempo. La natura, vegetale animale astrale, è descritta nelle sue incessanti metamorfosi di colori, suoni e profumi; mentre l’azione irreversibile del tempo, «che è lampo di presenza e stilla | d’accaduto», trova nella lingua della poesia, nei suoi suoni e ritmi, un momento di sospensione e di vertigine, in cui passato e presente si fondono per permettere un dialogo con quello che più non è: «nel teatro intimo della forma | l’abbraccio della luce con l’ombra».
Nel trascolorare delle stagioni, nella contemplazione di una notte stellata o di un volto amato, nella fugace apparizione di un animale selvatico, la poesia di Prete si avvicina all’essenza delle cose, accogliendo nel fulgore del visibile e nella lotta dei ricordi contro l’oblio il silenzio del cielo e delle galassie, «sul cui confine il tempo non è più tempo».
Antonio Prete è nato nel 1939 a Copertino, nel Salento. Per molti anni ha insegnato Letteratura comparata all’Università di Siena. Studioso di Leopardi e Baudelaire, saggista molto noto, come poeta ha pubblicato Menhir (2007) e Se la pietra fiorisce (2012), entrambi presso Donzelli e, presso Einaudi, Tutto è sempre ora (2019). Fra i suoi libri ricordiamo Trattato della lontananza (2008), All’ombra dell’altra lingua. Per una poetica della traduzione (2011), Compassione. Storia di un sentimento (2013), Il cielo nascosto. Grammatica dell’interiorità (2016), Carte d’amore (2022), Album di un’infanzia nel Salento (2023) tutti da Bollati Boringhieri.