CETONA. Contemporaneità 'La Figura', questo il titolo della mostra che apre i battenti sabato (15 novembre) a Cetona, in provincia di Siena.
Opere di Angelo Colagrossi, Bruno Ceccobelli, Valerio Berruti, Marco Lodola, Sergio Sarri, Merkens Klaus Karol, Taravella Croce e Luca Alinari.
Location della mostra, organizzata dalla Galleria Impression e Contemporary Arte Pancaldi e con il patrocinio del comune di Cetona, e' la Chiesa SS. Annunziata in piazza Garibaldi.
"Le tematiche delle opere che costituiscono la mostra – spiegano i curatori – sono la dimostrazione tangibile della precarietà e le contraddizioni della contemporaneità. Opere colme di immaginazione e di messaggi, più o meno urlati o celati, che si possono leggere, a guardare bene, nei punti piu' misteriosi della superficie".
Al centro delle opere il disagio attuale, il malessere individuale, la solitudine, e l'inesistenza. Irruenza, intolleranza, superficialita' e malessere ma anche leggerezza, compostezza, credenza, filosofia e razionalita' emergono dalle opere.
"L'equidistanza – continua la nota – e' l'obiettivo perseguito nell'impianto della mostra. Coprire, con un ristretto, per quanto rappresentativo nucleo di opere, il campo visivo della contemporaneita' attraverso la figura". Antiche e nuove esperienze si fondono con una nuova visione del mondo che è personale ed isolato nel collettivo. "Un mondo di estremi contrasti e dure realta' di lirica bellezza, calibrati da un istinto di compostezza, da un senso della forma ed un gusto del colore che – concludono i curatori – inseriscono, di diritto, queste opere nel novero delle sperimentazione piu' alte della contemporaneità".
Opere di Angelo Colagrossi, Bruno Ceccobelli, Valerio Berruti, Marco Lodola, Sergio Sarri, Merkens Klaus Karol, Taravella Croce e Luca Alinari.
Location della mostra, organizzata dalla Galleria Impression e Contemporary Arte Pancaldi e con il patrocinio del comune di Cetona, e' la Chiesa SS. Annunziata in piazza Garibaldi.
"Le tematiche delle opere che costituiscono la mostra – spiegano i curatori – sono la dimostrazione tangibile della precarietà e le contraddizioni della contemporaneità. Opere colme di immaginazione e di messaggi, più o meno urlati o celati, che si possono leggere, a guardare bene, nei punti piu' misteriosi della superficie".
Al centro delle opere il disagio attuale, il malessere individuale, la solitudine, e l'inesistenza. Irruenza, intolleranza, superficialita' e malessere ma anche leggerezza, compostezza, credenza, filosofia e razionalita' emergono dalle opere.
"L'equidistanza – continua la nota – e' l'obiettivo perseguito nell'impianto della mostra. Coprire, con un ristretto, per quanto rappresentativo nucleo di opere, il campo visivo della contemporaneita' attraverso la figura". Antiche e nuove esperienze si fondono con una nuova visione del mondo che è personale ed isolato nel collettivo. "Un mondo di estremi contrasti e dure realta' di lirica bellezza, calibrati da un istinto di compostezza, da un senso della forma ed un gusto del colore che – concludono i curatori – inseriscono, di diritto, queste opere nel novero delle sperimentazione piu' alte della contemporaneità".