Tre giornate di gala, proiezioni, incontri e masterclass. Cento i giovani sceneggiatori coinvolti da tutta Italia. Special guest l’attrice Laura Morante che riceverà il premio alla carriera
FIRENZE. Tre giornate di gala, proiezioni, incontri e masterclass dedicate alla tradizione e al futuro della sceneggiatura cinematografica italiana a Cetona, in provincia di Siena, per il lancio della prima edizione del Premio Ruggero Maccari per sceneggiatori emergenti. Special guest l’attrice toscana Laura Morante che in questa occasione riceverà il Premio alla Carriera 2022. Cento i giovani sceneggiatori coinvolti, in un concorso a tema ispirato all’autobiografia del pittore cetonese Lionello Balestrieri, vincitore della medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 con il suo celebre “Beethoven”. Tra gli ospiti attesi, Valia Santella (David di Donatello 2022 per la sceneggiatura del film “Ariaferma” di Leonardo Costanzo), i registi Pietro Marcello, Francesco Munzi, Laura Samani (David di Donatello 2022 come miglior esordiente per il film “Piccolo Corpo”), Graziano Diana (sceneggiatore e regista), Irene Dionisio, e i critici cinematografici Fabio Ferzetti e Lee Marshall.
Il Premio Ruggero Maccari è promosso e organizzato da Fondazione Lionello Balestrieri, Associazione Casa Bianchini-Balestrieri, Cetona Cinema, con il patrocinio del Consiglio della Regione Toscana e del Comune di Cetona, il supporto di Banca Tema, la collaborazione di Toscana Film Commission.
Si è svolta ieri mattina(19 luglio) a Firenze, presso il Consiglio della Regione Toscana la presentazione del Premio Ruggero Maccari alla presenza di Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale (in videoconferenza), Elena Rosignoli, Consigliera della Regione Toscana, Roberto Cottini, Sindaco del Comune di Cetona, Massimo Mercanti e Lidia Barillà, Presidente e Vicepresidente della Fondazione Lionello Balestrieri di Cetona. Durante la conferenza stampa, tra l’altro, è stata evidenziata l’importanza del Premio riservato ai giovani talenti italiani nel campo cinematografico e, nello specifico, della sceneggiatura.
D’estate Ruggero Maccari raggiungeva parenti e amici a Cetona. All’inizio soggiornava in una pensione, poi si costruì una casa dove continuava a lavorare anche in vacanza, assieme ai colleghi registi e sceneggiatori. È anche per questo che negli anni ‘70 del Novecento Cetona fu scoperta dalle star del cinema tanto da venir soprannominata “la piccola Hollywood”. Erano gli anni di grande fermento culturale e i molti personaggi dello spettacolo che avevano scelto l’incantevole borgo medievale come ‘buen retiro’, torna al centro del crocevia che unisce arte, musica e cinema con tre giornate di gala, incontri, proiezioni e masterclass organizzate nell’ambito della rassegna Cetona Cinema, per il lancio della prima edizione del Premio “Ruggero Maccari” dedicato all’autore dell’ormai mitico «Il sorpasso», film di Dino Risi che racconta le scorrerie sull’Aurelia di Vittorio Gassman con il timido Jean Louis Trintignant, uno dei film più cari anche agli abitanti di Cetona, dove spesso viene proiettato assieme ad altri indimenticabili film della commedia all’italiana.
La scrittura di Ruggero Maccari contribuì a disegnare il profilo del grande cinema italiano del novecento, da Totò, Aldo Fabrizi e Alberto Sordi a Alberto Monicelli, Dino Risi e il giovane Ettore Scola, insieme al quale scrisse le sceneggiature dei film di Steno “Un giorno in pretura” e “Un americano a Roma” e quelle di quasi tutti i film di Antonio Pietrangeli: un sodalizio durato poi per tutta la vita, con capolavori come “Brutti, sporchi e cattivi”, “Una giornata particolare” e “La famiglia”. Visse a lungo a Cetona, dove si trova la sua casa paterna, lasciando una traccia profonda nella memoria della città.
