SIENA. A Siena, dopo l’Università degli Studi, anche l’Università per Stranieri chiude in rosso il bilancio con un saldo pari a 1 milione 448.360 euro. L’ateneo ha subito approvato oggi un piano triennale di rientro che prevede uno sbilancio di 77.821 euro nel 2010 e il pareggio dei conti nel 2011. Il rettore, Massimo Vedovelli, ha attribuito la criticità della situazione economica innanzitutto al mancato finanziamento ministeriale che perdura ormai da tre anni a causa del non riconoscimento dei corsi di italiano per stranieri da parte del Fondo di finanziamento ordinario. Vedovelli ha assicurato che non ci saranno tagli al personale e che l’apporto dei giovani ricercatori verrà ’dirottatò sui due progetti strat egici nazionali acquisiti di recente dall’ Università. L’ateneo, infine, si è dotato di un nuovo nucleo di valutazione di cui fa parte anche il noto linguista ed ex ministro Tullio De Mauro.(ANSA).Manca infatti nei confronti dell’Università per Stranieri di Siena e Perugia il riconoscimento dei parametri espliciti che porterebbero al fondo di finanziamento ordinario legato ai corsi di italiano per stranieri. Nonostante la grande capacità di ricerca dell’ateneo senese sia stata segnalata, di recente, da due progetti strategici nazionali banditi dal Ministero non vengono parametrati, e quindi riconosciuti, i corsi di lingua italiana, con relativi docenti e studenti a carico.
“I costi che portano questi insegnamenti non ci vengono riconosciuti – spiega il Rettore Massimo Vedovelli – e dunque hanno gravato sul bilancio finanziario dell’Università, almeno per un terzo della criticità complessiva. Per il resto, nell’ottica di risanamento dovremmo razzionalizzare le nostre spese, come nel caso della foresteria per studenti di Villa “Il Pino” che contiamo di dare via a partire da settembre. Di incontri con il Ministero ce ne sono stati a centinaia ma ancora manca la volontà di parametrare Siena e Perugia, di riconoscere a questi due istituti, come invece è avvenuto con i due progetti nazionali ottenuti, la fondamentale capacità di internazionalizzazione”.