SIENA. Dopo il successo di Le mie madri (2003), raccolta di poesie e racconti, per gli appuntamenti, ad ingresso libero, di LuneDiLibri, Nada Malanima presenterà, alle 18 di lunedì (9 febbraio), nella libreria Becarelli (via Mameli, 14) il suo primo romanzo, Il mio cuore umano (Fazi Editore), intervistata da Monica Granchi.
Il “pulcino di Gabbro”, così fu soprannominata, per la giovanissima età, in occasione del debutto a Sanremo, ne ha fatta di strada. Dai vertici dell’hit parade, che nel ’69 la fece conoscere a quell’Italia che aveva appena assaporato i cambiamenti portati dal boom economico, alla sua recente veste di scrittrice.
La stessa Italia raccontata da Nada in questo romanzo autobiografico.
Il mio cuore umano si legge d’un soffio, specialmente per chi è entrato nella fascia degli ‘anta’ e rivive, con gli occhi bambini dell’autrice, flashback di ricordi. Ragazze in vespa con i capelli raccolti in colarati foulard. Le prime 500. Il frigorifero nelle case e la televisione nei circoli dei paesi, dove il sabato sera ci si riuniva per vedere il varietà, mentre i giovani si innamoravano con la musica sparata dai jukebox.
Come in un diario, la ragazzina di Gabbro (piccolo borgo in provincia di Livorno) prende per mano la donna per raccontare gli anni più importanti della sua vita, quelli dll’infanzia e della prima adolescenza.
Nello scorrere questo piacevolissimo libro viene spesso da sorredire per come ci sembra lontano il modo di vivere che, solo quaranta anni fa, accomunava tutti e che ora, a malapena, come fossero passati secoli, ritroviamo, solo per sfumature, nei piccoli centri della provincia. Il corredo, elemento indispensabile per una figlia da marito, i chiacchericci di paese, dove quasi sempre c’è qualcuno un po’ strambo di cui parlare e la semplicità di un periodo a testimonianza di un senso di umanità, adesso, sempre più ricercato.
“Un canto narrativo semplice e profondo che vibra di una forza misteriosa e strugente e accompagna il lettore attraverso le avventure bizzarre e drammatiche di una famiglia irresistibile”. Ad introdurre Il mio cuore umano gli attori Massimiliano Alocco e Paola Benocci che leggeranno alcuni brani del libro.
Il “pulcino di Gabbro”, così fu soprannominata, per la giovanissima età, in occasione del debutto a Sanremo, ne ha fatta di strada. Dai vertici dell’hit parade, che nel ’69 la fece conoscere a quell’Italia che aveva appena assaporato i cambiamenti portati dal boom economico, alla sua recente veste di scrittrice.
La stessa Italia raccontata da Nada in questo romanzo autobiografico.
Il mio cuore umano si legge d’un soffio, specialmente per chi è entrato nella fascia degli ‘anta’ e rivive, con gli occhi bambini dell’autrice, flashback di ricordi. Ragazze in vespa con i capelli raccolti in colarati foulard. Le prime 500. Il frigorifero nelle case e la televisione nei circoli dei paesi, dove il sabato sera ci si riuniva per vedere il varietà, mentre i giovani si innamoravano con la musica sparata dai jukebox.
Come in un diario, la ragazzina di Gabbro (piccolo borgo in provincia di Livorno) prende per mano la donna per raccontare gli anni più importanti della sua vita, quelli dll’infanzia e della prima adolescenza.
Nello scorrere questo piacevolissimo libro viene spesso da sorredire per come ci sembra lontano il modo di vivere che, solo quaranta anni fa, accomunava tutti e che ora, a malapena, come fossero passati secoli, ritroviamo, solo per sfumature, nei piccoli centri della provincia. Il corredo, elemento indispensabile per una figlia da marito, i chiacchericci di paese, dove quasi sempre c’è qualcuno un po’ strambo di cui parlare e la semplicità di un periodo a testimonianza di un senso di umanità, adesso, sempre più ricercato.
“Un canto narrativo semplice e profondo che vibra di una forza misteriosa e strugente e accompagna il lettore attraverso le avventure bizzarre e drammatiche di una famiglia irresistibile”. Ad introdurre Il mio cuore umano gli attori Massimiliano Alocco e Paola Benocci che leggeranno alcuni brani del libro.