Il volume sarà presentato domani, 15 ottobre, alla Sala La Ginestra
POGGIBONSI. Molti ricordano il grande concerto di Patti Smith a Firenze. Era il 1980 e dopo anni complicati e di contestazioni i grandi concerti tornarono negli stadi, nelle piazze, nei palazzetti d’Italia. Si mobilitarono le radio libere, i circuiti ARCI. Si mobilitarono i grandi partiti di massa, il PCI su tutti, che vi videro la possibilità di avvicinare le giovani generazioni. Di questo e di molto altro parla il documentatissimo e divertente libro di Alessandro Volpi (1980, una lunga estate italiana. La musica che ha cambiato il consumo della politica, Pisa University press ) che verrà presentato, domani, sabato 15 ottobre alla Sala la Ginestra, via Trento 84, a Poggibonsi alle ore 17:30. Durante l’incontro saranno proiettate immagini, video – alcune anche riferite alla Valdelsa di quegli anni.
L’incontro è organizzato dalla Società Storica della Valdelsa con l’Associazione “La Scintilla” e in collaborazione con l’Associazione “la Quercia”. Patrocinio del Comune di Poggibonsi.
Ingresso libero.
IL LIBRO
Questo libro è un viaggio che dura un anno. Racconta, infatti, la storia di una parte rilevante del rapporto fra politica e musica nel corso del 1980, quando, forse per la prima volta in maniera organica, la politica si è occupata della musica, ed in particolare dei concerti. Il tema centrale è costituito proprio dai concerti degli artisti internazionali, che in quell’anno ritornarono finalmente in Italia, e di quelli italiani, a cominciare dai cantautori. Da allora, e per almeno una decina di anni, i concerti della musica “pop” sono stati utilizzati dalla politica per cercare consensi nuovi, soprattutto tra i giovani. Tuttavia, tale sforzo ha finito per rendere la politica stessa, per molti versi, dipendente da una spettacolarizzazione destinata a restare nel tempo.
L’AUTORE
Alessandro Volpi insegna Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa. Si è occupato di storia dell’economia e della cultura nell’Ottocento e nel Novecento, pubblicando numerosi volumi dedicati alle diverse forme assunte dal mercato, con particolare riguardo all’editoria. Più di recente, alcuni suoi lavori hanno preso in esame i rapporti fra musica e politica nel contesto italiano.