La giunta della Polisportiva si è riunita a ranghi ridotti. E ci sono novità
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di Red
SIENA. Ci sono buone notizie per i tifosi della Mens Sana Basket Spa. Ieri si è riunita la giunta della Polisportiva Mens Sana 1871, anche se a ranghi ridotti, e sarebbe stato approvata la verifica della fattibilità del piano presentato dal direttore generale del basket Minucci nell’ufficio del sindaco e ciò provocherà quasi certamente lo spostamento dell’assemblea soci prevista il 15 gennaio all’ultima data disponibile, che dovrebbe cadere il 29 del mese. In parole povere verrà costituita una bad company che si accollerà un concordato preventivo con i creditori e così la povera Polisportiva, una Onlus che vive dei contributi dei propri associati, salverà ancora una volta (dopo il sanguinoso aumento di capitale del 2010 passato sotto silenzio), la milionaria società di basket caduta in disgrazia – piace a tutti scaricare le colpe – per l’effetto Monte dei Paschi.
Perché giunta a ranghi ridotti? Come si può leggere sul sito della Polisportiva (ma non è stato mai dichiarato pubblicamente), il posto del direttore amministrativo e quello del direttore sportivo sono vacanti. Le foto e i nomi che li occupavano dall’inizio di gennaio non ci sono più, forse perché si sono dimessi ma a Siena usa negare anche l’evidenza della propria informazione. Chissà se si sarà affrontato il problema della loro sostituzione, ma adesso potere e responsabilità sono tutte nelle mani del dominus, il presidente Piero Ricci che di generosità verso la sezione basket professionista ne ha avuta tanta in questi anni di vittorie, aggiungendo soldi della Polisportiva a quelli copiosi di Monte, Axa, Leggo, Anima Sgr e al mutuo con cui la banca ha permesso a Brand Management di acquistare i “diritti di immagine” della Mens Sana. Mutuo di cui, non avendo avuto smentita a quanto già pubblicato, possiamo ritenere che nessuno si sia preoccupato di pagare le rate scadute. Il che significa che la banca a breve potrebbe diventare addirittura proprietaria dei diritti su magliette, gadgets e quant’altro porti il nome della Mens Sana da mettere insieme al famoso vino MPS 1471 di mussariana memoria con felpa annessa. E con questo potrebbe confermarsi la voce che circola in questi giorni, secondo la quale il Monte potrebbe rientrare come sponsor nei destini del basket senese. Magari con maggiore oculatezza, magazzi con cifre meno consistenti, ma la Mens Sana è pur sempre la squadra vincente per antonomasia, almeno in Italia.
Ma la buona notizia è che la good company che rimarrà dalla separazione sarà contendibile perché la Polisportiva per rientrare del proprio enorme, a quel punto, passivo sarà costretta a vendere al miglior offerente. Non organizzate cordate premature di azionariato popolare, perché la quantificazione del passivo con cui si chiuderà il bilancio 1012-13 della Spa è ancora incerto, grazie anche all’aleatorietà delle leggi italiane al riguardo. Il PVC della Guardia di Finanza potrebbe non comparire, ad esempio. Ma se dovesse venire fuori un investitore segreto che versa i soldini che salvano liscia liscia la Polisportiva e si porta il titolo sportivo altrove (chessò, ad esempio, a Firenze), il risultato finale sarà lo stesso. Ma nel frattempo tutti si saranno illusi nel miracolo.