L'aspirante candidato alle primarie di centrosinistra, in conferenza stampa, attacca apertamente la chiusura del Pd
di Augusto Mattioli
SIENA. Nel centro sinistra senese si discute se far slittare di un paio di settimane le primarie per la designazione del candidato sindaco. La richiesta arriva da Bruno Valentini, sindaco di Monteriggioni, intenzionato a partecipare alla corsa che vede per ora già schierati l’ex sindaco del Pd Franco Ceccuzzi e Pasquale D’Onofrio per Sel mentre i socialisti non essendo ancora in grado di indicare un loro candidato chiedono un rinvio delle primarie.
Una decisione dovrebbe arrivare domani.
Bruno Valentini questa mattina (21 dicembre) in conferenza stampa ha confermato di essere intenzionato a candidarsi a sindaco di Siena passando per le primarie. “Ma penso – ha puntualizzato – che sia necessaria una revisione dei tempi mentre sono disposto ad accettare tutto il resto del regolamento nonostante mi pare sia machiavellico e farraginoso”.
Secondo Valentini la proroga di venti giorni che chiede ai responsabili politici della coalizione di centro sinistra è motivata dal fatto che “non ci sarebbe tempo materiale per la concomitanza delle feste natalizie di raccogliere le firme per la presentazione della candidatura. Inoltre bisogna tenere presente che ci sono anche le primarie per la scelta dei parlamentari”. Valentini ha detto di preferire, per presentare la sua candidatura, la raccolta di firme tra la gente e non cercandole nell’assemblea comunale “per essere legittimato dal basso”. Valentini ha fatto riferimento per quanto riguarda un rinvio delle primarie alle posizioni non contrarie di Sel e dei socialisti. “Non vorrei – ha aggiunto – che il Pd restasse solo a difendere il bidone vuoto. Sarebbe un errore. Spero che non lo facciano”.
Valentini ha fatto nel corso della conferenza stampa un quadro molto negativo della situazione senese e provinciale. Parlando della situazione della banca ha detto “per la prima volta a Siena è stato fatto un accordo separato”. L’aspirante candidato alle primarie del centrosinistra ha ricordato le difficoltà dei dipendenti del comune di Siena, la chiusura dell’ufficio turistico, della crisi forte della Montemaggio di Colle. Ed ha citato il presidente di Mps Profumo secondo il quale la banca in cinque anni ha fatto solo cinquanta milioni di utili reali mentre il resto derivava da operazioni di cosmesi finanziaria. “Vuol dire che gli utili distribuiti in questi anni erano utili di carta”.
Poi un riferimento alle voci legate alla sua “discesa in campo”: “Dietro di me non ci sono burattinai e non sono il cavallo di troia di nessuno. Non farò patti con chi ha fatto cadere la precedente Giunta, ma sono in grado di recuperare voti ed anche di dialogare con tutto l’arco delle forze del centrosinistra. Posso rappresentare una risorsa di libertà e di partecipazione democratica che consenta al Pd e ad i sui alleati di mantenere il governo, altrimenti si lascia il campo a formazioni raccogliticce e inaffidabili”.
Parole dure quelle del sindaco di Monteriggioni che aprono un dibattito vero sulle scelte politiche fatte in questi ultimi anni e sul modo di gestire la banca e utilizzare le risorse della fondazione Mps. Insomma come direbbero i nostri vecchi “si è mangiato l’uovo in culo alla gallina”.