Inaugurata la mostra fotografica curata da Carlo Sacco
CHIUSI, “Falkland Road, ovvero la prostituzione di Mumbai”. È questo il titolo della mostra fotografica curata da Carlo Sacco presidente dell’archivio storico “The face of India”, inaugurata sabato scorso a Chiusi e che ha dato il via al ricco cartellone di eventi “La donna al Centro” curato dal Centro Pari Opportunità dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese. La mostra allestita presso il palazzo vescovile e che nei primi tre giorni di apertura ha già registrato numerosi visitatori, rappresenta una antologia della vita sociale della donna nella vecchia parte della città di Mumbai in India, megalopoli di circa 14 milioni di abitanti dove ancora oggi la prostituzione anche e soprattutto giovanile è purtroppo una pratica quotidiana. Oltre il quartiere di Falkland Road da cui prende il titolo la mostra anche il quartiere Kolaba ad esempio è conosciuto come il quartiere delle prostitute bambine.
“Gli scatti che sono riuscito a rubare – dichiara Carlo Sacco – documentano la tragica condizione della donne nella città di Mumbay. In un quadrilatero di tre chilometri quadrati sono concentrate circa centomila tra prostitute e travestiti. Le condizioni con cui vengono trattate le donne, spesso ancora bambine sono inimmaginabili, hanno del disumano. Quando sono riuscito ad entrare in qualche bordello, scortato da funzionari della polizia criminale, ho trovato alcune di queste donne addirittura incatenate. La realtà che ho cercato con fatica di documentare, le fotografie sono state scattate dalle feritoie della carrozza che ho usato per attraversare il quartiere, purtroppo è una realtà che chi conosce Mumbay si aspetta. Dal 1970 ad oggi la situazione non è ancora cambiata”.
“Questa mostra – dichiara Pamela Fatighenti delegata Comune di Chiusi alle Pari Opportunità– evidenzia il ruolo della donna nella società moderna. Ovviamente è un punto di vista diverso dal solito, le condizioni disumane fotografate da Carlo Sacco, devono far riflettere, è impensabile che ancora nel 2013 ci siano donne spesso addirittura bambine, costrette a fare del proprio corpo solo merce di scambio. La festa della donna, al giorno d’oggi, deve con forza sottolineare i diritti umani per far si che condizioni di schiavitù come quelle immortalate nelle fotografie in mostra, ma anche situazioni di violenza che quotidianamente riempiono le pagine di cronaca dei nostri giornali, non accadano più. Solo quando tutto questo cesserà di esistere, potremo dire di essere veramente una società moderna e soprattutto civile”.
La mostra organizzata dall’associazione “La Goccia” e sostenuta dall’Amministrazione della Città di Chiusi, rimarrà visitabile fino a domenica 17 marzo. Sempre nell’ambito dei festeggiamenti in occasione della giornata internazionale della donna, a Chiusi sono previste: l’ingresso gratuito per le donne sia al museo della cattedrale che al museo civico e una serie di eventi organizzati dalla Commissione Accoglienza del Territorio e da varie associazioni del comune, con serata finale sabato 9 marzo, dal titolo “le donne attraverso la musica”.