Protagonisti il libro di Maurizio Rossi e la conferenza di Mario Papini

COLLE DI VAL D’ELSA.Doppio appuntamento letterario e culturale domani (14 gennaio) nella biblioteca comunale “Marcello Braccagni” di Colle di Val d’Elsa. Alle ore 17.30 è prevista la presentazione del libro “Le Scostumanze”, di Maurizio Rossi, che vedrà anche la partecipazione di Alessandro Fo e di Francesco Chiantese, attore e regista teatrale che leggerà brani tratti dal libro. L’appuntamento chiuderà il ciclo di presentazioni di libri organizzato da Comune di Colle di Val d’Elsa, biblioteca comunale “Marcello Braccagni” e associazione giovanile Centro Collaterale. Alle ore 21.15, poi, Mario Papini proporrà una nuova conferenza dedicata a un intermezzo post-einsteniano, per il ciclo “Caos/Cosmo, L’origine”, promosso dall’associazione “Il Telaio” con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Colle di Val d’Elsa.
Il libro “Scostumanze” di Maurizio Rossi, come si legge nella scheda di presentazione, propone una scrittura fluviale, impastata d’ironia e straordinariamente ricca di elementi fantastici e reali insieme, che conduce l’impavido lettore nei meandri del malcostume italiano, attraverso vizi virtuosi e virtù viziose che ci rendono simpatici e, al tempo stesso, insopportabili agli altri e a noi stessi. Il libro è pubblicato in due tirature con copertine diverse, entrambe illustrate da Emilio Giannelli, l’illustratore satirico del Corriere della Sera.
La conferenza di Mario Papini, invece, si pone come un intermezzo di riflessione a metà del ciclo di conversazioni dedicate al rapporto tra Caos e Cosmo nel pensiero greco delle origini. L’iniziativa, infatti, è nata per evidenziare non solo l’enorme distanza che ci separa da quei primordi, ma anche certe analoghe istanze di “ricomposizione” di un più fluido e inclusivo orizzonte scientifico. “Sono stati proprio i grandi padri della fisica quantistica – dice Papini – a sottolineare che è giunto il momento di ‘ripensare’ quei lontanissimi sapienti, magari anche tratti del pensiero orientale, per poter trovare un nuovo linguaggio, capace di dar voce plausibile ai misteri della nuova fisica. Nel corso del ciclo di appuntamenti, si è formato un pubblico assai attento e partecipe, anche di giovani, che senz’altro saprà apprezzare questa particolare serata, dove si cercherà di spezzare ogni barriera tra sapere ‘umanistico’ e sapere ‘scientifico’”.