La manifestazione si apre sabato 23 luglio in piazza Garibaldi (ore 18) con la presentazione del premio e dei giovani sceneggiatori, per proseguire (ore 21.30) con la consegna di un riconoscimento alla carriera all’attrice Laura Morante e la premiazione finale di un grande concorso di sceneggiatura a tema che ha coinvolto cento giovani autori emergenti nella stesura di un adattamento televisivo e cinematografico ispirato all’autobiografia di Lionello Balestrieri, il giovane pittore cetonese vincitore della medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 con il suo celebre “Beethoven”. Fu l’inizio di una carriera che lo avrebbe reso famoso nel mondo come ‘Il pittore della musica’, e una figura paradigmatica nella storia della sua città.
La Giuria ufficiale che assegnerà il Premio alla Miglior Sceneggiatura dedicata all’artista (al primo classificato 5.000 Euro, al secondo 1.000 Euro e al terzo 500 Euro) è presieduta dal critico cinematografico Fabio Ferzetti e composta da Fabio Alcantara (Università di Siena); Lidia Barilla’ (vice-presidente della Fondazione Balestrieri), i registi Luca Criscenti (“La versione di Anita”), Roberto de Paolis (“Cuori Puri”), Graziano Diana (collaboratore di Ruggero Maccari per “La famiglia” di Ettore Scola) e Irene Dionisio (“Le Ultime cose”) e Ludovica Fales (“Lala”); la sceneggiatrice Linda Ferri (“La stanza del figlio” di Nanni Moretti) e Barbara Maccari, figlia di Ruggero. La proiezione di un video dedicato all’opera di Maccari e l’intervento della Banda Comunale Arturo Toscanini, che eseguirà alcuni brani di musica per film, completeranno la serata condotta da Patrizia Mari.
C’è, poi, la Giuria popolare che decreterà le nomination, composta da: Maria Rosa Gavioli (Vicepresidente Centro ricreativo anziani), Ludovico Cosner (Presidente Compagnia teatrale Orto del Merlo), Fiorenza Aureggi (Presidente cooperativa CetonAccoglie), Alice Bazzini, Ivana Baglioni, Margherita Mercanti, Laura Barillà, Valentina Faudino, Enrico di Nola.
Queste le sceneggiature selezionate e gli autori: Aspettando la gloria di Isabella Delle Monache (28 anni, Città della Pieve, Perugia); Balestrieri, sine pacem di Alessandra Caputo (39 anni, Brindisi); Balestrieri: Il pittore della musica di Antonella Salvatore (39 anni, Campobasso); Bruciano i colori di Ginevra Alibro (25 anni, Siracusa) e Martina Marotta (25 anni, Siracusa); Celebre sconosciuto di Angelo Tarquini (37 anni, Roma) e Michelangelo Mattei (37 anni, Montepulciano, Siena); Il pittore della val dell’oro di Romeo Pizzo (27 anni, Forlì); Le rondini di Francesca Tozzi (27 anni, Torino), Giulio Fabroni (24 anni, Colleferro, Frosinone) e Veronica Penserini (29 anni Reggio Emilia); Lionello Balestrieri: La vita di un pittore (Miniserie) di Valentina Nocella (30 anni, Formia, Latina), Principiava l’autunno di Michele Saporiti (38 anni, Varese); Sinfonia pittorica di Francesca Miceli (26 anni, Biella), Sulle ali di una rondine (Miniserie) di Viola Ledda (39 anni, Accettura, Sassari); Uno specchio per la musica di Elina Eihmane (39 anni, Lettonia – vive in Sardegna).
Il Premio continua domenica 24 luglio nella Sala della SS Annunziata con due meeting (Masterclass) aperti al pubblico, a cui parteciperanno, insieme ai premiati, tutti i giovani concorrenti al Premio: Dialogo tra i mestieri del Cinema (ore 10) con Fabio Ferzetti, Graziano Diana e Ludovica Fales; La scrittura di “Ariaferma” (ore 16.00) con la sceneggiatrice Valia Santella (David di Donatello 2022). Alle ore 21.00 la kermesse si sposterà nel Giardino della sala Polivalente per la proiezione del film “Futura” di Alice Rohrwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi, con la presentazione di Fabio Ferzetti.
