Il Consigliere regionale si lamenta del "no blando al nepotismo" e sulla mancanza di cenni al "vincolo di pareggio di bilancio"
FIRENZE. Dopo l’approvazione, venerdì scorso, del nuovo statuto dell’Ateneo senese, non si fanno attendere le obiezioni di Tommaso Villa, Consigliere regionale del PdL e Coordinatore regionale della Giovane Italia: “Il testo presenta numerose falle. Troppo blando, ad esempio, il no al nepotismo, serve maggior durezza nel condannare qualunque forma di parentopoli e favoritismo. Inoltre – prosegue Villa – non ci sono cenni al vincolo di pareggio di bilancio, cosa che ritengo gravissima vista la condizione dell’Università senese. Urge sanare la drammatica situazione attuale e trovare soluzioni tempestive per evitare il totale fallimento. Il rettore Riccaboni dimostri alla svelta di essere capace di risolvere i problemi dell’Ateneo di Siena, altrimenti lasci il proprio incarico”.
“D’altro canto – spiega l’esponente pidiellino – siamo obiettivi, riconosciamo anche gli aspetti positivi di questo nuovo statuto, ad esempio il ridimensionamento della presenza della politica nel Cda. E’ giusto che settori diversi restino separati”.
In merito all’ipotesi di convocare, ad agosto, il primo coordinamento interistituzionale sull’Università per discutere dei temi più rilevanti, Villa commenta “Parrebbe un’ottima idea, il confronto tra le parti è sempre positivo, ma vorremmo informazioni più precise: chi parteciperà? Saranno resi pubblici, e quando, gli esiti del coordinamento? Auspichiamo che si tratti di una concertazione seria e costruttiva, per ora è meglio astenerci da giudizi”.