Analisi storica e attualità nella VI edizione del
CETONA. La sesta edizione del “Confronto Italiano” – svoltasi a Cetona il 4 e 5 dicembre scorsi e organizzata dal Comune insieme con la Fondazione Lionello Balestrieri e la cattedra di Scienza Politica del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università “La Sapienza” di Roma, – ha offerto spunti di grande attualità e chiavi di lettura interessanti non solo
sulla storia delle forme di Governo e dei partiti italiani, ma anche sulla situazione politica nazionale di questi giorni. La scelta dell’argomento infatti, “Le culture politiche dell’Italia unita”, già di per sé attuale collegandosi al 150° dell’Unità d’Italia, ha consentito agli autorevoli studiosi intervenuti, di compiere anche un’analisi della crisi politica attuale, offrendo chiavi di lettura per possibili evoluzioni future. E’ stato in particolare Michele Prospero, professore associato di Filosofia del Diritto e Scienza Politica presso il dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza e curatore dell’iniziativa, che, partendo dall’analisi delle origini della sinistra italiana, è giunto nel suo intervento conclusivo del Convegno, ad analizzare la crisi attuale, offrendone una lettura interessante. Secondo Prospero infatti, l’errore della sinistra dal crollo della prima Repubblica in poi è stato quello di non aver saputo governare il vuoto istituzionale creatosi – come invece seppe fare ad esempio nel secondo dopoguerra il miglior Togliatti col suo Pci – ma di cedere invece, dopo aver di fatto già rinunciato alla rappresentanza del mondo del lavoro, al populismo, lasciando così spazio alla destra leaderista e verticalizzata. Ciò che sta accadendo in questi giorni però, è secondo Prospero un segnale positivo perché “la sinistra – ha detto il professore – sembra aver recuperato il suo ruolo storico di mediazione, inserendosi nel contrasto tra Berlusconi e Fini-Casini-Rutelli e proponendo un Governo di transizione invece che chiedere populisticamente il ritorno alle urne”. Questo secondo lo studioso ha dato di fatto a Fini e agli altri il coraggio che consentirà loro probabilmente di aprire la crisi.
Oltre all’intervento di Prospero, il “Confronto Italiano”, aveva ospitato gli interventi di Oreste Massari, ordinario di Scienza politica presso il dipartimento di Studi politici della “Sapienza”, che aveva presentato una relazione su “Partiti e sistemi di partito in Italia”, mettendo in risalto come essi siano stati prima costruttori della democrazia, e dopo, a partire dagli anni novanta, causa principale dell’incompiutezza del sistema politico italiano (in particolare Massari, riflettendo sulle leaderhsip di Pdl e Pd ha sostenuto che dopo Berlusconi il Pdl si dividerà, e che il Pd dovrebbe rinnovare i gruppi dirigenti aprendosi alle nuove generazioni); a seguire era intervenuto Andrea Guiso, storico presso il dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, che aveva analizzato l’evoluzione del rapporto tra “Politica e amministrazione in Italia”. La mattinata del 5 era invece stata aperta dall’intervento di Claudio de Fiores, professore associato presso la Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli che aveva parlato di “Forma di stato e forme di governo”, ovvero di autonomismo e sua evoluzione storico-giuridica dall’Unità fino alla modifica del Titolo V, seguito da Pasquale Serra, dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’università di Salerno, che aveva evidenziato come la cultura di destra sia frutto delle tensioni proprie della contemporaneità, incapace di trovare un equilibrio tra globalità e Nazione.
Grande soddisfazione per l’elevato livello degli interventi e l’interesse suscitato dalla discussione durante questa VI edizione del “Confronto”, è stata espressa dal sindaco di Cetona Fabio di Meo e dal presidente della Fondazione Lionello Balestrieri, Sirio Bussolotti, che hanno dato appuntamento a tutti, nonostante le difficoltà organizzative ed economiche, al 2011 per un nuovo “Confronto Italiano”. L’evento, che ha ripreso una tradizione degli anni ’90, è stato realizzato con il patrocinio della Regione Toscana e della provincia di Siena e con la collaborazione dell’ApT di Chianciano Terme Valdichiana.