Il Premio si chiude lunedì 25 luglio con “Piccolo Corpo” di Laura Samani, David di Donatello 2022 come miglior esordiente (ore 21.00, sempre nel Giardino della Sala Polivalente). Presenta il critico cinematografico Lee Marshall.
Nel mese di agosto, l’11, il 12 e 13, lo spazio dedicato al cinema prosegue con Cetona Cinema.
PROGRAMMA
Sabato 23 luglio 2022
ore 18.00 – Piazza Garibaldi
Presentazione pubblica della Giuria (Presidente il critico cinematografico Fabio Ferzetti) e dei giovani partecipanti
Interviste e nomination delle sceneggiature scelte dalla Giuria popolare
Ospite il Giornalista e Conduttore Radiofonico Gian Maria Zanier
ore 21.30 – Piazza Garibaldi
Cerimonia di Premiazione delle migliori sceneggiature, ispirate alla vita del Pittore Lionello Balestrieri, selezionate dalla Giuria Ufficiale
Presenza della Giuria Ufficiale: Fabio Ferzetti Linda Ferri Graziano Diana, Irene Dionisio, Barbara Maccari Luca Criscenti Ludovica Fales, Fabio Alcantara, Roberto De Paolis, Lidia Barilla
Consegna del Premio Ruggero Maccari ai vincitori
Consegna del Premio alla Carriera all’attrice Laura Morante
Proiezioni: Omaggio a Ruggero Maccari
Musiche da Film a cura della Banda Comunale Arturo Toscanini con le Majorettes Le Toscanine
Conduce Patrizia Mari.
Domenica 24 luglio 2022
ore 10.00 – Sala Ss. Annunziata
Masterclass (aperta anche al pubblico)
Dialogo tra i mestieri del cinema
con Fabio Ferzetti / Graziano Diana (sceneggiatore e regista) / Ludovica Fales (documentarista)
ore 16.00 – Sala Ss. Annunziata
Masterclass (aperta anche al pubblico)
La scrittura di “Ariaferma” di Leonardo di Costanzo
con Valia Santella (sceneggiatrice)
ore 21.00 – Giardino della Sala Polivalente
Proiezione del film “FUTURA” (Italia 2021, 105’) di Alice Rohrwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi
Presenta la proiezione Fabio Ferzetti
Lunedì 25 luglio 2022
ore 21.00 – Giardino della Sala Polivalente
Nuovo Cinema Italiano, rassegna curata da Ludovica Fales
Proiezione del film “PICCOLO CORPO” (Italia 2021, 85’) di Laura Samani (David di Donatello 2022 Miglior regista esordiente)
Presenta la proiezione Lee Marshall
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.
La prima edizione Premio “Ruggero Maccari”
Ruggero Maccari
Ruggero Maccari (Roma, 1919-1989), sceneggiatore e regista, scrittore di cinema, uno degli sceneggiatori più importanti del cinema della Commedia all’italiana, era arrivato alla sceneggiatura cinematografica dopo aver lavorato nel giornalismo satirico del dopoguerra, e in particolare nella redazione del «Marc’Aurelio», gloriosa palestra di talenti e scuola di una generazione di narratori (fondata a Roma nel 1931 da Oberdan Cotone e Vito De Bellis). Vi collaborarono, tra gli altri, il futuro cineasta Ettore Scola e l’allora giovanissimo Federico Fellini. Provenendo dal mondo dei giornali satirici dove aveva affinato il gusto della caricatura e del paradosso umoristico, Maccari cominciò a lavorare scrivendo per il varietà, l’avanspettacolo e il teatro di rivista.
Maccari ha lavorato anche per la Radio, in coppia con Fellini, dove ha espresso una singolare visione del racconto e una capacità pressoché unica, al pari dei più grandi radiodrammaturghi.
