SIENA. Sono in esecuzione, da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Siena, nell’ambito di un’operazione finalizzata a disarticolare un sodalizio dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, 9 ordinanze di custodia cautelare; 57 perquisizione a Siena, Provincia e in varie altre località del territorio nazionale; 24 deferimenti in stato di libertà, per favoreggiamento; 60 segnalazioni al Prefetto di Siena per uso personale di sostanze stupefacenti.
Il reato contestato è concorso nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’operazioni sono impiegati 120 militari e due unità cinofile.
I dettagli dell'operazione
Il sostituto procuratore Nicola Marini ha spiegato nel corso di una conferenza stampa, tenutasi al Comando provinciale dei Carabinieri, i dettagli dell'operazione, che è iniziata un anno fa ed ha "una grande rilevanza sociale", come ha spiegato il magistrato. E' cambiato il modo di spacciare: non si acquistano più grandi quantità di stupefacenti da spacciare, ma si comperano – giorno dopo giorno – piccoli quantitativi per uno spaccio molto più ampio in termini di acquirenti finali. il sistema prevedeva una diffusione attraverso canali facili da raggiungere: studenti, operai, giovani, (dai 20 ai 30 anni) nei luoghi da essi ferquentati (Piazza del Campo, Pantaneto, la Coroncina). Marini ha sottolineato che vi saranno ulteriori indagini per capire se i gestori dei locali fossero in qualche modo coinvolti nel traffico.
L'attività investigativa si è prolungata nel tempo per cercare di fermare il maggior numero possibile di persone, ma nel corso dell'attività investigativa, i Carabinieri son stati "costretti" a effettuare 6 arresti in flagranza di reato, deferire 11 persone a piede libero e segnalare 16 consumatori al prefetto.
Nel complesso, dunque – con l'operazione di stamane – sono stati arrestati 14 uomini (a due di essi, S.S. 25enne e S. A. 20enne di Monteriggioni, sono stati concessi gli arresti domiciliari); sono state effettuate 57 perquisizioni domiciliari (30 ad indagati e 27 ad assuntori), 30 persone sono state deferite a piede libero e 60 seono state segnalate al prefetto come assuntori di sostanze stupefacenti.
A. C., senese di 33 anni, si recava quotidianamente a Firenze per rifornirsi soprattutto di hashish da A. A., marocchino di 26 anni. Con la droga tornava a Siena e distribuiva le dosi, che venivano ulteriormente rivendute dai "clienti", che in questo modo si trasformavano in spacciatori. Il traffico avveniva molto apertamente: le intercettazioni ambientali hanno permesso di ascoltare i personaggi coinvolti mentre stabilivano il prezzo e dividevano la droga in dosi, senza minimamente curarsi di "criptare" il linguaggio.
"Erano molto sicuri di sè", ha affermato il sostituto procuratore Marini, sottolinenando come lo spaccio si diffondesse in modo capillare con quantità molto limitate e a basso costo (la base di partenza era di 8 euro al grammo per l'hashish).
Al termine della indagini condotte dai Carabinieri di Siena Centro con grande abnegazione e lavoro incessante, Marini ha presentato ad agosto al Gip la richiesta contenuta in 870 pagine di elementi da valutare. Per questo motivo sono trascorsi tanti giorni tra la conclusione delle indagini e l'esecuzione delle ordinanze.
Gli aarrestati sono a disposizione per gli interrogatori di garanzia che dovrebbero iniziare già da domani.
Il reato contestato è concorso nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’operazioni sono impiegati 120 militari e due unità cinofile.
I dettagli dell'operazione
Il sostituto procuratore Nicola Marini ha spiegato nel corso di una conferenza stampa, tenutasi al Comando provinciale dei Carabinieri, i dettagli dell'operazione, che è iniziata un anno fa ed ha "una grande rilevanza sociale", come ha spiegato il magistrato. E' cambiato il modo di spacciare: non si acquistano più grandi quantità di stupefacenti da spacciare, ma si comperano – giorno dopo giorno – piccoli quantitativi per uno spaccio molto più ampio in termini di acquirenti finali. il sistema prevedeva una diffusione attraverso canali facili da raggiungere: studenti, operai, giovani, (dai 20 ai 30 anni) nei luoghi da essi ferquentati (Piazza del Campo, Pantaneto, la Coroncina). Marini ha sottolineato che vi saranno ulteriori indagini per capire se i gestori dei locali fossero in qualche modo coinvolti nel traffico.
L'attività investigativa si è prolungata nel tempo per cercare di fermare il maggior numero possibile di persone, ma nel corso dell'attività investigativa, i Carabinieri son stati "costretti" a effettuare 6 arresti in flagranza di reato, deferire 11 persone a piede libero e segnalare 16 consumatori al prefetto.
Nel complesso, dunque – con l'operazione di stamane – sono stati arrestati 14 uomini (a due di essi, S.S. 25enne e S. A. 20enne di Monteriggioni, sono stati concessi gli arresti domiciliari); sono state effettuate 57 perquisizioni domiciliari (30 ad indagati e 27 ad assuntori), 30 persone sono state deferite a piede libero e 60 seono state segnalate al prefetto come assuntori di sostanze stupefacenti.
A. C., senese di 33 anni, si recava quotidianamente a Firenze per rifornirsi soprattutto di hashish da A. A., marocchino di 26 anni. Con la droga tornava a Siena e distribuiva le dosi, che venivano ulteriormente rivendute dai "clienti", che in questo modo si trasformavano in spacciatori. Il traffico avveniva molto apertamente: le intercettazioni ambientali hanno permesso di ascoltare i personaggi coinvolti mentre stabilivano il prezzo e dividevano la droga in dosi, senza minimamente curarsi di "criptare" il linguaggio.
"Erano molto sicuri di sè", ha affermato il sostituto procuratore Marini, sottolinenando come lo spaccio si diffondesse in modo capillare con quantità molto limitate e a basso costo (la base di partenza era di 8 euro al grammo per l'hashish).
Al termine della indagini condotte dai Carabinieri di Siena Centro con grande abnegazione e lavoro incessante, Marini ha presentato ad agosto al Gip la richiesta contenuta in 870 pagine di elementi da valutare. Per questo motivo sono trascorsi tanti giorni tra la conclusione delle indagini e l'esecuzione delle ordinanze.
Gli aarrestati sono a disposizione per gli interrogatori di garanzia che dovrebbero iniziare già da domani.