Lettura, storia e musica per la seconda giornata del festival che "libera l'arte" a Poggibonsi
POGGIBONSI. Prosegue domani (24 giugno), la sesta edizione del festival Narrazioni alla Fonte delle Fate di Poggibonsi. La giornata, dedicata a “Libera le differenze” spazia dai incontri con autori, laboratori, concerti e tanto altro. Alle 18 protagonista è il filosofo e psicanalista Umberto Galimberti con I miti del nostro tempo, un incontro e dibattito sulla modernità e l’interpretazione del senso del quotidiano. Si prosegue alle 19.15 con Francesco Botti, il cui esordio letterario Di corsa, di nascosto, edito da Guanda, sta riscuotendo uno straordinario successo, per proseguire con la presentazione di Settanta acrilico trenta lana, il libro di Viola Di Grado, introdotti da Elisa Tozzetti e Sandra Bardotti. Alle 21 Narrazioni festival presenta il concerto degli HyperGroovers, la ska-jazz band veronese composta da sette elementi, capaci di trasmettere dal vivo un’energia incontenibile e contagiosa, con un repertorio che spazia da rivisitazioni di standard jazz rimaneggiati in chiave ska e da gustosi brani originali cantati in italiano. Chiude la seconda giornata il concerto di Bobo Rondelli, il geniale e sconsiderato cantautore livornese, una delle voci più autentiche, esilaranti e commoventi del panorama musicale italiano.
Umberto Galimberti
Professore ordinario titolare della cattedra di Filosofia della Storia Umberto Galimberti, nato a Monza nel 1942, è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario all’università Ca Foscari di Venezia. Dal 1985 è membro ordinario dell’international Association for Analytical Psychology. Dal 1987 al 1995 ha collaborato con “Il Sole-24 ore” e dal 1995 a tutt’oggi con il quotidiano “la Repubblica”. Dopo aver compiuto studi di filosofia, di antropologia culturale e di psicologia, ha tradotto e curato di Jaspers, di cui è stato allievo durante i suoi soggiorni in Germania: Sulla verità (raccolta antologica), La Scuola, Brescia, 1970. La fede filosofica, Marietti, Casale Monferrato, 1973. Filosofia, Mursia, Milano, 1972-1978, e Utet, Torino, 1978. Di Heidegger ha tradotto e curato: Sull’essenza della verità, La Scuola, Brescia, 1973. Opere: 1975 – Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente, Marietti, Casale Monferrato, (Ristampa, Il Saggiatore, Milano, 1994).
Bobo Rondelli
Bobo nasce a Livorno, città che farà da musa ispiratrice a tutta la sua carriera artistica. Fino agli inizi del 1992 Bobo Rondelli si cimenta nelle classiche cover band, per poi formare un gruppo con il quale suonare pezzi propri e dare ampio spazio alla sua creatività. E’ dunque leader degli Ottavo Padiglione (reparto di psichiatria dell’ospedale civile di Livorno) band che riscuote un discreto successo anche al di fuori della Toscana, soprattutto grazie ai testi di Rondelli, introspettivi ed ironici, folkloristici ma assolutamente reali. Specchio di una cultura, quella toscana, che racchiude un modo di essere, cinico e spassionato. Il risultato è il singolo intitolato “Ho Picchiato La Testa”, prodotto da Pirelli (Litfiba), che impazza nelle radio e vende ben 30.000 copie. La vita artistica degli Ottavo Padiglione prosegue con una serie di dischi pubblicati da major fino al 1999-2000, quando la band si scioglie e Bobo inizia la sua carriera solista. Nel 2001, infatti, viene pubblicato “Figli Del Nulla”, un disco che esprime tutta la personalità cantautorale di Bobo, seguito un anno dopo da “Disperati, Intellettuali, Ubriaconi”, prodotto da Stefano Bollani. Per la critica specializzata si tratta di un autentico successo. Moltissimi giornali, fra i quali Il Corriere della Sera e La Repubblica, ne parlano con toni lodevoli ed è così che Bobo Rondelli vince, nel 2001, il Premio Ciampi per il miglior arrangiamento. Negli anni successivi esce un “best of “ degli Ottavo Padiglione e Bobo si dà alle colonne sonore di film quali “Sud Side Story” di cui è il protagonista e “Andata E Ritorno” di Alessandro Paci. Seguirà un lungo periodo di silenzio che terminerà nel 2009, anno della rinascita di Bobo e anno di pubblicazione, per Live Global, del suo nuovo disco. “Per Amor Del Cielo”, prodotto da Filippo Gatti, uscito il 22 Maggio che contiene nove brani cantautorali, caratterizzati dall’intimismo di una persona che ha fatto della riflessione uno stile di vita e che per questo si farà apprezzare dal pubblico livornese, italiano e non solo. Risale a Maggio 2009 anche il film “L’uomo che aveva picchiato la testa” che l’apprezzatissimo regista Paolo Virzì dedica a Bobo, che ne è anche attore protagonista. L’incontro tra questi due vecchi amici, Virzì e Rondelli, dipinge un affascinante spaccato della loro città natale Livorno e omaggia Bobo, il geniale e sconsiderato cantautore che di questo mondo vivace e plebeo è la voce più autentica, esilarante e commovente.
Il festival è organizzato dall’Associazione Nausika in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Poggibonsi, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Gruppo MPS, Sienambiente, Provincia di Siena e associazione Traparentesi.
Tutti gli eventi, compresi i laboratori, sono a ingresso libero e si svolgeranno tra il centro storico di Poggibonsi e Fonte delle Fate. La libreria del festival sarà sempre attiva a cura dell’associazione Nausika.