Appuntamento al teatro di verdura del Boschetto di san Miniato

SIENA. Al via la seconda edizione della rassegna Gente di Toscana per la Direzione artistica di Francesco Burroni.
Mercoledì (4 Giugno) alle ore 19 presso il Teatro di verdura del Boschetto di San Miniato, si terrà l’appuntamento dal titolo “(In)canti toscani” Canti popolari della tradizione orale toscana proposti dal Gruppo La serpe d’oro composto da Igor Vazzaz: voce, chitarra; Jacopo Crezzini: chitarre, contrabbasso; Luca Mercurio: cori, fisarmonica; Francesco Amadio: cori, mandolino, violino, flauti.
Il progetto musicale “LA SERPE D’ORO” vede la collaborazione di musicisti toscani attivi già da molti anni nel panorama musicale della nostra regione. Igor Vazzaz è la voce e il compositore dei brani dei “Tarantola 31”, gruppo lucchese in ascesa nel panorama cantautoriale italiano con il disco di recente pubblicazione “Nonostante Maria (va tutto bene)”. Luca Mercurio è uno dei fondatori del progetto Willos proponente musica tradizionale irlandese che in pochi anni è riuscito ad esibirsi in varie parti d’Italia ed anche oltre confine (Irlanda, Francia). A tale progetto ha partecipato per lunghi periodi Francesco Amadio. Ad oggi i due musicisti continuano il loro lavoro sulla musica tradizionale irlandese con il duo Irish Tovarish. Dal 2012 questi musicisti collaborano con Jacopo
Crezzini, fondatore dei Latrousse noto gruppo folk-rock senese.
Il presente progetto musicale si propone di valorizzare (e quindi meglio conservare e divulgare) il prezioso, quanto vasto, patrimonio culturale rappresentato dalle canzoni e dalle musiche popolari toscane sviluppatesi tra la fine del diciannovesimo secolo ed i primi cinquant’anni del ventesimo. La musica popolare di questo periodo è particolarmente influenzata dagli importanti accadimenti che con rapidità eccezionale colpiscono la società del nostro paese e dell’intera Europa.
Vasto è il materiale sul quale poter lavorare ripercorrendo la storia della nostra terra attraverso la musica del popolo:
Brani che descrivono e raccontano tragici ed importanti fatti di cronaca (Il naufragio del Sirio)
Brani della prima guerra mondiale (E anche al mi’ marito)
Brani del primo dopoguerra, del fascismo e dell’antifascismo (Canta di Matteotti)
Brani della Resistenza (Io so nata ‘na campagnola, La polenta gialla)
Brani del dopoguerra e della ricostruzione (Lasciali fare gli rompi le zampine)
Brani della vita rurale e cittadina (Il trescone, Tirallalà, Fagioli ’o le cotenne)
Brani anarchici (Viva i’coraggio)
Lo studio e l’arrangiamento dei brani avviene non solo dal punto di vista prettamente musicale ma in parallelo a sistematici approfondimenti sui contesti politici e sociali nei quali essi si originarono e perdurarono. Ciò consente una migliore salvaguardia del messaggio dell’opera popolare in esame, stravolgimenti tecnici eccessivi che potrebbero denaturarne il vero significato. Al riguardo viene effettuata una continua attività di indagine nei territori toscani che furono culla e teatro del patrimonio culturale in oggetto.