Un vero disastro alla prova del fuoco: le partite della Mens Sana

SIENA. Certo è che la gente non impara mai e si lascia sempre abbindolare dalle chiacchiere. Scusate la franchezza, solo un pollo poteva pensare di comprare casa nella parte nuova di Via Caduti di Vicobello senza porsi il problema di come sarebbe stata ridisegnata la viabilità dell’area. La giunta comunale non aveva presentato un progetto quando aveva rilasciato la concessione edilizia, in cui permetteva al costruttore di occupare la pubblica via prima di realizzare le strade, quindi il giochetto era bell’e fatto, “con tanti saluti a chi ci è caduto, di conservarsi felice e…” Giochetto già replicato con successo, visto che nessuno immagina cosa sarà, ad esempio, la viabilità di Viale Sardegna una volta inaugurati il Palazzo della Provincia, l’edificio a ferro di cavallo di Siena 2007, il catafalco che ospiterà la nuova sede di Sienambiente dopo aver sventrato una piccola vallata. Rimarrà alla Polizia, posta in fondo alla rotatoria per Gaiole, la possibilità di chiudere il traffico per sempre!
Lunedì, appunto, messi i nuovi spartitraffico ci si è accorti che, per entrare nel parcheggio della Mens Sana venendo da Via Fiorentina, occorreva sobbarcarsi un km di strada in più oppure che dal palazzetto per andare alla stazione piuttosto che a Vico Alto bisognava andare allo Stellino e prendere la strada fiume con un allungamento di percorso di 6 chilometri. Alla sera i solerti (senza ironia, sono tra le prime vittime di queste scelte imponderabili e indiscutibili pena la messa all’indice) Vigili Urbani contavano il traffico delle auto che passavano sotto l’arco in fondo alla discesa del palazzetto per evitare di fare il giro del mondo. Ma già nel tardo pomeriggio avevano fatto una prima modifica, accortisi che il pullman che portava i giocatori dell’Olympiakos non avrebbe girato nel parcheggio del Palaestra né scendendo né salendo Viale Sclavo. Così, in poche ore, i residenti di Via Caduti di Vicobello scoprivano che la loro oasi di pace era finita, che il parco giochi per i bimbi era una fregatura di smog, che l’auto sulla via non avrebbero più potuto parcheggiarla nemmeno per scendere la borsa della spesa. Pensavano di aver comprato casa in una zona residenziale, hanno pagato un prezzo da zona residenziale di alto pregio e invece vivono in una strada di scorrimento. Considerate che in questi quattro giorni la viabilità è stata aperta solo per salire verso Viale Cavour, e non per scendere: sono anni che facciamo scorta di smog per l’allungamento dei percorsi provocato dalle improvvide scelte dell’Amministrazione Comunale in campo urbanistico che hanno avuto come risultato di proteggere le speculazioni edilizie e non i cittadini, e alla Provincia sognano ancora di diventare Carbon Free pareggiando le emissioni con i nuovi impianti di rinnovabili e non eliminando le fonti di inquinamento.
L’ormai ex-sindaco Cenni rischia di passare alla storia come “Inquinator” in aggiunta ai dati che ce lo indicano già come il miglior sindaco che la lobby del mattone potesse sognare in una città “ex-verde” come Siena.
Martedì è stato tutto dedicato al posizionamento dei limiti di parcheggio su Viale Sclavo, visto che quando c’è la partita della Montepaschi si crea un grande afflusso di spettatori. Vi lascio immaginare i commenti dei tantissimi non senesi presenti all’evento di Eurolega: viabilità da terzo mondo, e avevano anche ragione!
Per massimizzare il profitto, c’è una serie di persone che ci lascia in eredità una situazione stradale quasi irrimediabile, eppure bastava un po’ di buonsenso e costruire tre cubi bianchi invece di quattro e pianificare la viabilità, ma questo non lo leggerete sui giornali, perché altrimenti niente pubblicità! La replica è andata in onda pari pari giovedì con gara 4 di Eurolega, in certi momenti sembrava di essere a Milano e non in una città che non arriva a 60.000 abitanti. C’è da dire solo che i tifosi senesi, infurbiti dal martedì di paura e aiutati dal bel tempo, si sono presentati in massa al palazzetto in motorino.
Ora l’Amministrazione Comunale è attesa dal completamento delle opere per realizzare l’innesto in Viale Sclavo scendendo Vicobello: facile profezia affermare che, finiti i lavori, il caos sarà totale.
Non so se qualcuno dei miei tre lettori si sia preso la briga di partire dopo le 17 dai Due Ponti per recarsi in Via Fiorentina passando per la stazione: pochi chilometri e tanto tempo in auto, nemmeno fossimo al Colosseo e volessimo andare sull’Appia Nuova, oppure dai Parioli percorrere la Flaminia fino a Porta Pinciana. Vedrete che fra un anno verranno a raccontarci che bisognerà fare una nuova tangenziale a est di Siena perché le ambulanze che entreranno da est o sud per andare alle Scotte rischiano di veder morire il paziente bloccate nel traffico, ma intanto le speculazioni sono state fatte, i lauti guadagni divisi tra pochi soliti noti, e ancora una volta si metteranno le mani nelle tasche dei cittadini per avere altre speculazioni da fare. Già, tanto la gente non impara mai e si lascia abbindolare dalle chiacchiere: a Lampedusa è bastato che Berlusconi acquistasse una villetta e promettesse un casinò per illudere gli isolani meno accorti, che non ne comprendono le nefaste conseguenze: l’aumento dei prezzi delle abitazioni che costringerà col tempo i loro figli ad emigrare altrove per farsi una casa e l’afflusso di capitali mafiosi per gestire il gioco d’azzardo, con il risultato di arricchire ulteriormente solo chi è già ricco e vuole vivere di affitti. Oggi le promesse elettorali vanno vagliate bene, e per la nostra salvaguardia ambientale bisognerà rimettere in discussione il nuovo piano urbanistico che in fretta e troncando alla radice qualsiasi critica la Giunta ha voluto approvare e che aumenterà il degrado cittadino spostando altri senesi ai limiti della periferia se non alla residenza nei comuni limitrofi. Guardate dove siamo arrivati partendo da uno spartitraffico in Viale Sclavo: in certe materie bisogna sempre guardare a 360 gradi e non pensare solo alle piccole convenie nze del momento.