Il primo film accreditato della sua carriera è del 1949 Undici uomini e un pallone. Il primo periodo è in gran parte abbinato ai nomi di Aldo Fabrizi e di Totò e collabora, a disegnane il profilo, con Alberto Sordi.
A partire dalla metà degli anni Cinquanta del Novecento Maccari comincia a lavorare in coppia con il giovane sceneggiatore Ettore Scola (classe 1931), cofirmando le sceneggiature di due performance sordiane epocali: “Un giorno in pretura” e “Un americano a Roma”. I due formeranno uno dei sodalizi più duraturi, una delle coppie più incisive della commedia cinematografica italiana ed in tandem sceneggeranno quasi tutti i film di Antonio Pietrangeli, da Lo scapolo (con Sordi, 1956) a Io la conoscevo bene (1965), Nata di marzo (1958), Adua e le compagne (1960), Fantasmi a Roma (1961), La parmigiana (1963), La visita (1963), Il magnifico cornuto (1964), La congiuntura (1965). Tra i classici che ha curato della cosiddetta commedia all’italiana ricordiamo Guardie e ladri (1951), Il sorpasso (1962), Brutti, sporchi e cattivi (1976). Con la sua visione ironica e talvolta malinconica, Maccari è considerato uno dei pilastri della cinematografia italiana.
Il suo lavoro è stato riconosciuto con diversi premi per la migliore sceneggiatura: nel 1966 il Nastro d’argento per Io la conoscevo bene (1965) di Antonio Pietrangeli, seguito da altri Nastri d’argento per Una giornata particolare (1977), Passione d’amore (1981), La famiglia (1987) tutti di Ettore Scola; per quest’ultimo film vinse anche il David di Donatello, mentre nel 1976 il film di Dino Risi Profumo di donna (1974), ottenne una nomination all’Oscar come miglior sceneggiatura non originale. Tra i premi ricevuti, è stato insignito del Premio Flaiano nel 1985 come miglior sceneggiatore italiano.
Il tema della prima edizione del concorso:
Lionello Balestrieri
“Il pittore della musica”
Sono circa cento i giovani sceneggiatori che si sono iscritti per questa prima edizione del “Premio Ruggero Maccari”. Due le sezioni del premio: la sceneggiatura per una mini-serie (massimo 4 episodi) e la sceneggiatura per un lungometraggio, entrambe ispirate all’autobiografia del pittore cetonese Lionello Balestrieri (Arduino Bassi) dal titolo “Una rondine non fa primavera – Ricordi di un pittore romantico” (testo curato da Enrico Di Nola e Valentina Faudino, Ferrara, Ed. Edisai, 2008), di cui nel 2022 ricorrono i 150 anni dalla sua nascita. In palio: al primo classificato 5.000 Euro; al secondo 1.000 Euro e al terzo 500 Euro. Promosso da Fondazione Lionello Balestrieri, Associazione Casa Bianchini-Balestrieri e Cetona Cinema, il premio è patrocinato dal Comune di Cetona.
Lionello Balestrieri (Cetona, 1872-1958), pittore, docente e direttore dell’Istituto d’Arte Industriale di Napoli, sotto il profilo artistico sempre in conflitto con sé stesso e la sua arte. Considerato il “Pittore della musica” (la musica lo ha ispirato per decenni), con il dipinto “Beethoven” (ben 4,20 metri per un’altezza di 2,02) vinse il primo premio della prestigiosa Esposizione Universale di Parigi del 1900, opera che da più di un secolo troneggia in una Sala del Museo Revoltella di Trieste (l’opera fu acquista alla IV Biennale di Venezia nel 1901). Dopo il clamoroso successo conquistato a Parigi, il Balestrieri ritornò in Italia nel 1914 e, da quel momento, divenne docente e direttore dell’Istituto d’Arte Industriale di Napoli e da allora si dedicò alla scuola e alla ricerca per riformare la scuola d’arte.
