Con la nota pervenuta dalla Ragioneria dello Stato si chiude la vicenda amministrativa avviata nella fase commissariale
SIENA. “L’esame del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF, ndr) è stato brillantemente superato. Si chiude con esito positivo, quindi, una delle vicende amministrative più difficili per il Comune di Siena”.
Con queste parole, il sindaco Bruno Valentini rende nota la risposta ufficiale pervenuta dal Dipartimento della Ragioneria dello Stato del MEF, lo scorso 6 agosto, a seguito della verifica amministrativa-contabile che ha riguardato il Comune.
Era il 15 luglio 2013 quando, appena insediata l’attuale amministrazione, dopo alcune ispezioni effettuate nella fase commissariale da un dirigente dei Servizi ispettivi di Finanza pubblica, poi seguite dal relativo pronunciamento della Corte dei Conti, vennero contestate all’ente una serie di carenze e irregolarità, tra le quali la scorretta destinazione degli importi derivanti dalla rinegoziazione del debito e le indennità economiche riconosciute fino ad allora ai dipendenti.
“Ci contestarono un bilancio in grave squilibrio e a forte rischio – commenta il sindaco – che abbiamo potuto risanare grazie a importanti interventi strutturali correttivi: da un lato, l’attuazione di un’oculata operazione di risparmio e razionalizzazione delle spese gestionali; dall’altro, con il piano delle alienazioni immobiliari destinate a un programma di estinzioni anticipate dei prestiti. A oggi, l’indebitamento complessivo del Comune è diminuito dai 104 milioni di euro del consuntivo 2012 a circa 80 milioni, con previsione di scendere, entro il 2015, intorno a 75 milioni”.
“Nel frattempo – prosegue Valentini – insieme alle rappresentanze sindacali dei lavoratori abbiamo rimesso ordine anche al salario accessorio, regolarizzando la premialità retributiva e incentivando la produttività”.
“Delle venti contestazioni originariamente sollevate dal MEF – aggiunge il sindaco – a seguito delle controdeduzioni che abbiamo loro fornito, sono state considerate tutte superate, a eccezione di un solo punto, secondario, che riguarda la determinazione della retribuzione del segretario generale negli anni precedenti il 2011, tra l’altro oggetto di un’interpretazione giuridica della legge n° 183/2011”.
“Siamo consapevoli che non potremo più contare sulle ingenti risorse di Fondazione MPS per come le abbiamo conosciute negli anni – conclude il sindaco – ma adesso sappiamo anche che l’emergenza finanziaria del Comune è ufficialmente terminata, pur condividendo con il resto degli enti locali italiani la crisi della finanza pubblica e l’impatto dei continui tagli ai trasferimenti statali. Lavoreremo affinché la riduzione anticipata del debito consenta di mantenere i livelli qualitativi dei servizi rivolti ai cittadini e a un programma di rinegoziazione dei mutui residui che permetta di liberare risorse per investimenti pubblici da destinare prevalentemente alla manutenzione del patrimonio pubblico e delle infrastrutture”.