SIENA. L’Amministrazione comunale saluta l’apertura del 774° anno accademico dell’Università degli Studi di Siena, tenutasi ieri mattina (17 DICEMBRE) nell’Aula Magna del Rettorato con l’illustrazione della relazione del Rettore Angelo Riccaboni e gli interventi dei rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo.
“Forte è l’apprezzamento per il lavoro svolto in questi ultimi anni – commenta il sindaco Bruno Valentini – e per i risultati raggiunti sia sul fronte economico-finanziario, con un bilancio consuntivo che torna a segnare utili, sia per quanto riguarda l’eccellenza dell’offerta didattica e dei servizi rivolti agli studenti, superando una delle fasi più critiche della storia del nostro Ateneo. Elementi che concorrono a definire il prestigio della nostra Università, recentemente riconosciuta dal Censis come prima, in termini qualitativi, sia in proporzione alle dimensioni, sia in termini assoluti, a livello nazionale”.
“I tagli progressivi del Fondo di finanziamento ordinario e il venir meno delle erogazioni di Fondazione MPS – continua il sindaco – hanno portato un nuovo scenario nella vita secolare dell’ateneo, ma, come ha affermato lo stesso Rettore Riccaboni, non hanno penalizzato i livelli qualitativi della ricerca, della didattica e dei servizi rivolti agli studenti. Con la riduzione delle spese non essenziali, la ridiscussione dei contratti di servizio, la dismissione di alcune locazioni, l’introduzione di nuove procedure amministrative e la reinternalizzazione dei servizi istituzionali, è stato compiuto un percorso virtuoso di risanamento che condividiamo nella forma e nella sostanza, in quanto mosso dallo stesso spirito e approccio con cui stiamo abbattendo, progressivamente, i debiti del nostro bilancio comunale”.
“Una sempre maggiore internazionalizzazione delle attività istituzionali – conclude Valentini – e l’organizzazione condivisa di progetti, iniziative ed eventi, durante tutto l’arco dell’anno, sono le prospettive di crescita e di collaborazione più concrete per il prossimo futuro. Così come in passato, l’Università potrà sempre contare sul supporto del Comune, l’altra grande istituzione secolare della nostra città”..