Una rondine non fa primavera-Ricordi di un pittore romantico (Cetona, 1872-1858), è l’autobiografia scritta da Lionello Balestrieri, sotto lo pseudonimo di Arduino Bassi, un amico cronista immaginario che permette all’autore di parlare di sé in terza persona. Il testo ripercorre tutte le tappe della vita e della lunga e travagliata carriera artistica del pittore nato a Cetona. Dai primi anni di vita, nel piccolo borgo di Cetona, al periodo di formazione all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, sotto la guida di Domenico Morelli e Filippo Palizzi. La storia racconta la vita scapigliata a Parigi, trascorsa nell’anima di Montmartre, con l’amico violinista Giuseppe Vannicola e l’incredibile successo con l’opera pittorica “Beethoven” che lo consacrò per sempre “Pittore della musica”.
Esposizione Universale di Parigi del 1900
Il padiglione che l’Italia aveva portato nel cuore pulsante del rinnovamento europeo, Parigi, erano opere di grande originalità e perfezione. Un’arte accattivante e che cominciava ad imporsi nel panorama artistico internazionale. Lionello Balestrieri ottiene la medaglia d’oro grazie al dipinto “Beethoven”, un’opera le cui note malinconiche e dal registro basso si scontrano con l’apparente gaiezza che dovrebbe caratterizzare l’ambiente bohémien in cui si svolge la scena, ma che in realtà esprime tutta la sua tensione drammatica nella figura di giovane che si stringe la testa tra le mani in un inequivocabile gesto di prostrazione dell’anima. Una stanza che risente della triste partitura di un pentagramma che si scorge a malapena dinnanzi al curvo violinista e si traveste di intenso sentimento creato dalla musica stessa.
La Fondazione Lionello Balestrieri è nata a Cetona nel 1998 con lo scopo di promuovere iniziative culturali, mostre, conferenza e concerti. La casa dell’artista, acquistata dalla scrittrice Angela Bianchini che ne fece la sede della sua attività di scrittrice e di studiosa, ospita ora l’Associazione Casa Bianchini Balestrieri, che organizza residenze per artisti nazionali e internazionali.
Special guest l’attrice Laura Morante
Il volto di Laura Morante è uno dei più noti del cinema d’autore, un’attrice speciale, film dopo film, e poi anche regista sensibile. Dall’anima parigina, considerata italiana in Francia e francese in Italia, rappresenta una delle attrici italiane più talentuose e raffinate, un’attrice intensa e apprezzata nel mondo. Nata a Santa Fiora, in provincia di Grosseto (21 agosto 1956), figlia di un giornalista italiano, otto tra sorelle e fratelli, la scrittrice Elsa Morante come zia, è cresciuta attraverso i libri. Ha esordito giovanissima, a teatro, con Carmelo Bene. Il suo debutto cinematografico risale al 1980, lavorando soprattutto nei film di Nanni Moretti (Sogni d’oro, Bianca film con cui entra nell’immaginario collettivo) e, anni dopo, recita nel film La stanza del figlio (film che ha vinto 6 premi e ha ricevuto 19 nomination), che le permette di aggiudicarsi il David di Donatello 2001, come migliore attrice protagonista. Nel 2012 il debutto come regista con Ciliegine, poi Assolo del 2016 e da allora tanti altri come attrice (nove).
Recentemente (20 giugno 2022), nel corso della cerimonia di premiazione 77ª edizione dei Nastri d’Argento 2022, che si è svolta al Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma, Laura Morante ha ricevuto un Nastro d’Argento Speciale, un omaggio al talento di un’attrice internazionale a dieci anni del suo esordio alla regia con Ciliegine, di cui la Morante è stata anche protagonista e sceneggiatrice. Un buon motivo per assegnare il prestigioso riconoscimento proprio al suo talento, dove, anche in veste di regista, ha mostrato una particolare sensibilità nell’esplorare tutte le sfumature del femminile. Spesso candidata ai Nastri d’Argento e premiata dai Giornalisti Cinematografici con il Nastro europeo, Laura Morante è tra le attrici italiane più amate dal cinema d’autore, dalla commedia italiana e nella serialità dai grandi autori internazionali.
