di Augusto Codogno
SIENA. Siena, anno 1348. Tante cose ormai sono state dette sulla epidemia di peste che colpì duramente la nostra città in questo fatidico anno. Alcune cronache ci raccontano episodi drammatici e molti storici disquisiscono sul numero di decessi (da 30.000 a 80.000 morti). Fu comunque un’ecatombe epocale e fu condivisa da quasi tutto il continente europeo.
Avendo già affrontato in questa rubrica il tema della peste del 1348, vorrei soffermarmi stavolta su quali fossero a quei tempi le chiese e i monasteri della nostra città e questo è possibile farlo da un documento importantissimo: il testamento del Vescovo Donosdeo Malavolti. Donosdeo infatti era in quel periodo il Vescovo della nostra città e morì nel 1250, due anni dopo la fatidica “peste nera”. Donosdeo o Donusdeo era il figlio di Meo di Messer Orlando della potente casata dei Malavolti (a volte scritti “Malevolti”), che per quasi cento anni monopolizzarono la sede vescovile senese. Da questa famiglia infatti discesero Rinaldo Malavolti, che fu Vescovo dal 1292 al 1307, il nostro Donosdeo, che fu vescovo dal 1317 al 1350, Azzolino Malavolti, dal 1350 al 1370 e Jacopo Malavolti che fu vescovo solo per un’anno (1370 – 1371).
Donosdeo diventò effettivamente Vescovo il 10 Luglio 1316, ma fu consacrato in Avignone il 21 Giugno del 1317 da Papa Giovanni XXII. Grande erudito e dottore in più scienze, fu negli anni in carica anche il fondatore dell’ Ospizio di Santa Marta. Questo Ostello era stato creato ad uso dei Sacerdoti Pellegrini e qui veniva dato loro vitto e alloggio per tre giorni, ma non è da confondersi con il Monastero di S. Marta nel Borgo nuovo di San Marco che fu invece fondato da Suor Emilia dei Conti d’Elci, inizialmente per ricovero di vedove.
Questo Ospizio fondato da Donosdeo era nel cosiddetto Poggio Malavolti (attuale Piazza della Posta), una struttura fortificata quasi a sembrare un castellare, con tanto di Porte. Uno di questi accessi, rimase con il nome di “Arco dei Malavolti” fino al XVIII secolo, quando fu abbattuto. Era all’inizio di Via Montanini ed un suo disegno è ancora visibile nel Bollettino Senese di Storia Patria edito nel 1912 a pagina 200, fatto da G. A. Pecci.
Ma veniamo al testamento del Vescovo Malavolti nel quale si elencano le Chiese e i Monasteri di Siena che a partire dalla sua morte riceveranno dei denari:
Chiese (Ecclesie)
Sancti Petri Castri Veteris senensis (S. Pietro in Castelvecchio senese)
Sancti Quirici senensis (S. Quirico)
Sancti Desiderij senensis (S. Desiderio)
Sancti Peregrini (S. Pellegrino)
Sancti Pauli (S. Paolo)
Sancti Salvatoris (S. Salvatore)
Sancti Petri Scalarum (S. Pietro alle Scale)
Sancti Georgij (S. Giorgio)
Sancti Mauritij (S. Maurizio)
Sancti Angeli Castrimontonis (S. Angelo a Castelmontone)
Sancti Christofori (S. Cristoforo)
Sancti Anthonij (S. Antonio)
Sancti Petri de Ovile (S. Pietro a Ovile)
Sancti Donati (S. Donato)
Sancti Egidij (S. Egidio)
Sancti Andree (S. Andrea)
Sancti Stephani (S. Stefano)
Sancti Vincentij (S. Vincenzo)
Sancti Bartholomei (S. Bartolomeo)
Ecclesie et Conventui Sancte Marte fratrum Heremitorum Sancti Augustini
(Chiesa e Convento di S. Marta dei frati eremitani di S. Agostino)
Conventui (Convento)
Fratrum Heremitorum (Eremitani)
Fratrum Carmelitarum (Carmelitani)
Fratrum Sancte Marie de la Rosa (S. Maria della Rosa)
Fratrum Herminorum (Armeni detti “dalle lunghe barbe”)
Fratrum de Monte Oliveto (di Monte Oliveto in Siena)
Fratrum Servorum Sancte Marie (Servi di maria)
Fratrum Sancti Spiritus (di Santo Spirito)
Fratrum Sancti Johannis Baptiste (S. Giovanni Battista)
Fratrum Predicatorum (Predicatori)
Fratrum Minorum (Minori)
Fratrum Humiliatorum (Umiliati)
Fratrum Sancte Crucis (Santa Croce)
Fratrum Sancte Marte (Santa Marta)
Abbatie de Archu (Badia ad Arco)
Abbatie Nove (Badia Nuova)
Canonica S. Martini (Canonica di S. Martino)
Monasterium (Monastero)
Sancti Benedicti (Monastero di S. Benedetto)
S. Vigilij (Monastero di S. Vigilio)
Sanctorum Habundi e Habundantij (dei Santi Abondio e Abondanzio – femminile)
De Sperandie (delle Sperandie – femminile)
De Sancte Magdalene (di Santa Maddalena – femminile)
De Sancti Pauli (di S. Paolo)
Sancti Maffei (probabilmente S. Matteo e non Maffeo)
Sancte Catherine (S. Caterina)
Sancti Momigliani (S. Mamiliano)
Omnium Sanctorum (Ogni Santi)
De Fratellis (dei Fratelli)
De Melianda de Oliveria (di Oliviera)
Sancte Clare (di Santa Chiara)
S. Angeli de Vico (di S. Angelo a Vico)
Sancte Petronille (di Santa Petronilla)
Sancte Marie Novelle (di S. Maria Novella)
Sancti Prosperi (di S. Prospero)
Sancti Larentij (di San Lorenzo)
De Monte Gristaldi (Sconosciuto)
De Tolfis (delle Tolfe probabilmente S. Paterniano)