Nella sala Ildebrando del centro monumentale di Abbadia Isola, domenica 16 febbraio, l'evento vedrà protagonisti Alberto Severi e Dario Cecchini
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2025/02/PHOTO-2025-02-09-10-53-26-e1739382146132.jpg)
MONTERIGGIONI. Prosegue la seconda stagione del format INCROCI, voluto dal Comune di Monteriggioni, in collaborazione con la propria società in house Monteriggioni AD 1213 e con l’associazione La Scintilla. Preparatevi per un appuntamento davvero speciale!
Domenica 16 febbraio, ore 17.00, presso il suggestivo scenario del centro monumentale di Abbadia Isola, nella Sala Ildebrando, l’evento, orchestrato da Dario Ceccherini e coordinato con Matteo Marsan e l’assessorato alla Cultura, vedrà protagonisti Alberto Severi e Dario Cecchini in un dialogo intimo dal titolo: “Il poeta e il macellaio: storia di un’amicizia”.
Per l’ingresso è richiesta una consumazione al BarMaM, il bar del Museo al costo di 6 euro. Informazioni e prenotazioni: scrivendo a info@monteriggioniturismo.it (dal venerdì alla domenica anche 0577 304834).
Alberto Severi, fiorentino classe 1960, è un amico di Monteriggioni, prendendo spesso parte alle iniziative culturali che da anni si svolgono tra il Castello e Abbadia Isola. Giornalista Rai dal 1991 e caposervizio presso TGR Rai Toscana è stato vignettista per Il Vernacoliere, ha scritto per il Corriere Fiorentino, per Il Resto del Carlino e per Ansa Toscana. Conduce da sempre una doppia vita: drammaturgo di lungo corso dotato di grande sagacia e di ironia, autore di decine di testi teatrali e interprete sul palco di grandi e spiazzanti monologhi, collaborando con nomi del calibro di Flavio Bucci, Sergio Staino, Paola Gassman, Ugo Chiti, Alessio Pizzech, Arca Azzurra; scrittore di libri da «La Guerra piccola» del 1999, alla raccolta di racconti «Mammiferi» nel 2016, sino a «Un taglio maschio» nel 2021 con protagonisti tre sorelle e un barber shop nella Firenze di fine secolo, in un racconto di cinquant’anni di storia del Novecento da un punto di vista particolare.
Dario Cecchini di Panzano in Chianti e all’ottava generazione di una famiglia di macellai chiantigiani definito “il macellaio più famoso del mondo”, è stato considerato da Il Times e dall’Independent un vero artista della macelleria. Netflix gli ha dedicato una puntata di Chef’s Table e ancora prima in “No Reservations” – prodotto da Travel Channel, canale televisivo tematico dedicato ai viaggi, al turismo e al lifestyle – il noto chef e scrittore Anthony Bourdain alla ricerca di esperienze autentiche e genuine al di là dei cliché turistici, lo incontrò in quella che è stata molto più di una semplice puntata del programma; Bourdain rimase affascinato dalla genuinità e dalla passione di Cecchini, dalla sua capacità di trasformare un semplice mestiere in un’arte, in un incontro che celebrò la bellezza della semplicità, l’importanza delle tradizioni, il valore della convivialità sottolineando come a Panzano non vendesse solo carne bensì una filosofia fatta di consumo responsabile, del rispetto per l’animale, della valorizzazione di ogni taglio.
Nel 2004 il rapporto di amicizia e intesa profonda tra Alberto e Dario ha ispirato il libro «Il Poeta e il Macellaio», testo divertente che, come fu scritto “fa bene al cuore e allo stomaco”. Due figure apparentemente distanti, ma unite dalla passione per la cultura toscana, l’amore per la terra e il gusto per la vita. La macelleria come palcoscenico, tra bistecche alla fiorentina, musica rock e citazioni dantesche, dove la poesia diventa un modo per celebrare la bellezza della natura, la semplicità della vita contadina e la ricchezza della tradizione toscana: un inno alla nostra regione, all’amicizia e all’arte del buon vivere.
Domenica 16 febbraio, in un appuntamento immancabile, ascolteremo questi due grandi amici aggiornarci sul loro rapporto, con immagini, letture, aneddoti inediti e storie divertenti, sull’evoluzione della loro amicizia nel corso degli anni, sulle sfide superate insieme e sui cambiamenti avvenuti nelle loro vite, toccando ulteriormente i temi a loro cari legati alla cultura toscana, alla gastronomia, all’arte e alla tradizione, magari presentando nuove prospettive o interpretazioni e offrendo spunti di riflessione.