Impossibile elencare tutti i film di Laura Morante, possono citare quelli che hanno ottenuto maggiore successo: Le due vite di Mattia Pascal (diretto da Mario Monicelli, 1984), I ragazzi di via Panisperna (Gianni Amelio, 1988), Turné (Gabriele Salvatores, 1990), Ferie d’agosto (Paolo Virzì, 1996), Lo sguardo dell’altro – La mirada del otro (Vicente Aranda, 1998), Liberate i pesci! (Cristina Comencini. 2000), La stanza del figlio (Nanni Moretti, 2001), Un viaggio chiamato amore, diretto da Michele Placido, in cui interpreta Sibilla Aleramo e recita insieme a Stefano Accorsi nel ruolo del suo amante Dino Campana, L’amore è eterno finché dura (Carlo Verdone, 2004), L’estate del mio primo bacio (Carlo Virzì, 2006), Il grande sogno (Michele Placido, 2009), Ogni maledetto Natale, (Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo, 2014). L’ultimo uscito è Lacci, diretto da Daniele Luchetti, nel 2020 e girato, recentemente, Di là dal fiume e tra gli alberi, tratto dal classico di Ernest Hemingway, con la regia della spagnola Paula Ortiz (2021), una grossa produzione inglese-americana, girato interamente a Venezia e dintorni con l’attore, sceneggiatore e regista statunitense, Isaac Liev Schreiber.
Premio Ruggero Maccari di Sceneggiatura
Giuria ufficiale
Fabio Ferzetti (Regista, sceneggiatore, critico cinematografico, giornalista – Presidente della Giuria)
Barbara Maccari (Presidente Onorario della Giuria)
Fabio Alcantara (Antropologo arti visive e storico delle arti e dello spettacolo)
Lidia Barillà (Vicepresidente Fondazione Lionello Balestrieri)
Luca Criscenti (Scrittore, fotografo, regista)
Roberto De Paolis (Regista, sceneggiatore, fotografo)
Graziano Diana (Regista e sceneggiatore)
Irene Dionisio (Sceneggiatrice, soggettista e documentarista)
Linda Ferri (Scrittrice e sceneggiatrice)
Ludovica Fales (Regista e artista multimediale – Coordinatrice Giuria)
Fabio Ferzetti, giornalista professionista, è il critico cinematografico del settimanale «L’Espresso» dopo esserlo stato, dal 1984, del «Messaggero», è anche regista e sceneggiatore. Nato a Roma nel 1958 figlio dell’attore di teatro e cinema Gabriele Ferzetti. Negli anni ‘70-‘80 ha studiato Cinema alla Sorbonne Nouvelle di Parigi (Paris III) e Filosofia a La Sapienza di Roma. Ha curato mostre dedicate al cinema e collaborato per documentari su personaggi dello spettacolo. Ha diretto festival e realizzato programma TV e radio. Nel 2000-2001 ha realizzato “La valigia dell’attore”, per il canale cinema della Stream, quindici interviste-ritratto dedicate ad altrettanti attori italiani. Dal 2006 al 2008 ha diretto le «Giornate degli Autori», sezione autonoma all’interno della Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2012 realizza (con Gianfranco Giagni) “Carlo!”, un documentario-ritratto di Carlo Verdone che ha inaugurato il Festival di Roma 2012, fuori concorso nella sezione “Prospettive Italia”.
Barbara Maccari, Presidente onorario della Giuria, figlia dello sceneggiatore Ruggero Maccari.
Fabio Alcantara, nato a Palermo nel 1990, è laureato in lettere moderne e Antropologia e linguaggi delle immagini all’Università degli Studi di Siena. Sta seguendo il dottorato di ricerca in Storia delle Arti e dello Spettacolo all’Università di Firenze con il progetto di ricerca “Cogitò ergo video”: gli “anni video” di Jean-Luc Godard.
