Gli affittuari dell'appartamento entrerebbero in possesso delle chiavi della Biblioteca...
SIENA. Ho presentato una interrogazione al Sindaco perché, recandomi frequentemente alla Biblioteca Comunale degli Intronati per ragioni di studio, ho avuto modo di leggere il cartello esposto all’ingresso (di cui allego una foto), relativo ad una Scia presentata a nome dell’Arcidiocesi di Siena per il “restauro con realizzazione di un nuovo servizio igienico dell’appartamento posto al piano secondo in via della Sapienza, 5”, cioè all’interno della Biblioteca stessa.
In primo luogo sono stata sorpresa dal fatto che l’Arcidiocesi di Siena sia titolare del permesso, cioè proprietaria dell’appartamento: nei molti anni che ho lavorato all’Archivio Storico del Comune di Siena, ho seguito varie ricerche storiche da cui risulta indubitabilmente che l’intero edificio della Biblioteca, compresa la zona utilizzata fino a qualche anno fa dall’Istituto d’Arte, è di proprietà del Comune di Siena.
Possibile che gli uffici comunali responsabili non abbiano gli strumenti per accertare la proprietà di questo appartamento: ricerche storiche, visure catastali, pagamento ICI/IMU?
Forse la Curia rivendica la proprietà dell’abitazione destinata una volta al sacerdote che celebrava messa nell’adiacente chiesa di S.Pellegrino alla Sapienza, ma comunque quelle stanze erano del Comune e poi l’intervento odierno non ha niente a che fare con motivi religiosi ma solo commerciali. E’ consapevole la Curia senese che per riscuotere un affitto, che certo non sarà fondamentale nel suo bilancio, sta mettendo a rischio un patrimonio librario composto anche da tanti volumi unici anche per la storia della religione?
Infatti la presenza di una casa privata (non del custode) all’interno di un edificio pubblico, per di più con lo stesso accesso, porrebbe enormi problemi di sicurezza per l’eccezionale patrimonio librario conservato all’interno della Biblioteca.
Le persone che vi andrebbero ad abitare dovrebbero essere in possesso delle chiavi della Biblioteca per accedere all’appartamento, e potrebbero transitare in luoghi comunicanti con le sale e i depositi delle preziose raccolte della Biblioteca. Ci si rende conto che così si violano tutte le più elementari norme di tutela di un patrimonio pubblico enorme, che il Comune è tenuto rispettare per primo?
Mi auguro che il Sindaco e l’Assessore competente adottino ogni iniziativa utile ad impedire il compimento di un tale scempio, per responsabilità verso la città e la sua storia.
LAURA VIGNI, consigliere comunale Sinistra per Siena, RF, SsM.