Per gli altri verranno applicati i contratti di solidarietà

di Augusto Mattioli
SIENA. Ha trovato una soluzione la trattativa, protrattasi a lungo, tra Whirlpool e rappresentanze sindacali. E’, infatti stato trovato l’accordo per il ricorso a contratti di solidarietà per lo stabilimento che occupa in totale 580 persone di cui 510 operai. I contratti dovrebbero partire dal prossimo dieci ottobre e avranno la durata di un anno. In particolare, saranno operanti soprattutto nel periodo che va da ottobre ad aprile quando il mercato tira meno, mentre da maggio, quando si registrano le maggiori richieste di elettrodomestici, i lavoratori torneranno a lavorare con l’orario consueto. L’accordo prevede anche l’incentivazione del cosiddetto part time verticale, che consente di lavorare alcuni mesi all’anno, una normativa introdotta per venire incontro alle donne con figli e lavoratori stranieri che comunque, se assunti a tempo indeterminato manterranno il posto di lavoro.
Se l’azienda, nel periodo tra maggio e settembre, avesse necessità di rispondere a richieste di mercato, potrà chiedere agli operai, derogando ad un accordo preesistente, di lavorare per sei sabati. E’ stato poi deciso che lo stabilimento d’estate chiuda per le ferie collettive una sola settimana, invece che due.
Infine, la Whirlpoola aprirà una procedura di mobilità volontaria per una settantina di dipendenti. Una proposta che dovrebbe interessare lavoratori vicini alla pensione ma anche persone più giovani che cercano altre prospettive. L’accordo è stato discusso in assemblea dai dipendenti ed è stato approvato con una percentuale dell’84%.
“Alla cassa integrazione – sottolinea Marco Goracci, segretario della Fiom Cgil – noi sindacati ci siamo opposti fin dall’inizio. Poi dopo una serie di trattative il 12 settembre siamo riusciti a sottoscrivere un accordo quadro”.