Lidia Barillà, Vicepresidente della Fondazione Lionello Balestrieri e bisnipote del pittore Lionello Balestrieri, Organizzatrice del Premio Ruggero Maccari con Alice Bazzini, che si è occupata del Bando di concorso e dei contatti con gli iscritti, della segreteria e della pubblicità visiva.
Luca Criscenti, scrittore, fotografo e regista si occupa di storia e arte. Autore e sceneggiatore di documentari sul Patrimonio artistico italiano per la RAI. Tra i molti documentari realizzati come regista ricordiamo: Il Vangelo secondo Giotto, La Cappella degli Scrovegni, La pittura più bella del mondo, Le Stanze di Raffaello, Lorenzo Lotto. Criscenti ha collaborato con l’Istituto Luce e curato “Autobiografia di una Nazione”, “Storia fotografica della società italiana”, ed altre raccolte fotografiche per Einaudi. Luca Criscenti è anche produttore di documentari e serie televisive dedicati all’arte, alla storia, alla musica al territorio e al paesaggio.
Roberto De Paolis, nato a Roma nel 1980, è un regista, sceneggiatore e fotografo. Ha frequentato a Londra la “London Film School”. Ha intrapreso la carriera di fotografo e in seguito si è avvicinato al cinema, prima come attore poi come regista cinematografico con il film “Cuori puri” nel 2017 pellicola con cui ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Ha ottenuto diversi riconoscimenti: Premio Mario Verdone, Ciak d’oro, il “Premio del futuro” al Munich Film Festival.
Graziano Diana, nato a Livorno nel 1959, regista e sceneggiatore ha collaborato, appena diplomato al Centro sperimentale di cinematografia, con Ruggero Maccari per “La famiglia” di Ettore Scola. Poi la sua attività di sceneggiatore principalmente con Simona Izzo e Ricky Tognazzi con i quali firma “Ultrà” del 1991 (Orso d’argento al Festival di Berlino 1991). Oltre che nel cinema Graziano Diana si afferma come autore nel campo della televisione. Molti i suoi lavori e tra gli ultimi ricordiamo: nel 2021, al Teatro alla Scala, la proiettata dell’anteprima del film Carla sulla vita di Carla Fracci, diretto da Emanuele Imbucci e interpretato da Alessandra Mastronardi; nel 2022 va in onda con successo su Canale 5 la serie “Fosca Innocenti” di cui è autore dei soggetti e delle sceneggiature insieme a Dido Castelli. Vince due Nastri d’Argento Grandi Serie Internazionali 2022, uno per I bastardi di Pizzofalcone 3 quale miglior serie crime, l’altro per Yara come miglior film TV. Dal 2003 è fra i docenti della scuola di sceneggiatura e regia Tracce di Roma. Ha tenuto masterclass sulla sceneggiatura, curate dagli istituti di cultura italiana di Lisbona e Madrid.
Irene Dionisio, nata a Torino nel 1986, è sceneggiatrice, soggettista e documentarista. Laureata in Filosofia estetica e sociale all’Università di Torino, ha frequentato due Master. Cura progetti culturali e artistici su tematiche quali l’integrazione, le politiche culturali e le questioni di genere. La sua produzione artistica include videoinstallazioni, documentari e lungometraggi. Ha ricevuto diversi premi come Taormina Film Festival e il Premio Solinas. Per il Cinema con il film “Le ultime cose” ha vinto per la sceneggiatura “Il Nastro d’argento” nel 2017. Lavora attualmente come regista e visual artist nel territorio piemontese con l’Associazione Fluxlab, laboratorio d’arti integrate – di cui è socia fondatrice.
