Accorpate le richieste di Vigni, Tucci, Neri e Giordano
SIENA. Accorpate, ieri, due interrogazioni urgenti riguardanti il Santa Maria della Scala. La prima presentata da Laura Vigni (Sinistra per Siena, RCS, SsM), Enrico Tucci (Cittadini di Siena), Eugenio Neri e Giuseppe Giordano (Siena Rinasce), relativa alla manifestazione Sport Siena Week svoltasi all’interno del Complesso museale. L’altra, a firma di Pasquale D’Onofrio e Giacomo Vigni (SEL), che, partendo dal dibattito accesosi intorno all’argomento, ha chiesto informazioni sui progetti futuri di questo importante centro culturale.
La consigliera Vigni, nello specifico, ha più volte rimarcato che “la dimostrazione di attivismo della Giunta sta accumulando una serie di iniziative improvvisate e disinvolte, che rivelano una grave mancanza di consapevolezza mettendo a serio rischio il nostro patrimonio artistico e architettonico. Ridare vita al S. Maria della Scala – ha proseguito – non vuol dire collocarvi qualsiasi attività purché richiami pubblico, perché tutto ciò compromette e rende marginale l’incarico affidato alla Commissione Cultura per ridefinire un atto di indirizzo sul futuro del Complesso”. Per questo la Vigni ha chiesto al sindaco se per questo utilizzo il Comune ha consultato tecnici esperti per conoscere le possibili conseguenze dell’uso di impianti tecnici; quali norme erano previste a tutela degli oggetti e ambienti artistici; perché non è stata fatta una selezione delle attività compatibili con lo specifico contesto; di informare il Consiglio comunale su come viene impiegato il contributo di 76mila euro erogato dalla Banca MPS, e se è stata fatta una gara per l’affidamento dell’incarico per l’ufficio stampa all’agenzia Robespierre.
Pasquale D’Onofrio nell’evidenziare che “il Santa Maria della Scala può essere vitale per il rilancio culturale della città e, in generale, per il Paese solo se inserito all’interno di una progettazione all’altezza” e, quindi, “uno spazio vivo e vissuto, prima di essere un contenitore da riempire con iniziative”. In sintesi: “deve avere una propria progettualità complessiva che tenga conto delle esigenze del vivo mondo culturale della nostra città”. Considerata la situazione di crisi “è determinante rilanciare l’azione culturale con immediatezza e urgenza”. Il consigliere ha poi chiesto “quali sono le iniziative in programma a partire da marzo, così che il Complesso museale diventi una realtà produttrice di cultura e non solo espositiva; se verranno impiegati uguali o maggiori risorse in eventi di tipo culturale che coinvolgano associazioni e soggetti che in città propongono sviluppo e crescita in questo settore, e se il Comune prima di consentire questo utilizzo ha consultato tecnici esperti”.
“Siamo all’interno di una programmazione sportiva e turistica di nove giorni – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – con grandi manifestazioni: la prima maratona effettuata a Siena la scorsa domenica, e la corsa ciclistica “Montepaschi Strade Bianche”, due eventi di punta che hanno assorbito lo sforzo finanziario della Banca MPS , e che hanno coinvolto un gran numero di persone e associazioni. Il prossimo anno – ha proseguito – avremo molte più discipline presenti, vista la ricchezza che offre il nostro territorio, sia dal punto di vista amatoriale che associazionistico. Da lunedì a mercoledì al S. Maria della Scala sono entrate 1.600 persone, circa metà delle quali per la prima volta, per praticare e conoscere il fitness, attività che è stata offerta dalle tante palestre presenti in città, alle quali è stata data la possibilità di essere protagoniste durante questa settimana dedicata allo sport”.
Il sindaco ha sottolineato che “nessuno pensa di trasformare il Complesso museale in un luogo dove si svolgono discipline sportive in via permanente; abbiamo solo pensato di divulgare lo sport per favorire la contaminazione fra parti della nostra società che rischiano di non dialogare fra loro, di non conoscersi. Non ci sono stati pericoli per la struttura e quanto in essa contenuto, perché sono state seguite tutte le procedure richieste dalla Soprintendenza e raccolto il parere dei nostri funzionari. Certo, anche io mi sarei scandalizzato nel vedere immagini con zaini o giacche appese alle statue. Questo non ci voleva. Infine, per quanto riguarda l’affidamento dell’informazione alla Robespierre rifiuto, con sdegno, qualsiasi illazione che riporti la scelta alla “vicinanza” politica. E’ stata una scelta fatta a rotazione, durante i vari eventi, fra le varie agenzie presenti in città”.
Desolata, come lei stessa ha detto, Laura Vigni nel constatare che “non c’è consapevolezza di quanto fatto. L’occasionalità della manifestazione è un atto di grande superficialità, perché la consapevolezza del valore del S. Maria della Scala è consapevolezza culturale per la valorizzazione del nostro patrimonio. Bisogna farlo vivere, ma della vita che merita. Si deve valorizzare la sua natura intrinseca, che è un pezzo della nostra storia. E per qualsiasi affidamento relativo alla comunicazione si devono chiedere preventivi a tutti, in modo da valutare qualità e offerta”.
Parzialmente soddisfatto Pasquale D’Onofrio, perché non ha avuto risposte circa la programmazione delle iniziative; soddisfatto, invece, per “l’assunzione di responsabilità dimostrata dal sindaco durante la sua risposta. La location scelta per Sport Siena Week è stato un atto superficiale, perché doveva svolgersi in altri spazi. Riconosco, però, il merito a chi ha proposto l’iniziativa, a chi si è fatto carico di una complessa organizzazione. Un’iniziativa, comunque, che va reiterata, correggendo qualche errore”.