Linda Ferri, nata a Roma nel 1957, scrittrice e sceneggiatrice, vive tra Roma e Parigi. Laureata in Scienze politiche a Parigi e in Filosofia a Firenze, esordisce nella narrativa con il romanzo “Incantesimi” nel 1997, edito da Feltrinelli. Pubblica in seguito racconti per l’infanzia e un romanzo candidato al Premio Strega: “Cecilia”. Come Sceneggiatrice ha collaborato con Nanni Moretti (La stanza del Figlio), Giuseppe Piccioni (Luce dei miei occhi, La vita che vorrei) e con Kim Rossi Stuart (Anche libero va bene), ottenendo il Ciak d’oro. Ha ricevuto due nomination ai premi David di Donatello e due nomination ai premi Nastri d’Argento. Ha ottenuto il “Globo d’oro” nel 2001 per la migliore sceneggiatura per “La stanza del figlio” e nel 2007 il “Ciak d’oro” per la migliore sceneggiatura per “Anche libero va bene”.
Ludovica Fales (Coordinatrice Giuria) è una regista ed artista multimediale, con esperienza anche come produttrice e assistente di produzione per BBC e Al Jazeera. Laureata in Filosofia tra Italia e Germania, e successivamente diplomata in Cinema nel Regno Unito, collabora da anni con il circuito dei Festival del Cinema dei Diritti Umani, come programmatrice e docente, promuovendo il ruolo delle donne, la poetica della memoria e l’integrazione e l’alfabetizzazione dei giovani attraverso i media. Docente di Teoria e pratica documentaria, film sperimentale e interattivo, lavora a livello internazionale.
I Finalisti selezionati dalla Giuria Ufficiale del “Premio Ruggero Maccari 2022”
Alibro Ginevra (25 anni, Siracusa) Coautrice con Martina Marotta di: Bruciano i colori
Caputo Alessandra (39 anni, Brindisi) con: Balestrieri, sine pacem
Delle Monache Isabella (28 anni, Città della Pieve, Perugia) con: Aspettando la gloria
Eihmane Elina (39 anni, Lettonia – vive in Sardegna) con: Uno specchio per la musica
Fabroni Giulio (24 anni, Colleferro, Frosinone) Coautore con Veronica Penserini e Francesca Tozzi di La rondine
Ledda Viola (39 anni, Accettura, Sassari) con la Miniserie: Sulle ali di una rondine
Marotta Martina (25 anni, Siracusa) Coautrice con Ginevra Alibro di: Bruciano i colori
Mattei Michelangelo (37 anni, Montepulciano, Siena) Coautore con Angelo Tarquini di: Celebre sconosciuto
Miceli Francesca (26 anni, Biella) con: Sinfonia pittorica
Nocella Valentina (30 anni, Formia, Latina) con la Miniserie: Lionello Balestrieri: La vita di un pittore (Miniserie)
Penserini Veronica (29 anni Reggio Emilia) Coautrice con Giulio Fabroni e Francesca Tozzi di La rondine
Pizzo Romeo (27 anni, Forlì) con: Il pittore della val dell’oro
Salvatore Antonella (39 anni, Campobasso) con: Balestrieri: Il pittore della musica
Saporiti Michele (38 anni, Varese) con: Principiava l’autunno
Tarquini Angelo (37 anni, Roma) Coautore con Michelangelo Mattei di: Celebre sconosciuto
Tozzi Francesca (27 anni, Torino) Coautrice con Giulio Fabroni e Veronica Penserini di La rondine
Crediti
Promotori e organizzatori
Fondazione Lionello Balestrieri
Associazione Casa Bianchini-Balestrieri
Cetona Cinema
Patrocinio
Comune di Cetona
Consiglio della Regione Toscana
Supporto
Banca Tema
Baglioni – Costruzioni edili
Associazioni che collaborano alla premiazione
Amici del gemellaggio Cetona
Banda Comunale Arturo Toscanini
Centro Commerciale Naturale “Il Borgo”
Centro Sociale Ricreativo
Compagnia Orto del Merlo
Cooperativa Comunità Cetona
Identità e Comuni
Le Majorettes “Le Toscanine”
Piazze 2000
Si ringrazia per la collaborazione
Alice Bazzini (Segreteria e Grafica del Premio)
Archivio fotografico del Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna, Trieste
Ideaplus TV
NTI TV
Toscana Film Commission
Ufficio stampa della Regione Toscana